Siamo ormai agli sgoccioli e l'assordante rumore della campagna
elettorale per il Parlamento europeo e le Amministrative provinciali e
comunali che in Italia si terranno i prossimi 6 e 7 giugno ha raggiunto
un così alto grado di inquinamento acustico, da chiederci
chissà mai quale geniale trovata da parte dei creativi
potrà convincere gli elettori ad andare a votare. Perché
se lo scontato esito elettorale in Italia ha definitivamente fatto
mancare la "suspence", se le motivazioni politico-istituzionali per la
composizione di un nuovo Parlamento europeo, a fronte del Trattato di
Lisbona, sono incomprensibili anche ai più accreditati analisti
(un esempio: ancora non si sa se le decisioni in seno al Consiglio
Europeo saranno prese con il metodo della maggioranza qualificata, o
con il ritorno alla ponderazione attraverso il metodo della radice
quadrata – e ho detto tutto!), se ad esclusione del classico voto di
scambio sembra davvero improbabile che coscienziosamente si possa
affidare il proprio mandato a figuri la cui competenza e conoscenza
è specchiata dalla credibilità ottenuta a livello
internazionale, appare del tutto evidente che soltanto il ricorso alle
tre "S", Sesso-Soldi-Sangue, saprà scuotere i bassi istinti
dell'elettorato.
E, infatti, se per il Sesso il Partito delle Libertà si è
premunito per tempo, assoldando l'harem del Premier Berlusconi (da
Eleonora Giaggioli, che viene dalla terza edizione della fiction Elisa
di Rivombrosa, a Camilla Ferranti, dalla decima edizione di
Incantesimo, a Angela Sozio, la rossa boccolosa partecipante alla terza
edizione del Grande Fratello, e poi ancora Barbara Matera, concorrente
di Miss Italia e annunciatrice, al punto da osservare l'impegno nel
rinnovamento e nella qualità rispetto al passato dominato
dall'europarlamentare Iva Zanicchi), anche per quanto riguarda i Soldi,
il terremoto abruzzese ha sicuramente avuto un effetto catartico per la
classe politica nostrana, permettendosi qualsiasi promessa di aiuto e
sostegno economico ("senza mettere le mani nelle tasche degli
italiani", come assicura il ministro del tesoro Tremonti), nonostante
la difficile congiuntura economica che – contro ogni realtà –
dicono volgere ormai alla fine. Non resta ora che aspettarci nuovo e
altro Sangue dei migranti, dal momento che la sensibilità e
l'umanità della classe politica è fuori discussione, come
i recenti fatti del mercantile turco Pinar, che aveva raccolto nel
Canale di Sicilia 154 migranti e un cadavere su due barconi alla
deriva, dimostrano ampiamente.
Ma se i bassi istinti dell'elettorato di certo potranno ancora una
volta esser soddisfatti – soprattutto grazie al fatto che i media
mainstream daranno a loro in pasto ogni genere di notizia condita con
la salsa della menzogna – c'è da aspettarsi che le recenti forme
di lotte sociali e salariali che in giro per l'Europa stanno
affrontando le problematiche concrete e quotidiane del vivere comune,
rappresenteranno nei fatti l'unica vera e reale alternativa alla
politica spettacolo. Ed è con questa forza che l'opposizione
sociale – manifestatasi in questi ultimi mesi mediante le lotte
contro i tagli all'occupazione, i provvedimenti restrittivi dei diritti
sindacali, le politiche securitarie tese innanzitutto a separarne
l'unità attraverso il capro espiatorio dell'emigrazione –
saprà effettivamente offrire una risposta di classe per sua
stessa natura antiparlamentare in grado di praticare da subito la
critica più radicale a qualsiasi politica d'apparato
istituzionale.
Perché in Grecia come in Francia, in Inghilterra come in
Germania, in Spagna come in Italia e negli altri Stati europei con la
sfiducia nei confronti dell'establishment economico-politico cresce di
pari passo la consapevolezza delle proprie capacità
autorganizzative nel difendere i propri diritti e nel rivendicare i
propri bisogni. Non sarà oggi una piena che travolgerà
l'oliato sistema del consenso al sistema politico sado-maso
rappresentativo, ma col tempo c'è sicuramente da sperare.
gianfranco marelli