Umanità Nova, n.14 del 12 aprile 2009, anno 89

Malpensa: Giungla d’appalto


Sul problema dell'aeroporto di Malpensa la stampa nazionale ha sparso inchiostro a volontà, affrontando però il problema unicamente dal punto di vista politico, oppure strettamente tecnico.
Non una parola, se non di sfuggita, è mai stata spesa sul risvolto occupazionale e, men che meno, sul perverso sistema degli appalti e subappalti che sul luogo, come ormai in tutto il paese, utilizza la "Cooperativa" quale strumento cardine per meglio spremere come un limone la manodopera, in prevalenza extracomunitaria.
Un recente esempio è quello dei 23 lavoratori immigrati della "Cooperativa Archimede Logistica & Packaging", una denominazione altisonante che, nei fatti, nasconde una sordida realtà: quella di una cooperativa che ha in appalto il servizio di pulizia e lavaggio della LSG SKY CHEF SpA, filiale italiana della LSG SKY CHEF AG, una multinazionale del Catering il cui capitale è detenuto per il 100% dalla Deutsche Lufthansa AG, la compagnia di bandiera tedesca.
Come di prammatica, la Archimede si é aggiudicata l'appalto rivalendosi sui lavoratori ai quali non ha mai riconosciuto la retribuzione prevista dal Contratto nazionale, negando loro anche i legittimi diritti sindacali, sino al punto che, quando i lavoratori/soci hanno dichiarato la loro intenzione di partecipare in massa alla assemblea dei soci, la Archimede ha pensato bene di indire tale assemblea a più di mille chilometri di distanza dal luogo di lavoro!
Il 1 Dicembre scorso, infine, l'appalto è stato tolto di punto in bianco alla Archimede e passato ad un'altra cooperativa, la ServiGest. Immediatamente, mentre la nuova cooperativa procedeva ad una serie di assunzioni selettive, la Archimede si affrettava a  licenziare tutti i suoi "soci", ai quali non solo si é ben guardata a – tutt'oggi – dal versare gli stipendi arretrati ed il TRF maturato, ma nemmeno ha restituito le quote associative sin qui versate. In compenso, i lavoratori licenziati non solo non godono in questo frangente di alcun sussidio di disoccupazione, ma, addirittura, corrono ora il rischio di incappare nelle maglie della famigerata legge Bossi Fini.
Assistiti dalla C.U.B. locale i lavoratori hanno comunque ottenuto il 20 marzo un primo, parziale, risultato, in quanto il Tribunale di Milano ha riconosciuto le loro ragioni ed ha imposto alla Archimede il loro reintegro, cosa peraltro non facile visto che le cooperative di questa fatta sono escogitate in modo tale da offrire mille appigli, giuridici e non, per poter sfuggire alle proprie responsabilità.
Nella stessa giornata, inoltre, i lavoratori, appoggiati da CUB, SDL e Cobas, sin dalla mattinata hanno tenuto un presidio dinanzi agli uffici di Malpensa della LSG SKY CHEF per richiamare la società alle sue responsabilità quale appaltante.
L'ingresso della palazzina è stato coperto da bandiere, striscioni e cartelli di denuncia per informare i lavoratori dell'aeroporto ed i viaggiatori in transito, mentre volantini sono stati distribuiti ai passanti e diffusi sulle auto nei parcheggi aeroportuali vicini.
Verso le 15, infine, una delegazione sindacale, accompagnata da tutti i lavoratori presenti al presidio, è stata ricevuta da un funzionario della Direzione Sky Chef, il quale però, messo alle strette, non ha trovato altro modo di togliersi dagli impicci che chiamare in suo soccorso la Polizia aeroportuale; le forze dell'ordine, ovviamente già presenti nelle vicinanze, sono quindi immediatamente accorse ed hanno "invitato" tutti i presenti ad uscire dalla palazzina, cosa che è avvenuta tranquillamente, fatta eccezione per un piccolo e curioso battibecco al momento di salire sull'ascensore.
I lavoratori infatti, ed in particolare alcune lavoratrici particolarmente determinate, non gradivano l'idea di essere accompagnati fuori e di dover quindi condividere la discesa in uno spazio così angusto in compagnia dei tutori dell'ordine; hanno a questo punto espresso senza alcuna remora il loro parere a questo proposito, provocando la immediata reazione del capo della "scorta", il quale ha dichiarato tutto stizzito di essere, proprio lui, un figlio di operai!
Inutile dire che il figlio di operai ed i suoi collaboratori, volenti o nolenti, hanno dovuto scendere con la corsa successiva!
Se la LSG SKY CHEF e la Archimede credono di essersi tolti dai piedi gli scocciatori e di poter proseguire indisturbati con il loro affari, si sbagliano. La lotta continua!

RedM

home | sommario | comunicati | archivio | link | contatti