Sul problema dell'aeroporto di Malpensa la stampa nazionale ha
sparso inchiostro a volontà, affrontando però il problema
unicamente dal punto di vista politico, oppure strettamente tecnico.
Non una parola, se non di sfuggita, è mai stata spesa sul
risvolto occupazionale e, men che meno, sul perverso sistema degli
appalti e subappalti che sul luogo, come ormai in tutto il paese,
utilizza la "Cooperativa" quale strumento cardine per meglio spremere
come un limone la manodopera, in prevalenza extracomunitaria.
Un recente esempio è quello dei 23 lavoratori immigrati della
"Cooperativa Archimede Logistica & Packaging", una denominazione
altisonante che, nei fatti, nasconde una sordida realtà: quella
di una cooperativa che ha in appalto il servizio di pulizia e lavaggio
della LSG SKY CHEF SpA, filiale italiana della LSG SKY CHEF AG, una
multinazionale del Catering il cui capitale è detenuto per il
100% dalla Deutsche Lufthansa AG, la compagnia di bandiera tedesca.
Come di prammatica, la Archimede si é aggiudicata l'appalto
rivalendosi sui lavoratori ai quali non ha mai riconosciuto la
retribuzione prevista dal Contratto nazionale, negando loro anche i
legittimi diritti sindacali, sino al punto che, quando i
lavoratori/soci hanno dichiarato la loro intenzione di partecipare in
massa alla assemblea dei soci, la Archimede ha pensato bene di indire
tale assemblea a più di mille chilometri di distanza dal luogo
di lavoro!
Il 1 Dicembre scorso, infine, l'appalto è stato tolto di punto
in bianco alla Archimede e passato ad un'altra cooperativa, la
ServiGest. Immediatamente, mentre la nuova cooperativa procedeva ad una
serie di assunzioni selettive, la Archimede si affrettava a
licenziare tutti i suoi "soci", ai quali non solo si é ben
guardata a – tutt'oggi – dal versare gli stipendi arretrati ed il TRF
maturato, ma nemmeno ha restituito le quote associative sin qui
versate. In compenso, i lavoratori licenziati non solo non godono in
questo frangente di alcun sussidio di disoccupazione, ma, addirittura,
corrono ora il rischio di incappare nelle maglie della famigerata legge
Bossi Fini.
Assistiti dalla C.U.B. locale i lavoratori hanno comunque ottenuto il
20 marzo un primo, parziale, risultato, in quanto il Tribunale di
Milano ha riconosciuto le loro ragioni ed ha imposto alla Archimede il
loro reintegro, cosa peraltro non facile visto che le cooperative di
questa fatta sono escogitate in modo tale da offrire mille appigli,
giuridici e non, per poter sfuggire alle proprie responsabilità.
Nella stessa giornata, inoltre, i lavoratori, appoggiati da CUB, SDL e
Cobas, sin dalla mattinata hanno tenuto un presidio dinanzi agli uffici
di Malpensa della LSG SKY CHEF per richiamare la società alle
sue responsabilità quale appaltante.
L'ingresso della palazzina è stato coperto da bandiere,
striscioni e cartelli di denuncia per informare i lavoratori
dell'aeroporto ed i viaggiatori in transito, mentre volantini sono
stati distribuiti ai passanti e diffusi sulle auto nei parcheggi
aeroportuali vicini.
Verso le 15, infine, una delegazione sindacale, accompagnata da tutti i
lavoratori presenti al presidio, è stata ricevuta da un
funzionario della Direzione Sky Chef, il quale però, messo alle
strette, non ha trovato altro modo di togliersi dagli impicci che
chiamare in suo soccorso la Polizia aeroportuale; le forze dell'ordine,
ovviamente già presenti nelle vicinanze, sono quindi
immediatamente accorse ed hanno "invitato" tutti i presenti ad uscire
dalla palazzina, cosa che è avvenuta tranquillamente, fatta
eccezione per un piccolo e curioso battibecco al momento di salire
sull'ascensore.
I lavoratori infatti, ed in particolare alcune lavoratrici
particolarmente determinate, non gradivano l'idea di essere
accompagnati fuori e di dover quindi condividere la discesa in uno
spazio così angusto in compagnia dei tutori dell'ordine; hanno a
questo punto espresso senza alcuna remora il loro parere a questo
proposito, provocando la immediata reazione del capo della "scorta", il
quale ha dichiarato tutto stizzito di essere, proprio lui, un figlio di
operai!
Inutile dire che il figlio di operai ed i suoi collaboratori, volenti o nolenti, hanno dovuto scendere con la corsa successiva!
Se la LSG SKY CHEF e la Archimede credono di essersi tolti dai piedi
gli scocciatori e di poter proseguire indisturbati con il loro affari,
si sbagliano. La lotta continua!
RedM