Vincenzo Giordano è un anarchico, un libertario, una persona
che ama la propria terra ed intende difenderla da chi vorrebbe
svenderla ed annientarla in nome del profitto e della
speculazione.
Vive a San Lorenzo Del Vallo. Da sempre denuncia pubblicamente il
malaffare, scrivendo articoli, diffondendo volantini, partecipando alla
vita pubblica del suo paese, cantando le canzoni di De Andrè.
Tra le tante iniziative sociali e culturali di cui s'è fatto
promotore negli anni passati, ha condotto un'estenuante campagna a
favore della riapertura del castello di San Lorenzo, un bene comune, un
edificio storico che il malgoverno calabro aveva confinato in uno stato
di mortificante abbandono.
E' evidente che le sue attività danno fastidio. Perché
promuovono un diverso modo di intendere il rapporto con i luoghi. In
questa terra sovraccarica di indifferenza e clientelismo, un cittadino
come Vincenzo, che pratica la democrazia dal basso, dà fastidio
a chi vorrebbe
continuare a malamministrare indisturbato.
Negli ultimi anni Vincenzo ha ricevuto minacce ed aggressioni verbali.
Ed è stato pure denunciato per il semplice fatto di avere
espresso liberamente le proprie opinioni.
È prevista per il prossimo martedì 30 giugno, alle 12.00,
nel tribunale di Cosenza, la sentenza del processo a suo carico,
in quanto denunciato dal sindaco del Comune di San Lorenzo del
Vallo (CS) Luciano Marranghello, che si sente diffamato da un volantino
pubblico in cui si sosteneva che la giunta comunale perseguiva
interessi particolari, sperperava il denaro pubblico, assumeva
direttamente il personale, amici e parenti degli amici.
Una condanna a Vincenzo rappresenterebbe un nuovo grave attacco alla
libertà d'opinione, al pensiero critico ed all'attivismo sociale.
Martedì 30 giugno ore 12 presidio in solidarietà sotto il tribunale di Cosenza.
I Compagni
e le compagne
di Cosenza