A cura di Raffaele
Il 14 maggio il tribunale del distretto di Vahitovskiy, nella
città di Kazan' (Russia centrale), ha condannato i due compagni
anarchici Artur Valeev e Renat Teregulov rispettivamente a 4 anni senza
condizionale e a due anni e sei mesi con la condizionale. Il 12
novembre 2008 i due compagni sono stati attaccati da 12 nazisti
all'uscita di un centro commerciale. All'inizio i compagni sono
fuggiti, poi hanno dovuto difendersi e sono stati feriti. Anche due
nazisti hanno riportato alcune ferite provocate dallo stesso coltello
usato per colpire gli antifascisti. La polizia, in seguito a
un'indagine-farsa, ha distorto completamente la realtà,
accusando i compagni di aver aggredito i fascisti e condannandoli per
questo. I compagni e gli antifascisti di Kazan' stanno portando avanti
una campagna per smascherare la montatura e portare solidarietà
ai condannati.
Fonti:
www.ainfos.ca
www.avtonom.org/english
Sabato 16 maggio alcune centinaia di persone si sono riunite a Mosca
per difendere il diritto a vivere per lesbiche, gay, bisessuali e
transgender. Quotidiane sono le aggressioni e le minacce da parte di
gruppi nazisti e omofobi, così come le provocazioni da parte
della polizia. La manifestazione di sabato era stata espressamente
vietata dal sindaco Lužkov e boicottata da tutti i partiti
istituzionali russi. Quando le persone si sono radunate in piazza
Puskin, hanno trovato decine di poliziotti antisommossa schierati e
pronti a intervenire. Sono state colpite con manganelli e scudi,
picchiate e caricate sui pullman della polizia prima ancora che il
corteo iniziasse. Ai lati della piazza erano presenti anche diversi
fascisti e fedeli ortodossi, che hanno insultato e colpito i
manifestanti mentre venivano arrestati. In Russia l'omofobia e l'odio
contro tutti i "diversi" sono sempre più forti e, soprattutto,
coperti e incoraggiati da parte delle autorità statali e locali.
Fonti:
http://news.infoshop.org
http://gayrussia.ru/en
Il 13 maggio si è svolto un presidio di solidarietà
per 17 persone che ancora sono in carcere dopo gli scontri e le cariche
del Primo Maggio. Quattro di loro sono accusate di tentato omicidio per
aver lanciato delle molotov verso i poliziotti antisommossa. Tra i 17
prigionieri c'è anche un ragazzo di Roma, che si trova in
difficoltà a causa della lingua. Il reato di tentato omicidio
contro attivisti e antifascisti non è una novità: in
Baviera dei ragazzi tra i 15 e i 17 anni sono stati condannati a 5 anni
di prigione con l'accusa di tentato omicidio perché da una casa
occupata avevano lanciato dei sassi verso i poliziotti che li stavano
sgomberando.
Fonte:
http://de.indymedia.org