Umanità Nova, n.15 del 19 aprile 2009, anno 89

In ricordo di Franco Serantini. I trent'anni della BFS di Pisa


Nell'ambito del trentennale delle attività della Biblioteca Franco Serantini di Pisa sono organizzate una serie di manifestazioni

Mercoledì 22 aprile

LE ORIGINI DEL PENSIERO ANARCHICO dalla Rivoluzione francese alla fondazione della Prima Internazionale
Dibattito pubblico a cura della Biblioteca Franco Serantini, Pisa con:
Giampietro Nico Berti - Università di Padova,
Gian Mario Cazzaniga - Università di Pisa, ore 18,00 presso la casa dello studente "Fascetti" Piazza dei Cavalieri

Lunedì 27 aprile

ABBASSO LA GUERRA !
VOCI DI DONNE DA ADUA AL PRIMO CONFLITTO MONDIALE (1896-1915)
Presentazione del volume (BFS edizioni, 2008) a cura della Biblioteca Franco Serantini, Pisa con:
Vinzia Fiorino e Concetta D'Angeli - Università di Pisa
Mirella Scriboni
Ore 18,00 presso Aula magna della Facoltà di Lingue (Palazzo Boileau), Via S. Maria, 85

Mercoledì 6 maggio

ore 18.00 Cinema Arsenale, vicolo Scaramucci 4, Pisa
proiezione del documentario "S'era tutti sovversivi" di Giacomo Verde (dedicato alla memoria di Franco Serantini)
Presentazione della nuova edizione de "Il sovversivo: vita e morte dell'anarchico Serantini" di Corrado Stajano (BFS edizioni, 2008)
con: Paolo Finzi - redattore di A rivista anarchica
Franco Bertolucci - Biblioteca F. Serantini

Giovedì 7 maggio

dalle 17.00 alle 22.00 Corso Italia (angolo via S. Martino), Pisa
Presidio informativo con libri e altro... mostra su Serantini e la biblioteca - sketch teatrali, dalle 19.00 aperitivo musicale con i Sonalastrana

Franco (Francesco) Serantini
(Cagliari, 16 luglio 1951 – Pisa, 7 maggio 1972)
Insieme a tanti altri compagni è impegnato in tutte le iniziative sociali di quegli anni, come l'esperienza del "Mercato rosso" nel quartiere popolare del Cep, in molte azioni antifasciste e, infine e nell'accesa discussione che la candidatura di protesta di Pietro Valpreda ha innescato nel movimento anarchico. Il 5 maggio 1972 partecipa al presidio antifascista indetto da Lotta continua a Pisa contro il comizio dell'on. Beppe Niccolai del Movimento Sociale Italiano. Il presidio viene duramente attaccato dalla polizia; durante una delle innumerevoli cariche Franco viene circondato da un gruppo di celerini del Secondo e del Terzo plotone della Terza compagnia del I Raggruppamento celere di Roma, sul lungarno Gambacorti, e pestato a sangue.
Successivamente viene trasferito prima in una caserma di polizia e poi al carcere Don Bosco, dove, il giorno dopo, viene sottoposto ad un interrogatorio, durante il quale manifesta uno stato di malessere generale che il Giudice e le guardie carcerarie e il medico del carcere non giudicano serio.
Il 7 maggio, dopo due giorni di agonia, Serantini viene trovato in coma nella sua cella, trasportato al pronto soccorso del carcere muore alle 9,45.
Il pomeriggio dello stesso giorno le autorità del carcere cercano di ottenere dal Comune l'autorizzazione al trasporto e al seppellimento del cadavere. L'ufficio del Comune rifiuta, mentre la notizia della morte di Serantini si diffonde in tutta la città. Luciano Della Mea, antifascista e militante storico della sinistra pisana, decide insieme all'avvocato Massei di costituirsi parte civile. Il giorno dopo si svolge l'autopsia: l'avvocato Giovanni Sorbi, esce dalla sala dell'obitorio dell'Ospedale di Santa Chiara e ricorda: "È stato un trauma assistere all'autopsia, veder sezionare quel ragazzo che conoscevo. Un corpo massacrato, al torace, alle spalle, al capo, alle braccia. Tutto imbevuto di sangue. Non c'era neppure una piccola superficie intoccata. Ho passato una lunga notte di incubi".
I suoi funerali il 9 maggio 1972 vedono una grande partecipazione popolare. Al cimitero, Cafiero Ciuti, un anziano militante anarchico, tiene l'ultimo discorso di commiato.

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