Umanità Nova, n.20 del 24 maggio 2009, anno 89

brevi dal mOndo


A cura di Raffaele

Russia: antifascisti condannati

Il 14 maggio il tribunale del distretto di Vahitovskiy, nella città di Kazan' (Russia centrale), ha condannato i due compagni anarchici Artur Valeev e Renat Teregulov rispettivamente a 4 anni senza condizionale e a due anni e sei mesi con la condizionale. Il 12 novembre 2008 i due compagni sono stati attaccati da 12 nazisti all'uscita di un centro commerciale. All'inizio i compagni sono fuggiti, poi hanno dovuto difendersi e sono stati feriti. Anche due nazisti hanno riportato alcune ferite provocate dallo stesso coltello usato per colpire gli antifascisti. La polizia, in seguito a un'indagine-farsa, ha distorto completamente la realtà, accusando i compagni di aver aggredito i fascisti e condannandoli per questo. I compagni e gli antifascisti di Kazan' stanno portando avanti una campagna per smascherare la montatura e portare solidarietà ai condannati.

Fonti:
www.ainfos.ca
www.avtonom.org/english

Russia: orgoglio e repressione

Sabato 16 maggio alcune centinaia di persone si sono riunite a Mosca per difendere il diritto a vivere per lesbiche, gay, bisessuali e transgender. Quotidiane sono le aggressioni e le minacce da parte di gruppi nazisti e omofobi, così come le provocazioni da parte della polizia. La manifestazione di sabato era stata espressamente vietata dal sindaco Lužkov e boicottata da tutti i partiti istituzionali russi. Quando le persone si sono radunate in piazza Puskin, hanno trovato decine di poliziotti antisommossa schierati e pronti a intervenire. Sono state colpite con manganelli e scudi, picchiate e caricate sui pullman della polizia prima ancora che il corteo iniziasse. Ai lati della piazza erano presenti anche diversi fascisti e fedeli ortodossi, che hanno insultato e colpito i manifestanti mentre venivano arrestati. In Russia l'omofobia e l'odio contro tutti i "diversi" sono sempre più forti e, soprattutto, coperti e incoraggiati da parte delle autorità statali e locali.

Fonti:
http://news.infoshop.org
http://gayrussia.ru/en

Germania: solidarietà agli arrestati del Primo Maggio

Il 13 maggio si è svolto un presidio di solidarietà per 17 persone che ancora sono in carcere dopo gli scontri e le cariche del Primo Maggio. Quattro di loro sono accusate di tentato omicidio per aver lanciato delle molotov verso i poliziotti antisommossa. Tra i 17 prigionieri c'è anche un ragazzo di Roma, che si trova in difficoltà a causa della lingua. Il reato di tentato omicidio contro attivisti e antifascisti non è una novità: in Baviera dei ragazzi tra i 15 e i 17 anni sono stati condannati a 5 anni di prigione con l'accusa di tentato omicidio perché da una casa occupata avevano lanciato dei sassi verso i poliziotti che li stavano sgomberando.

Fonte:
http://de.indymedia.org

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