Dal 29 maggio al 2 giugno 2009 si svolgerà a Bologna il primo
"Festival sociale delle culture antifasciste" presso il Parco delle
Caserme Rosse "il lager di Bologna" che è stato un
grande e poco noto centro di detenzione, smistamento ed eliminazione
dei rastrellati dal nazifascismo in cui finirono decine di migliaia di
persone civili e militari, fra l'8 settembre 1943 ed il 2 giugno 1944.
Di questo evento, abbiamo dato conto fin dai primi di aprile, invitando
compagne e compagni a contribuire alla sua realizzazione.
Quando questo numero sarà in distribuzione la festa sarà nel vivo dello svolgimento.
Vogliamo comunque, ancora, segnalarne l'importanza nonostante che in
questo fine settimana ci siano altri importanti appuntamenti del
movimento anarchico specifico e del movimento di lotta più in
generale.
Sul prossimo numero daremo conto dei contenuti che sono emersi nella cinque giorni di dibattito.
Per i dettagli del programma segnaliamo ancora http://fest-antifa.net/
ma per chi non accede ad internet sintetizziamo le cinque giornate
nella scansione:
Venerdì 29 – assemblea di accoglienza e autoorganizzazione del campo
Sabato 30 – assemblee : presentazione del progetto ecn.org/antifa,
osservatorio nazionale sulle aggressioni di matrice fascista in Italia;
analisi dei movimenti neofascisti e della destra radicale in Italia;
Revisionismi e memoria storica
Domenica 31 – i rosso/bruni: destre ambigue e infiltrazioni; incontro delle reti migranti
Lunedì 1 – assemblea del tavolo LGBTIQ, R/esistenze nei
territori e prospettive comuni; corteo delle "bande" partigiane in
città
Martedì 2 – assemblea generale di conclusione e sintesi delle cinque giornate
Questa sintesi non vuole ridurre gli oltre 100 appuntamenti messi nel
calendario del festival ma traccia una visione delle caratteristiche
che questo incontro mette in evidenza.
Ci pare quindi utile chiudere questo report informativo con la
pubblicazione del comunicato stampa che la rete organizzativa del
festival ha diffuso in questi giorni.
L'Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo,
stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione,
conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa
marcescenza è, ora, il fascismo.
(Pier Paolo Pasolini, Vie Nuove n. 36, 6 settembre 1962)
Sono tempi difficili e lo scenario odierno è assai peggiore di quello descritto da Pasolini.
Ora che, con la crisi economica, il benessere va scemando, resta solo
la stupidità, l'incultura, il perbenismo, l'arroganza, il
grigiore di violenze e soprusi quotidiani.
In questo quadro, il neofascismo si manifesta con nuove forme, alcune
evidenti, altre molto più subdole e mascherate, tutte aggressive
e violente.
Cerca di ricostruirsi una legittimità sociale, utilizzando
immaginari e slogan dell'ideologia politico-istituzionale della
sicurezza che semplifica, nasconde, mistifica, propaganda miti razzisti
e istiga all'odio sociale.
L'incredibile aumento degli episodi di violenza in Italia nei confronti
di attivisti politici, gay, lesbiche, trans, migranti, rom e sinti,
senzatetto, mendicanti e di quanti appaiano non allineati sono solo la
punta dell'iceberg di una diffusa cultura dell'intolleranza.
Da qui il desiderio di rispondere, con le armi della cultura e della
critica, alla violenza predicata e praticata con le parole, le leggi, i
cancelli dei CIE, con i bastoni delle ronde e con le sempre più
frequenti aggressioni ad opera di gruppi neofascisti.
Sentiamo forte la necessità di non rimanere in silenzio in un
clima generale di smobilitazione dei valori della Resistenza, dei
diritti fondamentali dell'uomo e delle stesse basi della convivenza
civile.
Vogliamo ri-affermare nella società che la casa, la salute, la
cultura, l'ambiente, la dignità nel lavoro, sono diritti di
TUTTI e di TUTTE senza distinzioni di sesso, di religione o di
nazionalità.
Per questo, abbiamo voluto costruire questo festival completamente
autogestito e autofinanziato invitando gruppi, associazioni e movimenti
a collaborare alla realizzazione di questo festival sociale.
Un grande momento di condivisione per socializzare percorsi,
condividere e confrontare idee, proposte e risorse; l'occasione per
sperimentare nuovi linguaggi e ridisegnare immaginari collettivi; per
stimolare la nascita di nuove relazioni e dotarci di una scatola degli
attrezzi per analizzare e agire nei confronti del fascismo che minaccia
il nostro tempo.
I 5 giorni del festival saranno attraversati da tavoli di discussione
tematici, seminari, workshop tecnici, presentazioni di libri, video,
progetti, concerti e spettacoli teatrali, rassegne di fumetti e mostre
fotografiche.
La centralità dell'iniziativa sarà data ai diversi
contenuti, espressione di una cultura che amiamo definire antifascista,
che affonda le sue radici nei concetti di giustizia, eguaglianza e
solidarietà.
Redb