Tra i tanti rifiuti organici contenuti nel famigerato “pacchetto
schifezzaâ€, passato definitivamente in Parlamento, c’è un
passaggio che solo dopo l’approvazione ha suscitato qualche interesse
nei commentatori.
Si tratta dell’articolo 2 che recita:
“Se il conducente è persona munita di patente di guida,
nell’ipotesi in cui, ai sensi del presente codice, sono stabilite le
sanzioni amministrative accessorie del ritiro, della sospensione o
della revoca della patente di guida, le stesse sanzioni amministrative
accessorie si applicano anche quando le violazioni sono commesse alla
guida di un veicolo per il quale non è richiesta la patente di
guida. In tali casi si applicano, altresì, le disposizioni
dell’articolo 126-bisâ€
In poche parole questo significa che le norme relative alla patente a
punti si applicheranno anche a coloro che violano il codice alla guida
di un qualsiasi “veicolo†anche se non si tratta di una moto, un’auto o
un camion. E qui l’immaginazione si può davvero sfrenare:
biciclette, tricicli, risciò, monopattini, skateboard, pattini,
carri trainati da animali e tutto quello che si muove su ruote dovrebbe
essere oggetto della norma. Ovviamente però, solo nel caso che
il conducente sia provvisto di patente, non è ancora dato sapere
cosa accade se il malcapitato invece non la possiede. Frustate? Gogna?
Tutte le ipotesi sono plausibili, vista l’aria che tira.
Ogni altro commento è davvero superfluo.
Un anarco-ciclista