Umanità Nova, n.25 del 28 giugno 2009, anno 89

Ville con doppi servizi


Nella soap opera attualmente in onda su tutti i media ufficiali (la Papi’ story) non poteva mancare che facessero capolino i servizi segreti, chiamati in causa quando c’è la necessità di proporre un diversivo o un comodo capro espiatorio in una storia che altrimenti sarebbe fin troppo facile da raccontare.
Tra i primi a ventilare un coinvolgimento dell’intelligence italiota c’è un esponente di spicco della maggioranza che afferma perentoriamente: “c’è una azione poco chiara di spezzoni di apparati dello Stato (...) spezzoni che possono andare fuori controllo” [1] e che sarebbero collegati in qualche modo agli interessi di Stati ai quali non piace la politica estera italiana. Più cautamente, un altrettanto noto parlamentare del Pdl, preferisce non inoltrarsi “sul terreno di eventuali deviazioni” limitandosi a constatare che “l’efficienza degli apparati è dubbia e richiede incisivi perfezionamenti.” [2]. Tesi fatta propria dalla stampa di più stretta osservanza governativa che, rincarando la dose, segnala nei servizi segreti una “costante in questa storia e nell’avventurosa professione del fotoreporter” [3] diventato famoso per gli scatti proibiti.
Non c’è quindi da meravigliarsi se il Copasir (il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) ha annunciato di aver convocato per questa settimana i vertici di Aisi (spionaggio) ed Aise (contro spionaggio), ponendogli 18 domande [4], anche se - sempre secondo la stampa ufficiale - gli spioni nostrani non hanno preso troppo bene tutto questo sparlare della loro attività se è vero che qualcuno di loro ha fatto notare stizzito: “I dirigenti sono stati scelti dal centrodestra. Che vogliono da noi?” [5]. E sembra anche scontata la notizia che “Il Premier pensa a un cambio nei Servizi” [6] apparsa, sempre negli stessi giorni.
Per finire queste note di colore, va segnalata la velina (nel senso classico del termine) comparsa su un diffuso settimanale [7], nella quale si rivela che - secondo gli agenti dell’Aisi - a L’Aquila c’è un gruppo di 10-15 persone, infiltrati tra i volontari, che stanno sobillando la popolazione al fine di spingerla ad inscenare clamorose proteste in occasione della prossima riunione dei G8. Una notizia, a nostro avviso, molto più preoccupante di tutte quelle riguardanti le avventure amorose di un ricco settantenne.

Pepsy

Riferimenti

[1] “Qui c’è la manina dei servizi deviati troppe falle nel controspionaggio”, intervista ad I. Bocchino, “il Riformista”, 19/06/09.
[2] “La sinistra degli affari è ko, le serviva un diversivo”, intervista a F. Cicchitto, “Il Giorno”, 20/06/09.
[3] “Gli strani scatti di Zappadu, il ‘cecchino’ di Villa Certosa che centra sempre il premier”, “il Giornale”, 20/06/09.
[4] “Per i vertici dei servizi 18 quesiti”, “Corriere della Sera”, 20/06/09.
[5] “Lo sfogo degli 007. ‘Non siamo né inetti né complici di nessuno’”, “La Stampa”, 20/06/09.
[6] “Il Premier pensa a un cambio nei Servizi”, “la Repubblica”, 20/06/09.
[7] “007: trappola pronta all’Aquila”, “Panorama”, 25/06/09.

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