Umanità Nova, n.26 del 5 luglio 2009, anno 89

informAzione - 1


Reggio Emilia. Contro il decreto sicurezza Maroni

Si è svolta con successo nella giornata di sabato 27 l'iniziativa "Dal tramonto dei divieti, all'alba delle libertà. Parole in libertà contro tutte le restrizioni". L'evento, al quale hanno aderito le principali forze politiche, associazioni, sindacati ecc. che si battono per la diffusione della libertà contro gli attacchi autoritari del governo, ha visto una netta presa di posizione della cittadinanza contro il decreto sicurezza Maroni. La serata è stata costruita dal basso, in modo assembleare e tutti hanno partecipato con i propri contributi specifici, con la volontà di organizzare una grande piattaforma per contrastare assurdi divieti che anche a Reggio Emilia hanno limitato la libertà di manifestare, muoversi ed incontrarsi.
Una serata perciò all'insegna del vietato vietare, in cui attori, scrittori, musicisti, burattinai, cantanti e giocolieri della parola hanno riaffermato il valore universale della libertà.
A questa piattaforma hanno aderito numerose realtà locali tra cui la FAIreggiana.

Simone

Roma. Siamo tutti aquilani

Il 28 giugno, si è tenuta in zona Casalbertone la manifestazione "Siano tutti aquilani", indetta da Rete sociale Casalbertone, il Centro sociale Zona Rischio, Strike e M.P.L. Alla manifestazione sono intervenute diverse realtà che agiscono  nelle aree colpite dal sisma, tra cui Epicentro Solidale, Terra Terra, Il comitato 3.32, Palestra Popolare, Brigata Solidale e il Gruppo Carlo Cafiero di Roma.
La manifestazione è iniziata nella mattinata con il mercato dei prodotti dell'associazione Terra Terra, che sta attivando, in collaborazione con le realtà aquilane, varie attività di sostegno al settore rurale della zona, per il cui coordinamento è previsto un incontro il 19 luglio all'Aquila. Il mercato si è concluso in serata con l'apertura di un dibattito, al quale hanno preso parte oltre agli organizzatori, Terra Terra, la Palestra Popolare, Brigata Popolare e Il Gruppo Cafiero. I punti su cui verteva il dibattito sono stati: ricostruzione, speculazione e solidarietà attiva.
Durante il dibattito le varie realtà hanno riportato le rispettive attività in sostegno alle popolazioni terremotate, da parte dei compagni del Cafiero un particolare accento è stato posto sull'infame militarizzazione della catastrofe abruzzese a opera del governo e la sempre più urgente esigenza di intervenire attivamente nell'opera di riscostruzione da parte di tutte le aree antagoniste, preso atto della colpevole latitanza di tutta la compagine amministrativa.
La serata si è conclusa con proiezioni ed una rappresentazione teatrale.

