Umanità Nova, n.17 del 3 maggio 2009, anno 89

Di tutto di più


Siamo ormai agli sgoccioli e l'assordante rumore della campagna elettorale per il Parlamento europeo e le Amministrative provinciali e comunali che in Italia si terranno i prossimi 6 e 7 giugno ha raggiunto un così alto grado di inquinamento acustico, da chiederci chissà mai quale geniale trovata da parte dei creativi potrà convincere gli elettori ad andare a votare. Perché se lo scontato esito elettorale in Italia ha definitivamente fatto mancare la "suspence", se le motivazioni politico-istituzionali per la composizione di un nuovo Parlamento europeo, a fronte del Trattato di Lisbona, sono incomprensibili anche ai più accreditati analisti (un esempio: ancora non si sa se le decisioni in seno al Consiglio Europeo saranno prese con il metodo della maggioranza qualificata, o con il ritorno alla ponderazione attraverso il metodo della radice quadrata – e ho detto tutto!), se ad esclusione del classico voto di scambio sembra davvero improbabile che coscienziosamente si possa affidare il proprio mandato a figuri la cui competenza e conoscenza è specchiata dalla credibilità ottenuta a livello internazionale, appare del tutto evidente che soltanto il ricorso alle tre "S", Sesso-Soldi-Sangue, saprà scuotere i bassi istinti dell'elettorato.
E, infatti, se per il Sesso il Partito delle Libertà si è premunito per tempo, assoldando l'harem del Premier Berlusconi (da Eleonora Giaggioli, che viene dalla terza edizione della fiction Elisa di Rivombrosa, a Camilla Ferranti, dalla decima edizione di Incantesimo, a Angela Sozio, la rossa boccolosa partecipante alla terza edizione del Grande Fratello, e poi ancora Barbara Matera, concorrente di Miss Italia e annunciatrice, al punto da osservare l'impegno nel rinnovamento e nella qualità rispetto al passato dominato dall'europarlamentare Iva Zanicchi), anche per quanto riguarda i Soldi, il terremoto abruzzese ha sicuramente avuto un effetto catartico per la classe politica nostrana, permettendosi qualsiasi promessa di aiuto e sostegno economico ("senza mettere le mani nelle tasche degli italiani", come assicura il ministro del tesoro Tremonti), nonostante la difficile congiuntura economica che – contro ogni realtà – dicono volgere ormai alla fine. Non resta ora che aspettarci nuovo e altro Sangue dei migranti, dal momento che la sensibilità e l'umanità della classe politica è fuori discussione, come i recenti fatti del mercantile turco Pinar, che aveva raccolto nel Canale di Sicilia 154 migranti e un cadavere su due barconi alla deriva, dimostrano ampiamente.
Ma se i bassi istinti dell'elettorato di certo potranno ancora una volta esser soddisfatti – soprattutto grazie al fatto che i media mainstream daranno a loro in pasto ogni genere di notizia condita con la salsa della menzogna – c'è da aspettarsi che le recenti forme di lotte sociali e salariali che in giro per l'Europa stanno affrontando le problematiche concrete e quotidiane del vivere comune, rappresenteranno nei fatti l'unica vera e reale alternativa alla politica spettacolo. Ed è con questa forza che l'opposizione sociale –  manifestatasi in questi ultimi mesi mediante le lotte contro i tagli all'occupazione, i provvedimenti restrittivi dei diritti sindacali, le politiche securitarie tese innanzitutto a separarne l'unità attraverso il capro espiatorio dell'emigrazione –  saprà effettivamente offrire una risposta di classe per sua stessa natura antiparlamentare in grado di praticare da subito la critica più radicale a qualsiasi politica d'apparato istituzionale.
Perché in Grecia come in Francia, in Inghilterra come in Germania, in Spagna come in Italia e negli altri Stati europei con la sfiducia nei confronti dell'establishment economico-politico cresce di pari passo la consapevolezza delle proprie capacità autorganizzative nel difendere i propri diritti e nel rivendicare i propri bisogni. Non sarà oggi una piena che travolgerà l'oliato sistema del consenso al sistema politico sado-maso rappresentativo, ma col tempo c'è sicuramente da sperare.

gianfranco marelli

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