Aldilà dello spettacolo offerto dalle relazioni pericolose
del conducator di Arcore, appare più che logico ritenere di
trovarci di fronte all'ennesimo capitolo di una guerra per bande
interna agli assetti politici ed economici dominanti, combattuta anche
sul piano della cosiddetta "intelligence" (Si veda l'articolo "Ville
con doppi servizi" già pubblicato su queste pagine).
Cosa accade nei palazzi e nelle ville del potere è il segreto di
Pulcinella, così come è arcinota la doppia morale di chi
ci governa: perbenismo familista di facciata e normale trasgressione
dietro la facciata.
Per questo è necessario andare oltre l'apparenza dello scandalo
"rosa" tipico di ogni intrigo di palazzo che si rispetti dove non
può mancare il ruolo seduttivo e traditore della donna senza
scrupoli che compromette il potente di turno, nel classico copione
"sesso e potere". Chi può, infatti, credere alla favoletta per
la quale un qualsiasi Zappadu, pur contando su precedenti
collaborazioni con ambienti della polizia e dei servizi, possa spiare e
fotografare indisturbato per anni la bella vita extraconiugale del
premier semplicemente appostandosi in una residenza di fronte alla
supervigilata Villa Certosa?
Invece che un paparazzo di vip, infatti, al suo posto poteva esserci un
serial killer armato di fucile di precisione o un fanatico jihadista
munito di lanciarazzi...
E' quindi conseguente supporre l'intervento, o non-intervento, dei
servizi segreti e degli apparati di sicurezza (o di una parte di essi)
per conto terzi, al fine di ricattare o mettere fuori causa il
cavaliere mascarato, ben conoscendo quello che eufemisticamente
possiamo definirlo come il suo tallone d'Achille.
Se poi si aggiunge il dato che gran parte delle rivelazioni
giornalistiche sta passando dalla redazione de La Repubblica
(quotidiano notoriamente vicino a settori dei servizi e già
coinvolto in passato nelle lotte intestine ad essi), il dubbio diviene
quasi certezza. E, come se non bastasse, il solito mestatore Kossiga
non manca di buttare allegramente benzina sul fuoco.
Aggiungiamo comunque ulteriori elementi d'informazione.
Lo scorso 20 giugno si è appreso che, dopo la violazione della
privacy nella sua reggia di Porto Rotondo, Berlusconi intende chiedere
conto ai servizi segreti (Aise e Aisi), verificandone l'efficienza e
probabilmente sostituendo i vertici o modificando gli attuali assetti.
D'altra parte era stato lui stesso a dichiarare pubblicamente i suoi
sospetti sul coinvolgimento di qualche intelligence, interna o
straniera, nelle "manovre" in atto ai suoi danni. Si sa, tra l'altro,
di due previste audizioni per la commissione parlamentare per la
sicurezza della Repubblica, con la convocazione di responsabili dei
servizi.
La preoccupazione del premier per la fedeltà degli apparati di
sicurezza non è peraltro cosa nuova. Interessante al riguardo
quanto riportato appunto sulla "ben informata" Repubblica, attorno ai
24 uomini che proteggono Berlusconi che dal gennaio scorso risultano
funzionari dell'intelligence interna (Aisi), dopo essere stati alle
dipendenze del Cesis (oggi Dis). Il gruppo centrale di questo nucleo
per la scorta del capo del governo sarebbe costituito da personale non
proveniente da alcun corpo militare o di polizia ma si tratterebbe di
un gruppo di sperimentati body-guard già al servizio del
presidente fin dai tempi della Fininvest. Questa privatizzazione
è stata resa possibile "inventando" una nuova competenza per i
servizi di sicurezza di stato, gli unici cui la legge consente di
assumere con chiamata nominativa diretta, cioè senza concorso
pubblico.
Il controllo politico effettivo sui servizi segreti non sembra
però essere stato significativamente "berlusconizzato",
rimanendo questi legati piuttosto alla destra e in particolare ai
vertici di Alleanza Nazionale, ma anche con settori emersi durante le
esperienze di governo di centrosinistra, prima con D'Alema e poi con
Prodi.
Una realtà questa, tutt'altro che occulta, che fa intravedere i
registi degli ultimi avvenimenti, ma anche i possibili sviluppi dello
scenario politico nazionale.
Nella storia italica già molte estati hanno visto trame e
misfatti di ogni genere, mentre l'attenzione pubblica era in vacanza:
quella che sta per iniziare con molta probabilità sarà
una di quelle.
KAS