La Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica
Italiana ha appreso da organi di stampa che, nel corso della fase
dibattimentale del processo che si celebra presso la Corte d'Assise di
Terni a carico di quattro giovani spoletini accusati di associazione
sovversiva con finalità di terrorismo, il Pubblico Ministero
Manuela Comodi avrebbe definito la "Federazione Anarchica Informale"
come braccio armato della Federazione Anarchica Italiana.
L'affermazione, qualora realmente pronunciata, è evidentemente
destituita di qualunque fondamento e, considerato per esperienza
diretta il modus operandi degli organi inquirenti dello Stato
nonché la stagione particolare di ulteriore riduzione delle
libertà civili che attraversa il nostro paese, è assai
dubbio che possa essere attribuita a semplice disinformazione.
Dovrebbe essere universalmente noto, infatti, per reiterate prese di
posizione pubbliche, che la Federazione Anarchica Italiana –
costituitasi a Carrara nel 1945 – non ha nulla a che vedere con la
"Federazione Anarchica Informale" o con organizzazioni armate o
clandestine che si autodefiniscano anarchiche.
La Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana,
mentre esprime agli imputati di questo processo la solidarietà
che è dovuta a chi, per le sue idee, viene perseguito dagli
organi repressivi dello Stato, considera questo episodio come
l'ennesimo segnale del clima torbido che si tenta di ingenerare nel
tessuto sociale e politico del paese.
Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana - FAI
Palermo, 29/04/2009