Umanità Nova, n.26 del 5 luglio 2009, anno 89

Così fan tutti


Alcuni giorni fa a Milano, Monica, una donna di 33 anni viene uccisa dal marito davanti all'asilo della figlia.
Qualche giorno prima una prostituta romena era stata caricata sull'auto di servizio da due finanzieri in divisa e costretta, contro la sua volontà, a un rapporto sessuale. In entrambi i casi gli uomini sono giovani e italiani. Cose di poco conto, poche righe sui giornali che la dicono lunga sulla differenza tra donne e donne e tra uomini e uomini. Della donna romena non si dice neppure il nome, quella italiana scompare il secondo giorno. E se gli aguzzini non fossero stati italiani?
La frequenza altissima di omicidi familiari e di maltrattamenti, la mercificazione del corpo delle donne che viene contrabbandata per emancipazione, l'insignificanza o la subalternità della donna nella vita politica (e il fatto che i due partiti vincenti delle ultime elezioni – Lega e Idv – siano proprio quelli più maschilisti dovrebbe far riflettere) descrive bene quanto il "nostro" paese sia "progredito e democratico".
Da noi fa certo notizia il furto operato da un immigrato: l'omicidio di una donna per mano del marito italiano fa un po' meno notizia e le "ronde" non sono certo state pensate per entrare nelle case, anche se lì si consuma il maggior numero di violenze.
Il nostro "paese civile" vede nel diverso, sia esso donna o straniero, l'essere inferiore cui addossare le colpe, su cui riversare il proprio malessere o la propria aggressività. Ma se alcune donne non fanno notizia, altre invece sì: ad esempio fanno notizia le escort di Berlusconi, ed anche in questo caso non per ciò che esse sono, ma in rapporto a un maschio. Perché, per loro, la donna ha valore solo in rapporto ad un uomo.
C'è sicuramente ipocrisia in questo scandalizzarsi per i comportamenti maschilisti del primo ministro. In fin dei conti fa quello che fanno tutti: utilizza le donne belle, per divertirsi e far divertire. Anzi: compensarle con qualche carica istituzionale in fondo è un riconoscimento inusuale di cittadinanza e rispettabilità. Ed è anche una affermazione  di che cosa siano le cariche politiche: solo merce.
Il corpo delle donne appartiene a padri, mariti, fratelli: esso è sempre stato disciplinato per legge, dentro e fuori le mura domestiche (la legge sulla procreazione assistita è uno dei migliori esempi, anche se molti sembrano averla scordata ). Proprio come una volta le figlie venivano date in matrimonio per saldare alleanze tra clan, oggi i corpi di donne diventano utili per ricatti tra protagonisti maschi, mezzo per relazioni di potere puramente maschili.
Eppure le donne hanno altro da dire: quando hanno preso la parola per smascherare un potere che passa attraverso i corpi e le esperienze più profonde delle persone, gli uomini hanno chiuso gli occhi per non vedere e  le orecchie per non sentire. Oggi la parola femminismo sembra passata di moda, anche se i cambiamenti avvenuti nel rapporto tra donne e uomini sono visibili a tutti.
Ma è proprio la libertà che abbiamo affermato negli anni, ribaltando le regole morali e le categorie concettuali che oggi fa ancora paura e che dobbiamo con forza riproporre.

R.P.

home | sommario | comunicati | archivio | link | contatti