Umanità Nova, n.21 del 31 maggio 2009, anno 89

Il papa a Osannalandia


Le esaltanti imprese pontifice in terra Crociata, raccontate e analizzate da tutti i media nazionali, hanno evidenziato il contrasto tra l'imponente struttura di sicurezza israeliana, che si è dimostrata "più papista che il Papa stesso" (come dichiarato dal patriarca latino di Gerusalemme,"sua beatitudine" Fouad Twal) e la miseria e il disagio sociale nei luoghi visitati. L'annunciata visita al lussuoso Palazzo del presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, ha dato modo al monarca di schierarsi per un sostegno nella formazione di uno stato palestinese. Questo atto, che ha portato alla formazione di una Commissione Bilaterale di Lavoro Permanente, ha rinforzato l'art. 9 dell'Accordo di base tra la Santa Sede e l'Organizzazione di Liberazione della Palestina del 2000.
Una relazione diretta con gli attuali coloni, infatti, permetterà di scavalcare le autorità israelitiche per questioni politiche ed economiche sul territorio palestinese. Già prima del pellegrinaggio la romana chiesa aveva tentato di ottenere la sovranità dei luoghi "della cristianità" in Israele, attraverso piani elaborati dal presidente Shimon Peres. Dopo le forti pressioni del leader massimo sul ministro degli Interni israeliano, Eli Yishai, che si è opposto ad "ogni concessione che limita la capacità del governo di Israele ad agire come un governo sovrano in quell'area", dove, sul piano pratico, se Israele affidasse la sovranità sui luoghi, ogni lavoro di infrastruttura che fosse necessario fare nel luogo stesso o nei dintorni, dalla riparazione delle strade alla sistemazione delle condotte d'acqua, dovrebbe essere prima approvato dalle autorità vaticane, è intervenuto anche il ministro del turismo, Stas Misezhnikov, dichiarando di non essere favorevole ad un compromesso col Vaticano su questo tema, affermando che questo regalo andrebbe solo a vantaggio della Chiesa Cattolica.
Le discussioni tra il governo israeliano e quello vaticano riguarderebbero il controllo politico e la gestione turistica della Chiesa dell'Annunciazione a Nazareth, il Cenacolo sul Monte Sion, il Getsemani, il Monte Tabor, e la Chiesa della Moltiplicazione sulle rive del mare di Galilea. Per gli ultimi dodici anni le trattative sono state di rigido stallo, ma quando Peres ha rivelato alle "sacre stanze" il progetto del piano di una grande opera, alle istituzioni cattoliche è apparsa una miniera d'oro da poter sfruttare. Originalmente presentato al governo dal comune di Gerusalemme nel 2005, ma attivato soltanto nel settembre 2007 quando fu assegnato al Jerusalem Development Agency (Jda), il piano prevede la costruzione di nove parchi nazionali, siti e sentieri turistici situati in aree di rilevanza religiosa che si trovano sulle sponde orientali della città.
Con un costo di circa 12 milioni di euro all'anno per un periodo di otto anni, la creazione di una sequenza di parchi che circondano la città vecchia di Gerusalemme elaborata dal governo di Tel Aviv, vede la partecipazione dell'azienda El Ad (oppure Ir David), il cui compito è di far risuscitare l'antica città di Davide attraverso l'esplorazione archeologica e la costruzione di musei e aree turistiche che cementano l'identità e la storia ebraica del luogo.
A est della città vecchia, zona conosciuta come il Monte degli Ulivi dove si trovano una serie di chiese e il più esteso e antico cimitero ebraico al mondo, si trova un'altra delle aree incluse nel progetto di sviluppo per la città. Questa è stata già localizzata come lussuosa area residenziale con relativa centrale di polizia situata strategicamente nell'area a est del confine municipale di Gerusalemme. Queste nuove zone verrebbero, secondo il piano reso noto da Ir Amim (organizzazione che promuove la convivenza israelo-palestinese), collegate tramite una serie di sentieri, parchi e aree turistiche meticolosamente recintate che completerebbero così l'anello circondante la città vecchia di Gerusalemme. Più a est, quest'anello andrebbe a connettersi alla colonia di Ma'ale Adummim, che occupa un'area di quasi 50 chilometri quadrati e che attualmente taglia a metà la Cisgiordania. Un "luna park biblico" è la maniera in cui gli esponenti di Ir Amim descrivono i vari parchi e le aree turistiche progettate dal piano assegnato dal governo al Jda e che verranno poi date in gestione alle varie organizzazioni di coloni che già operano nel area di Gerusalemme est.
Il terzo incontro tra il Papa e Mahmoud Abbas (caso vuole che i due precedenti risalgano al 3 dicembre 2005 e al 24 aprile 2007) è stato sicuramente un forte segnale lanciato alle istituzioni israelite, che vede il presidente Peres come pedina fondamentale in quello che potrebbe diventare un affare economico di dimensioni storiche, quasi quanto il falso editto di Costantino. A tal proposito ci sono, nella storia, diversi precedenti, tutti in favore della Chiesa, come ad esempio in Francia, dove lo Stato della Chiesa possedeva le enclaves di Avignone e del Contado Venassino, annesse poi alla Francia con la Rivoluzione Francese, oppure in Italia, dove la basilica di San Giovanni in Laterano è territorio vaticano ecc. ecc.. E si sa che la storia è un corso e ricorso.

'Gnazio

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