Si è svolta con successo nella giornata di sabato 27
l'iniziativa "Dal tramonto dei divieti, all'alba delle libertà.
Parole in libertà contro tutte le restrizioni". L'evento, al
quale hanno aderito le principali forze politiche, associazioni,
sindacati ecc. che si battono per la diffusione della libertà
contro gli attacchi autoritari del governo, ha visto una netta presa di
posizione della cittadinanza contro il decreto sicurezza Maroni. La
serata è stata costruita dal basso, in modo assembleare e tutti
hanno partecipato con i propri contributi specifici, con la
volontà di organizzare una grande piattaforma per contrastare
assurdi divieti che anche a Reggio Emilia hanno limitato la
libertà di manifestare, muoversi ed incontrarsi.
Una serata perciò all'insegna del vietato vietare, in cui
attori, scrittori, musicisti, burattinai, cantanti e giocolieri della
parola hanno riaffermato il valore universale della libertà.
A questa piattaforma hanno aderito numerose realtà locali tra cui la FAIreggiana.
Simone
Il 28 giugno, si è tenuta in zona Casalbertone la
manifestazione "Siano tutti aquilani", indetta da Rete sociale
Casalbertone, il Centro sociale Zona Rischio, Strike e M.P.L. Alla
manifestazione sono intervenute diverse realtà che
agiscono nelle aree colpite dal sisma, tra cui Epicentro
Solidale, Terra Terra, Il comitato 3.32, Palestra Popolare, Brigata
Solidale e il Gruppo Carlo Cafiero di Roma.
La manifestazione è iniziata nella mattinata con il mercato dei
prodotti dell'associazione Terra Terra, che sta attivando, in
collaborazione con le realtà aquilane, varie attività di
sostegno al settore rurale della zona, per il cui coordinamento
è previsto un incontro il 19 luglio all'Aquila. Il mercato si
è concluso in serata con l'apertura di un dibattito, al quale
hanno preso parte oltre agli organizzatori, Terra Terra, la Palestra
Popolare, Brigata Popolare e Il Gruppo Cafiero. I punti su cui verteva
il dibattito sono stati: ricostruzione, speculazione e
solidarietà attiva.
Durante il dibattito le varie realtà hanno riportato le
rispettive attività in sostegno alle popolazioni terremotate, da
parte dei compagni del Cafiero un particolare accento è stato
posto sull'infame militarizzazione della catastrofe abruzzese a opera
del governo e la sempre più urgente esigenza di intervenire
attivamente nell'opera di riscostruzione da parte di tutte le aree
antagoniste, preso atto della colpevole latitanza di tutta la compagine
amministrativa.
La serata si è conclusa con proiezioni ed una rappresentazione teatrale.
Marco T. del Cafiero
Sabato 27 giugno si è svolta l'assemblea generale della "Rete
per la sicurezza sui posti di lavoro", ospitata dal circolo dei
ferrovieri della stazione Termini. La Rete è un organismo
spontaneo e autorganizzato, nato il 26 ottobre 2007 dall'incontro di
varie associazioni, sindacati di base e comitati operai, uniti fra loro
per promuovere una rivoluzione politica e sociale in grado di
migliorare le condizioni di salute sui luoghi di lavoro: odierno
tragico teatro dello sfruttamento imposto dai padroni in nome del
profitto.
La Rete ha svolto numerose iniziative in tutto il territorio italiano e
nell'arco di poco tempo ha maturato una forte crescita sul piano
dell'attivismo, arrivando a coinvolgere sempre più soggetti
grazie soprattutto alle importanti manifestazioni di Torino (8/12/2008)
e Taranto (18/4/2009).
In questo modo l'assemblea generale di sabato ha visto la
partecipazione, da quasi tutta Italia, di oltre 60 rappresentanti
provenienti da vari nuclei di attivisti. Oltre ai comitati operai
interni ai principali impianti industriali, ai sindacati di base
(insieme a membri della Fiom in contrasto con i vertici della propria
struttura), ai ferrovieri, ai lavoratori delle cooperative sociali, ai
tecnici e agli ispettori del lavoro, agli attivisti dei centri sociali
e dei gruppi a difesa dei territori, le interessanti novità che
hanno fatto il loro ingresso nella Rete sono rappresentate da alcuni
gruppi di familiari di operai morti sul lavoro, in particolare delle
associazioni "Colletti" e "Toffolutti", che per la prima volta
aderiscono ufficialmente a un coordinamento nazionale. Anche
l'associazione dei "Giuristi democratici" e il collettivo politico
degli studenti dell'Orientale di Napoli sono entrati a far parte della
Rete. Il movimento libertario, attivo nella Rete fin dalla fondazione,
ha partecipato ai dibattimenti dell'assemblea attraverso membri
dell'Usi di Roma che hanno esposto diversi spunti favorevolmente
accolti. Dalla Sicilia è intervenuto un gruppo di militanti
comunisti anarchici e anche dal nord Italia sono giunti i contributi di
svariate individualità anarchiche.
Gli obiettivi concreti stabiliti dall'assemblea guardano soprattutto
alle mobilitazioni che avverranno nei prossimi mesi. Il 14 luglio a
Roma ci sarà un presidio alle ore 10 sotto il Ministero del
lavoro in via Veneto, contro la norma salva-manager e l'attacco al
testo unico sulla sicurezza; contemporaneamente gli attivisti locali,
nelle altre città, svolgeranno volantinaggi ed iniziative
correlate a Roma presso i vari centri operai. È garantita una
presenza della Rete al corteo del 10 luglio a L'Aquila contro il G8.
Sono avviati i lavori per la formazione di "ronde" territoriali per la
difesa ed il sostegno legale, verso la costituzione di una cassa di
resistenza per rls e familiari (in particolare ci saranno iniziative
riguardo il processo eternit e amianto). Sono pronte le mostre
fotografiche e i contatti per farle circolare a livello nazionale
insieme a presentazioni di libri. La Rete adotta il convegno nazionale
che si terrà ad Orvieto il 3-4 ottobre e si dà
appuntamento alla prossima assemblea generale a Torino in settembre,
per avanzare verso lo sciopero generale.
un compagno presente
Per "NuovoMondo" di Emanuele Crialese in piazza Madama Cristina, nel
cuore di S. Salvario, c'era una piccola folla di gente del quartiere e
compagni. La scelta di portare in strada, nei quartieri di nuova e
vecchia immigrazione, film, documentari, dibattiti antirazzisti si
è rivelata capace di catalizzare l'attenzione dei tanti che,
all'ossessione della sicurezza preferiscono la scommessa della
solidarietà. La trama del film riprende temi che fanno parte
della memoria collettiva di tanti di noi: la povertà estrema, il
sogno di un altrove migliore, lo sradicamento, il viaggio, il razzismo
del nuovo mondo verso gli immigrati.
L'approdo a Ellis Island di una famiglia siciliana, gli innumeri esami
medici, psicologici, attitudinali cui vengono sottoposti i candidati
all'ingresso negli Stati Uniti, selezionati tra i più "adatti"
in base a criteri implicitamente razzisti, ci hanno mostrato, meglio di
tanti discorsi, il presente ed il futuro prossimo nel nostro paese, tra
ossessione del controllo, respingimenti alla frontiera, espulsioni,
esami di lingua e cultura.
In un tempo in cui la ragione si è fatta afasica di fronte alla
propaganda della paura, forse una scossa sul piano dei sentimenti, il
ricordo vivo di quello che eravamo può indurci a riflettere su
quel che siamo diventati.
Prossimo appuntamento per il cine antirazzista in piazza lunedì 13 luglio.
R. Em.