A cura di Raffaele
Il 17 aprile a Bil'in si è svolta, come ogni settimana, una
manifestazione contro il muro fatto costruire dal governo israeliano
all'interno dei territori occupati. Alla manifestazione erano presenti,
oltre ai palestinesi del villaggio di Bil'in, anche 15 attivisti
israeliani e 15 internazionali. Come al solito il corteo è stato
attaccato dall'esercito israeliano con granate stordenti, gas
lacrimogeni ( più potenti di quelli utilizzati nella maggior
parte delle manifestazioni in Europa) e proiettili di gomma. Un
attivista francese è stato ferito leggermente al volto da un
proiettile di rimbalzo, mentre Bassem Abu Rahme, uno dei tanti
abitanti di Bil'in presenti al corteo, è stato raggiunto al
petto da un candelotto lacrimogeno, lanciatogli contro, ad altezza
d'uomo, da un soldato che era a pochi metri da lui. Questo genere di
lacrimogeni, soprannominato rocket (razzo), viene lanciato ad altissima
velocità e diventa un'arma mortale. E' lo stesso tipo di razzo
che un mese e mezzo fa ha ferito gravemente Tristan Anderson, attivista
statunitense ancora ricoverato in gravi condizioni. Bassem si trovava
dall'altra parte della rete di separazione, stava gridando ai soldati
"noi siamo manifestanti non violenti, ci sono bambini e
internazionali", ma il grido si è interrotto di colpo. E' stato
trasportato in auto all'ospedale di Ramallah, perché l'ambulanza
tardava ad arrivare, ma è stato inutile. Bassem aveva 29 anni ed
è la diciottesima vittima delle proteste contro il muro.
Fonte:
www.awalls.org
Il 13 aprile a Sneinton Dale (Nottingham) sono state arrestate 114
persone dalla polizia inglese in un raid contro una scuola steineriana
e una comunità annessa alla struttura scolastica. L'accusa
rivolta agli arrestati è quella di stare progettando una
manifestazione contro la centrale a carbone di Ratcliffe-on-Soar.
Questa è la terza centrale energetica della Gran Bretagna per
quanto riguarda le emissioni inquinanti e già nel passato
è stato l'obiettivo di diverse proteste ecologiste. La
società che gestisce la centrale è la multinazionale E.
ON, uno dei più grandi gruppi energetici privati al mondo.
Fonti:
www.indymedia.org.uk
http://www.afed.org.uk
L'11 aprile scorso 70 attivisti antirazzisti hanno bloccato il
"centre fermé" (l'equivalente dei centri di identificazione ed
espulsione) "127 bis" di Steenokkerzeel, alla periferia di Bruxelles.
L'azione è iniziata alle sei del mattino. Gli attivisti si sono
riuniti davanti al centro 127 bis e alcuni si sono incatenati con dei
lucchetti, sbarrando i primi due cancelli della struttura, il cui
ingresso è stato completamente bloccato. L'occupazione é
durata sei ore, ed è finita con l'arresto di tutti gli attivisti
presenti sul posto. Solo dopo alcune ore sono stati rilasciati. Durante
l'azione, sono state impedite le espulsioni di tutti i migranti
rinchiusi nel centro. In precedenza altre azioni di questo tipo erano
state messe in atto contro il CIE "Vottem" di Liegi, dove il blocco
é durato 8 ore e nessun arresto è stato fatto, e contro
il CIE di "Merksplas" nella periferia di Anversa. Anche qui l'azione
é durata 8 ore e non sono stati eseguiti arresti.
Fonti:
www.cemab.be
http://ovl.indymedia.org