Umanità Nova, n.27 del 12 luglio 2009, anno 89

Cosa significa in pratica


• In primo luogo la legge introduce il reato di clandestinità, cioè fa dell'ingresso "irregolare" sul territorio italiano un reato per il quale è previsto l'arresto e il carcere fino a un anno, una pena pecuniaria dai 5 ai 10 mila euro e il successivo rimpatrio forzato diretto.
• È previsto l'aumento del periodo fino a 180 giorni della cosiddetta "detenzione amministrativa" nei Centri di identificazione ed espulsione* (con la precedente legge Bossi-Fini ne erano previsti al massimo 60).
*(Cie, precedentemente noti come Cpt – Centri di permanenza temporanea, e ancora prima Cpa – Centri di prima accoglienza, a Milano via Corelli)
• Le rimesse di denaro presso i paesi d'origine non potranno più essere effettuate senza esibire il permesso di soggiorno. Anche i proprietari dei Money Transfer (che si sono ingrassati prelevando il 20% delle rimesse degli immigrati) potranno denunciare alla polizia chi non ce l'ha.
• I pubblici ufficiali, e quindi anche medici e presidi delle scuole pubbliche e private, saranno tenuti a segnalare il "clandestino" alle autorità preposte alla sua persecuzione.
• Senza il permesso di soggiorno non si potrà più testimoniare in tribunale per cause civili e penali perché il testimone privo di permesso di soggiorno potrà essere denunciato.
• L'obbligo di presentare il permesso di soggiorno per ogni atto di stato civile rende generalizzata lo spionaggio istituzionale, e impedirà la registrazione delle nascite dei figli di "irregolari"  facendone dei clandestini per nascita, che non potranno accedere alle cure ospedaliere, agli asili, alle scuole, ai centri estivi.
• La nuova legge mette così a repentaglio la salute di migliaia di migranti irregolari, che rinunceranno così a rivolgersi alle strutture sanitarie (e del resto il drastico calo di migranti che accedono alle cure ospedaliere si verifica già da mesi).
• Per sposarsi, sarà obbligatorio esibire il permesso di soggiorno. Non potranno quindi più esserci né matrimoni tra due  "irregolari" né tra un "regolare" e un  "irregolare" né tra un cittadino italiano e un "irregolare".
• Maggiori difficoltà per ottenere la cittadinanza: da questo momento in poi l'accesso alla cittadinanza italiana per matrimonio potrà avvenire dopo due anni di residenza nel territorio dello Stato o dopo tre anni nel caso in cui il coniuge si trovi all'estero.
• Il decreto introduce anche una tassa di 200 euro per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno. Per ottenere il permesso di soggiorno o il rinnovo bisognerà dimostrare di conoscere la lingua italiana superando un test linguistico.
• Il permesso di soggiorno sarà "a punti" (come la patente), cosa che colpisce anche i migranti in posizione "regolare" che potranno vederselo ritirare se perdono punti in seguito a condanne penali ma anche soltanto "per misura di polizia" (cioè l'ordinario sopruso).
• Per richiedere la residenza l'immigrato dovrà esibire un certificato di "idoneità alloggiativa".
• Viene istituito un registro dei "senza fissa dimora".
• Chi ospita un immigrato irregolare potrà essere processato e condannato a una pena fino a tre anni per "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina" (si noti che non sono previste analoghe sanzioni per chi impiega "in nero" la manodopera degli immigrati "irregolari").
• Infine, questa nuova legge istituzionalizza le "ronde", e cioè dei manipoli di fascisti, carabinieri e poliziotti in pensione, demagoghi da bar e fanatici d'ogni tipo, sedicenti "volontari" ma in realtà foraggiati dalle organizzazioni politiche e dalle loro emanazioni. Con la loro infame presenza nei quartieri, sui mezzi nei luoghi pubblici  essi si aggiungono ai militari che già un anno, in numero sempre maggiore, pattugliano e piantonano gli angoli delle strade in cui più intensa è la presenza di immigrati, alla caccia di "irregolari" da rinchiudere ed espellere.

Comitato Antirazzista Milanese

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