Il 6 e 7 giugno a Londra, presso il Queen Mary & Westfield
College, si terrà una "Conferenza" organizzata dal movimento
anarchico inglese.
"Se veramente vogliamo dare un contributo a fare la storia, è
necessario ripensare noi stessi come movimento organizzato, pragmatico,
in grado di svolgere una parte effettiva nel cambiamento
rivoluzionario". Questo è lo slogan e il proposito
dell'iniziativa.
Sono previsti due giorni di dibattito e discussione sul futuro del
movimento anarchico nelle isole britanniche e viene auspicata la
presenza attiva di ogni federazione, "network" e gruppo locale, oggi
attivi nelle lotte e nell'azione diretta in diversi campi,
dall'ambiente, al lavoro, alla pratica dell'autogestione.
Riportiamo di seguito una traduzione del testo di indizione della due giorni.
"Mentre l'economia mondiale sprofonda sempre più in una
recessione senza precedenti, lo spettro dell'agitazione sociale si
allarga attraverso l'Europa e il mondo. In Inghilterra abbiamo avuto
esperienza dell'assenza di una vasta lotta di classe per molto tempo,
mentre socialdemocrazia e capitalismo hanno lavorato gomito a gomito
nel mantenere la pace sociale. Ma come le fidejussioni delle banche
sono scomparse, così è successo alla garanzia che lo
stato possa gestire il crescente conflitto sociale, che potrebbe
trasformarsi in una ribellione sociale mai vista nel Regno Unito
degli ultimi decenni.
Tutto questo in che situazione trova il movimento anarchico? Siamo
rilevanti? Esistiamo in una forma tale da essere veramente chiamati
"movimento"? Stiamo avanzando? Questa Conferenza è un'occasione
per mettere le nostre idee sul tavolo e ricostruire noi stessi. Le
barriere che esistono devono essere abbattute, le esperienze e le idee
di coloro che sono coinvolti in pratiche anarchiche hanno bisogno di
essere condivise, discusse, criticate. Il compito è urgente,
pratico e necessario: come movimento siamo abbastanza maturi da
affrontare il cambiamento?
Come e dove ci dovremmo organizzare? A chi ci rivolgiamo? Come ci
relazioniamo al mondo esterno in quanto anarchici? Queste sono alcune
delle discussioni che potrebbero venir fuori durante il fine settimana.
Vogliamo che questo incontro sia un passaggio storico, un momento di
lavoro collettivo per analizzare insieme i problemi e lavorare verso
una loro soluzione [...]
Se non impariamo dagli errori del passato siamo condannati a ripeterli.
Gli ideali anarchici di mutuo appoggio, solidarietà e desiderio
di vivere in uguaglianza hanno trovato eco attraverso la storia, in
ogni paese, in donne e uomini al di là della nazionalità
o dell'etnia. Orgogliosi della nostra storia, questa conferenza
è sia riconoscere da dove veniamo, sia organizzarci per dove
vogliamo andare. Prendivi parte!
Contenuti e modalità del dibattito:
la conferenza funzionerà al meglio se sarà veramente
guidata da chi partecipa. Quindi, a differenza di altre conferenze dove
le persone devono dibattere idee di altri, è qui necessaria la
piena partecipazione.
I partecipanti si divideranno in 15 o 20 gruppi, ognuno composto di
circa 15, 20 persone. Ogni gruppo rappresenterà un'istantanea di
quel che accade nel movimento anarchico del Regno Unito.
Coloro che fanno parte di organizzazioni politiche parteciperanno
in altri gruppi rispetto ai loro compagni più stretti, con
l'intenzione di non ricadere nella banalità dell'abituale. In
ogni gruppo ci sarà qualcuno che facilita e supporta la
discussione. A ogni persona in ogni gruppo sarà richiesto di
discutere le proprie idee e ascoltare quelle degli altri – e essere
preparato alla discussione (tra compagni ovviamente!) - su quattro temi
chiave che ci sembra rappresentino quel che le persone vogliono e hanno
bisogno di dibattere.
Senza pretendere di generare risposte definitive. Questa è una
conferenza di anarchici per anarchici. E come tali, noi
designiamo coloro che si oppongono allo stato, a tutte le forme di
nazionalismo, al capitalismo, all'oppressione sessuale, etnica, di
genere e a tutte le forme di sfruttamento e dominio.
I quattro temi sono i seguenti:
1. Il Movimento oppure perché non siamo un movimento.
Cosa costituisce il nostro movimento, le nostre idee, il nostro
impegno, la nostra relazione con gli altri, i nostri limiti? Uno
sguardo autocritico su cosa significa anarchico, anarchismo e anarchia
e sul perché scegliamo di essere associati a questi termini e a
questa storia.
2. Resistenza oppure siamo inutili?
Ogni anarchico parla di resistenza, ma a cosa resistiamo in
realtà? Resistiamo troppo o troppo poco? Quello in cui siamo
stati coinvolti è risultato effettivo? Siamo stati coinvolti in
qualcosa di inutile?
3. Classe oppure c'è qualcuno che ne resta fuori?
L'anarchismo è stato efficace al massimo grado quando aveva le
sue radici nel movimento operaio. Come e perché? E perché
questo è cambiato? A cosa andiamo incontro con l'aggravarsi
della recessione in quanto lavoratori? Cosa significa classe operaia
oggi? Quali possibilità stanno nascendo per una messa in
discussione del capitalismo e dello stato? Le idee anarchiche servono a
questo scopo?
4. Dalle idee alla realtà e quello che c'è nel frattempo.
Le idee anarchiche sono sempre state caratterizzate da visioni
immaginifiche e senza compromessi di quel che sarà una futura
società libera. Noi tutti abbiamo una nostra visione personale
di come la società potrebbe essere, senza tutti i detriti in cui
siamo immersi – lavoro, casa, povertà, noia, incapacità
di incidere. Come facciamo ad arrivare da questa società a
quella? Possiamo trovare una causa comune al di là delle
differenze e trasformare i nostri sogni in realtà?
Queste aree tematiche sono tutte molto larghe e ci auguriamo che nel
corso dei due giorni la discussione di ogni gruppo evolva ben al di
là di quanto proposto."
Per ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione (per registrarsi e altro), vedi:
http://www.conference09.org.uk