Umanità Nova, n.23 del 14 giugno 2009, anno 89

Ricordando...


Edgar Rodrigues

Antônio Francisco Correia, conosciuto con lo pseudonimo di Edgar Rodrigues nacque ad Angeiros, al nord della città di Matosinhos, nella provincia di Porto (Portogallo) il 12.3.1921 da Manuel Francisco Correia y Albina da Silva Santos. Suo padre e i due cugini di questi erano militanti del  Sindicato de las Cuatro Artes, affiliato alla CGT e all'AIT.
Alla fine del 1933 la repressione di Salazar provocò la chiusura della sede del sindacato e gran parte del materiale culturale venne trasferito in casa Correia, dove si comincarono a tenere riunioni notturne clandestine. Nel 1936 la Policía de Vigilancia y Defensa del Estado (PVDE, poi PIDE) arrestò Manuel Francisco Correia, tenendolo rinchiuso in commissariato per dieci settimane senza processo; una volta rilasciato venne licenziato e la famiglia cominciò a vivere una situazione economica molto difficile. Il 1 Maggio 1939, giorno in cui era proibito manifestare, Antônio Francisco Correia decise, con alcuni amici, di non andare a lavorare per protesta e per riaffermare le origini anarchiche di quella data. Il 1 marzo 1940 presso il Grupo Dramático Flor de la Mocedad di Santa Cruz Bispo (Matosinhos)  conobbe Ondina dos Anjos da Costa Santos che le fu compagna per tutta la vita; prese parte anche al  Grupo Dramático Alegres de Perafita dove incontrò lo storico militante anarchico José Marques da Costa.
Nel settembre 1946 l'anarchico Luis Joaquim Portela, insieme ad altri cinque prigionieri politici, evase dalla fortezza di  Peniche; Antônio Francisco Correia lo aiutò procurandogli documenti falsi, prima che Portela fosse tuttavia preso nuovamente per una delazione.
Il 19 luglio 1951 ebbe modo di conoscere il celebre scrittore anticlericale Tomás da Fonseca e il giorno dopo, per sfuggire alle persecuzioni poliziesche, decise  di imbarcarsi per il Brasile.
A Rio de Janiero entrò subito in contatto con i compagni locali e scrisse un testo sulla dittatura in Portogallo, pubblicato a puntate sul periodico "Acción Directa", entrando poi a far parte dell'omonimo gruppo editoriale. In questi anni cominciò a scrive sulla stampa internazionale con lo pseudonimo di Edgar Rodrigues. Ebbe modo di frequentare i compagni di  São Paulo e di conoscere tra gli altri lo spagnolo Victor Garcia (Tomás-Germinal Gracia Ibars), il rumeno  Eugen Relgis e il paraguayao Ceríaco Duarte. Diventò membro della Sociedad Naturista Amigos de Nuestra Chacra (SNANC) e contribuì alla fondazione del  Centro de Estudios Profesor José Oiticica (CEPJO) che promuoveva conferenze, corsi e dibattiti su arte, politica, storia, vegetarianesmo, psicologia, teatro, cinema, letteratura, geografia, sociologia e anarchismo.
Il centro promosse tra l'altro comizi del movimento studentesco, una campagna per la liberazione dell'anarchico spagnolo José Comin Pardillos, la creazione delle edizioni Mundo Libre.
Nel 1969, dopo dodici anni di vita venne assaltato e chiuso dalle forze armate. I suoi militanti, tra i quali Edgar Rodrigues, furono imprigionati. Militanti anarchici di  São Paulo e di altre parti contribuirono in un grande impegno di solidarietà libertaria a coprire le spese giudiziarie, fino alla loro liberazione. Durante e dopo il processo Edgar Rodrigues cominciò un'opera pionieristica di studio della storia del movimento anarchico in Brasile e in Portogallo.
Tra il 1957 e il 2007 scrisse 62 libri, pubblicati soprattutto in Brasile e in Portogallo, ma anche in Italia, Venezuela, Inghilterra.
Nel 1976 partecipò con la compagna Elvira Boni al documentario sopra al teatro anarchico in Brasile El Sueño No Acabó di  Cláudio Khans. Collaborò col periodico "El Enemigo Del Rey" (1977-1988) e scrisse più di 1760 articoli sulla stampa di quindici paesi (tra i quali il periodico in lingua italiana "L'Adunata dei Refrattari").
Tra l'aprile e il maggio 1986 partecipò al congresso per la riorganizzazione della Confederación Obrera Brasileña (COB) a  São Paulo. Nello stesso anni fu uno dei soci fondatori dell'archivio Círculo Alfa de Estudios Históricos (CAEH). Qui lasciò buona parte del materiale collezionato in tutta una vita di militanza, nonostante i pericoli che il possesso di questi materiali poteva comportare.
Nel 2002  Rute Coelho Zendron scrisse, per conto di un'università brasiliana, Un Estudio Sobre Edgar Rodrigues, che venne poi trasformato in documentario.
Edgar Rodriguers è morto il 14 maggio scorso nel quartiere di Meier, a Rio de Janeiro, lasciando un'enorme opera libertaria e un grande esempio per tutti.

Marcolino Jeremias



Celestino Caleffi

E' morto il 13 aprile 2009, all'età di 98 anni Celestino Caleffi nato il 19/2/1911.
Dopo la lotta partigiana fu primo sindaco di Gualtieri, carica dalla quale si dimise pochi mesi dopo perché non vedeva realizzati gli ideali per i quali aveva combattuto.
Fu da questo momento che abbracciò l'ideale anarchico che aveva conosciuto grazie alla zia Giovanna e a Camillo Berneri; ideale che non abbandonò mai fino alla sua improvvisa scomparsa.
La vita, anche se umanamente lunga, alla fine è sempre breve.
Come diceva Shakespeare "il tempo di vita è breve, usiamolo per abbatere i re".
Per abbatterli, non per sostituirli.

Il figlio Caleffi Giuseppe

Così lo ricorda la redazione (da Umanità Nova n.1 del 17 gennaio 1999)
Estratto del resoconto della giornata di studi su Giovanna Caleffi-Berneri.
[…]
Ma oltre che ai più, Giovanna Caleffi è completamente sottovalutata anche dalla storiografia, sia militante sia ufficiale, interessati alle più "epiche" gesta del suo compagno Camillo, e proprio su questo si sono incentrate le relazioni e testimonianze previste, tenute da Gianni Furlotti, Monia Ravazzini e Celestino Caleffi (quest'ultimo, ultraottantenne nipote di Giovanna, più che una relazione ha tenuto un vivace ed appassionato dialogo con il pubblico).
[…]

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