Umanità Nova, n.22 del 7 giugno 2009, anno 89

Profili. Riziero Fantini


Nasce a Coppito (l'Aquila) il 6 aprile 1892 da Adolfo e Maria Apollonia. Nel 1910 emigra negli Stati Uniti, dove conosce Luigi Galleani e partecipa alle attività del movimento anarchico di lingua italiana, collaborando anche a diversi giornali.
Nell'aprile 1917 gli Stati Uniti entrano nel primo conflitto mondiale e il mese dopo il Congresso emana un decreto che impone l'arruolamento per tutti gli uomini dai 21 ai 30 anni residenti nel paese, pena la galera e la deportazione nella terra d'origine. Il 26 maggio sulla prima pagina di "Cronaca sovversiva" appare l'articolo Matricolati, a firma "Mentana" (Galleani), il quale indica la diserzione quale unica possibile risposta degli anarchici alla guerra: alcuni cambiano identità, altri si rifugiano in Canada.  "Jack", Fantini, invece è tra le diverse decine di compagni che attraversano il Rio Grande per stabilirsi nelle vicinanze di Monterrey, alle pendici della Sierra Madre Oriental (Messico) e dare vita a una sorta di comune. Sono questi degli ultramilitants (secondo una definizione di Paul Avrich) galleanisti: tra i tanti ci sono Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, Umberto Postiglione, Emilio Coda, Giovanni Scussel, Amleto Fabbri, Adelfo Sanchioni, Umberto Colarossi, Mario Buda, Carlo Valdinoci, Salvatore De Filippis. Si impegnano nell'azione rivoluzionaria in tutte le sue sfaccettature, preparandosi per il ritorno in Italia, dove ritengono che l'insurrezione sia imminente.
Le notizie dalla penisola non vanno tuttavia in quella direzione, mentre la mancanza di lavoro rende via via più difficile la situazione economica della comune. Fantini si allontana quindi da Monterrey e peregrina attraverso il Centro America sino all'Equador.
Torna infine negli Stati Uniti, da dove è però espulso nel 1921 in seguito alle mobilitazioni in difesa di Sacco e Vanzetti, accusati di omicidio dalle autorità americane. E' quindi nuovamente in Italia, nelle Marche - dove tiene numerosi comizi a sostegno dei due italiani - e a Roma, collaborando con i giornali "La Frusta", "Umanità Nova" e "Libero accordo". Su quest'ultima testata firma anche alcuni articoli "di propaganda femminile" con lo psudonimo di "Etta-Giuli", dal nome di una donna che non ricambia il suo amore e per la quale Riziero si strugge.
Risiede in Via dei Prati Fiscali nella zona di Montesacro, lavora come muratore, ha stretti rapporti con Malatesta e si tiene in contatto tanto con i  compagni marchigiani quanto con quelli d'America. Si sposa poi con Marziana Taggi, dalla quale ha quattro figli. Continuamente vigilato dalle autorità fasciste viene incluso nella lista di persone da arrestare in determinate circostanze.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre organizza con altri operai antifascisti la resistenza nella zona Montesacro-Valmelaina, operando in una formazione partigiana del Partito Comunista. Arrestato dalle SS per una delazione, torturato nella propria casa e quindi incarcerato il 23 dicembre 1943 con due dei suoi figli – uno dei quali è militante dei Gruppi di Azione Partigiana. Viene fucilato dall'autorità tedesca insieme ad altri due lavoratori comunisti perché responsabile di violenza contro le forze armate il 31 dicembre 1943 a Forte Bravetta.
Al quartiere Montesacro, appena passato il ponte sull'Aniene, in via Scarpanto 31, al sepolcreto della Liberazione al Verano, in via Bravetta/Forte diversi marmi ricordano il suo sacrificio.

Fonti:
ACS/CPC busta 1951. Hugo Rolland papers, IISG, Amsterdam. Biografie della Resistenza romana, ANPI. Avrich, Sacco and Vanzetti, The anarchist background, Princeton University Press, New Jersey, 1991. DBAI, ad nomen. "Il Libertario", Roma, settembre 1944. "Umanità Nova", 14.01.1945; 12.01 1947; 28.04.1983; 29.09. 1983. "L'Impulso", 15.4.1955. "Paese Sera", 28.3.1976.

Antonio Senta

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