Antônio Francisco Correia, conosciuto con lo pseudonimo di
Edgar Rodrigues nacque ad Angeiros, al nord della città di
Matosinhos, nella provincia di Porto (Portogallo) il 12.3.1921 da
Manuel Francisco Correia y Albina da Silva Santos. Suo padre e i due
cugini di questi erano militanti del Sindicato de las Cuatro
Artes, affiliato alla CGT e all'AIT.
Alla fine del 1933 la repressione di Salazar provocò la chiusura
della sede del sindacato e gran parte del materiale culturale venne
trasferito in casa Correia, dove si comincarono a tenere riunioni
notturne clandestine. Nel 1936 la Policía de Vigilancia y
Defensa del Estado (PVDE, poi PIDE) arrestò Manuel Francisco
Correia, tenendolo rinchiuso in commissariato per dieci settimane senza
processo; una volta rilasciato venne licenziato e la famiglia
cominciò a vivere una situazione economica molto difficile. Il 1
Maggio 1939, giorno in cui era proibito manifestare, Antônio
Francisco Correia decise, con alcuni amici, di non andare a lavorare
per protesta e per riaffermare le origini anarchiche di quella data. Il
1 marzo 1940 presso il Grupo Dramático Flor de la Mocedad di
Santa Cruz Bispo (Matosinhos) conobbe Ondina dos Anjos da Costa
Santos che le fu compagna per tutta la vita; prese parte anche al
Grupo Dramático Alegres de Perafita dove incontrò lo
storico militante anarchico José Marques da Costa.
Nel settembre 1946 l'anarchico Luis Joaquim Portela, insieme ad altri
cinque prigionieri politici, evase dalla fortezza di Peniche;
Antônio Francisco Correia lo aiutò procurandogli documenti
falsi, prima che Portela fosse tuttavia preso nuovamente per una
delazione.
Il 19 luglio 1951 ebbe modo di conoscere il celebre scrittore
anticlericale Tomás da Fonseca e il giorno dopo, per sfuggire
alle persecuzioni poliziesche, decise di imbarcarsi per il
Brasile.
A Rio de Janiero entrò subito in contatto con i compagni locali
e scrisse un testo sulla dittatura in Portogallo, pubblicato a puntate
sul periodico "Acción Directa", entrando poi a far parte
dell'omonimo gruppo editoriale. In questi anni cominciò a scrive
sulla stampa internazionale con lo pseudonimo di Edgar Rodrigues. Ebbe
modo di frequentare i compagni di São Paulo e di conoscere
tra gli altri lo spagnolo Victor Garcia (Tomás-Germinal Gracia
Ibars), il rumeno Eugen Relgis e il paraguayao Ceríaco
Duarte. Diventò membro della Sociedad Naturista Amigos de
Nuestra Chacra (SNANC) e contribuì alla fondazione del
Centro de Estudios Profesor José Oiticica (CEPJO) che promuoveva
conferenze, corsi e dibattiti su arte, politica, storia,
vegetarianesmo, psicologia, teatro, cinema, letteratura, geografia,
sociologia e anarchismo.
Il centro promosse tra l'altro comizi del movimento studentesco, una
campagna per la liberazione dell'anarchico spagnolo José Comin
Pardillos, la creazione delle edizioni Mundo Libre.
Nel 1969, dopo dodici anni di vita venne assaltato e chiuso dalle forze
armate. I suoi militanti, tra i quali Edgar Rodrigues, furono
imprigionati. Militanti anarchici di São Paulo e di altre
parti contribuirono in un grande impegno di solidarietà
libertaria a coprire le spese giudiziarie, fino alla loro liberazione.
Durante e dopo il processo Edgar Rodrigues cominciò un'opera
pionieristica di studio della storia del movimento anarchico in Brasile
e in Portogallo.
Tra il 1957 e il 2007 scrisse 62 libri, pubblicati soprattutto in
Brasile e in Portogallo, ma anche in Italia, Venezuela, Inghilterra.
Nel 1976 partecipò con la compagna Elvira Boni al documentario
sopra al teatro anarchico in Brasile El Sueño No Acabó
di Cláudio Khans. Collaborò col periodico "El
Enemigo Del Rey" (1977-1988) e scrisse più di 1760 articoli
sulla stampa di quindici paesi (tra i quali il periodico in lingua
italiana "L'Adunata dei Refrattari").
Tra l'aprile e il maggio 1986 partecipò al congresso per la
riorganizzazione della Confederación Obrera Brasileña
(COB) a São Paulo. Nello stesso anni fu uno dei soci
fondatori dell'archivio Círculo Alfa de Estudios
Históricos (CAEH). Qui lasciò buona parte del materiale
collezionato in tutta una vita di militanza, nonostante i pericoli che
il possesso di questi materiali poteva comportare.
Nel 2002 Rute Coelho Zendron scrisse, per conto di
un'università brasiliana, Un Estudio Sobre Edgar Rodrigues, che
venne poi trasformato in documentario.
Edgar Rodriguers è morto il 14 maggio scorso nel quartiere di
Meier, a Rio de Janeiro, lasciando un'enorme opera libertaria e un
grande esempio per tutti.
Marcolino Jeremias
E' morto il 13 aprile 2009, all'età di 98 anni Celestino Caleffi nato il 19/2/1911.
Dopo la lotta partigiana fu primo sindaco di Gualtieri, carica dalla
quale si dimise pochi mesi dopo perché non vedeva realizzati gli
ideali per i quali aveva combattuto.
Fu da questo momento che abbracciò l'ideale anarchico che aveva
conosciuto grazie alla zia Giovanna e a Camillo Berneri; ideale che non
abbandonò mai fino alla sua improvvisa scomparsa.
La vita, anche se umanamente lunga, alla fine è sempre breve.
Come diceva Shakespeare "il tempo di vita è breve, usiamolo per abbatere i re".
Per abbatterli, non per sostituirli.
Il figlio Caleffi Giuseppe
Così lo ricorda la redazione (da Umanità Nova n.1 del 17 gennaio 1999)
Estratto del resoconto della giornata di studi su Giovanna Caleffi-Berneri.
[…]
Ma oltre che ai più, Giovanna Caleffi è completamente
sottovalutata anche dalla storiografia, sia militante sia ufficiale,
interessati alle più "epiche" gesta del suo compagno Camillo, e
proprio su questo si sono incentrate le relazioni e testimonianze
previste, tenute da Gianni Furlotti, Monia Ravazzini e Celestino
Caleffi (quest'ultimo, ultraottantenne nipote di Giovanna, più
che una relazione ha tenuto un vivace ed appassionato dialogo con il
pubblico).
[…]