Marco T. del Cafiero

Roma. La Rete per la sicurezza sul lavoro cresce

Sabato 27 giugno si è svolta l'assemblea generale della "Rete per la sicurezza sui posti di lavoro", ospitata dal circolo dei ferrovieri della stazione Termini. La Rete è un organismo spontaneo e autorganizzato, nato il 26 ottobre 2007 dall'incontro di varie associazioni, sindacati di base e comitati operai, uniti fra loro per promuovere una rivoluzione politica e sociale in grado di migliorare le condizioni di salute sui luoghi di lavoro: odierno tragico teatro dello sfruttamento imposto dai padroni in nome del profitto.
La Rete ha svolto numerose iniziative in tutto il territorio italiano e nell'arco di poco tempo ha maturato una forte crescita sul piano dell'attivismo, arrivando a coinvolgere sempre più soggetti grazie soprattutto alle importanti manifestazioni di Torino (8/12/2008) e Taranto (18/4/2009).
In questo modo l'assemblea generale di sabato ha visto la partecipazione, da quasi tutta Italia, di oltre 60 rappresentanti provenienti da vari nuclei di attivisti. Oltre ai comitati operai interni ai principali impianti industriali, ai sindacati di base (insieme a membri della Fiom in contrasto con i vertici della propria struttura), ai ferrovieri, ai lavoratori delle cooperative sociali, ai tecnici e agli ispettori del lavoro, agli attivisti dei centri sociali e dei gruppi a difesa dei territori, le interessanti novità che hanno fatto il loro ingresso nella Rete sono rappresentate da alcuni gruppi di familiari di operai morti sul lavoro, in particolare delle associazioni "Colletti" e "Toffolutti", che per la prima volta aderiscono ufficialmente a un coordinamento nazionale. Anche l'associazione dei "Giuristi democratici" e il collettivo politico degli studenti dell'Orientale di Napoli sono entrati a far parte della Rete. Il movimento libertario, attivo nella Rete fin dalla fondazione, ha partecipato ai dibattimenti dell'assemblea attraverso membri dell'Usi di Roma che hanno esposto diversi spunti favorevolmente accolti. Dalla Sicilia è intervenuto un gruppo di militanti comunisti anarchici e anche dal nord Italia sono giunti i contributi di svariate individualità anarchiche.
Gli obiettivi concreti stabiliti dall'assemblea guardano soprattutto alle mobilitazioni che avverranno nei prossimi mesi. Il 14 luglio a Roma ci sarà un presidio alle ore 10 sotto il Ministero del lavoro in via Veneto, contro la norma salva-manager e l'attacco al testo unico sulla sicurezza; contemporaneamente gli attivisti locali, nelle altre città, svolgeranno volantinaggi ed iniziative correlate a Roma presso i vari centri operai. È garantita una presenza della Rete al corteo del 10 luglio a L'Aquila contro il G8. Sono avviati i lavori per la formazione di "ronde" territoriali per la difesa ed il sostegno legale, verso la costituzione di una cassa di resistenza per rls e familiari (in particolare ci saranno iniziative riguardo il processo eternit e amianto). Sono pronte le mostre fotografiche e i contatti per farle circolare a livello nazionale insieme a presentazioni di libri. La Rete adotta il convegno nazionale che si terrà ad Orvieto il 3-4 ottobre e si dà appuntamento alla prossima assemblea generale a Torino in settembre, per avanzare verso lo sciopero generale.

un compagno presente

Torino. Nuovo e vecchio mondo

Per "NuovoMondo" di Emanuele Crialese in piazza Madama Cristina, nel cuore di S. Salvario, c'era una piccola folla di gente del quartiere e compagni. La scelta di portare in strada, nei quartieri di nuova e vecchia immigrazione, film, documentari, dibattiti antirazzisti si è rivelata capace di catalizzare l'attenzione dei tanti che, all'ossessione della sicurezza preferiscono la scommessa della solidarietà. La trama del film riprende temi che fanno parte della memoria collettiva di tanti di noi: la povertà estrema, il sogno di un altrove migliore, lo sradicamento, il viaggio, il razzismo del nuovo mondo verso gli immigrati.
L'approdo a Ellis Island di una famiglia siciliana, gli innumeri esami medici, psicologici, attitudinali cui vengono sottoposti i candidati all'ingresso negli Stati Uniti, selezionati tra i più "adatti" in base a criteri implicitamente razzisti, ci hanno mostrato, meglio di tanti discorsi, il presente ed il futuro prossimo nel nostro paese, tra ossessione del controllo, respingimenti alla frontiera, espulsioni, esami di lingua e cultura.
In un tempo in cui la ragione si è fatta afasica di fronte alla propaganda della paura, forse una scossa sul piano dei sentimenti, il ricordo vivo di quello che eravamo può indurci a riflettere su quel che siamo diventati.
Prossimo appuntamento per il cine antirazzista in piazza lunedì 13 luglio.

R. Em.

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