Il 6 luglio scorso il tribunale di Ferrara ha emesso, dopo due anni
di processo e altri due di indagini, il verdetto in merito alla morte
di Federico Aldrovandi, massacrato di botte ed ucciso da quattro
poliziotti nel settembre 2005.
La sentenza emessa condanna ognuno dei 4 agenti a 3 anni e sei mesi di carcere per "eccesso colposo in omicidio colposo".
Questo significa che gli agenti non solo non hanno agito con la
volontà di uccidere (e sarebbe omicidio volontario), ma neanche
con la consapevolezza che con la loro condotta avrebbero potuto
cagionare la morte di Aldro pur non volendola (e questo sarebbe
omicidio preterintenzionale). Tra l'altro non entreranno neanche in
carcere perché usufruiranno dell'indulto.
In pratica il tribunale ha stabilito che questi individui, tutti ancora
in servizio, hanno agito legittimamente ma hanno ecceduto nel colpire
Federico, in modo involontario, causandone così la morte.
Inoltre questi quattro figuri divengono il capro espiatorio per tutto
lo sfoggio di abusi di potere avvenuti in seguito all'omicidio (le
intimidazioni ai testimoni, le prove nascoste, le minacce, ecc...). Si
potrà così continuare a dire che la polizia è un
corpo generalmente sano ma che ha qualche mela marcia.
Peccato che tutta la Storia sia costellata da omicidi, ben poco
giustificabili, che hanno visto poliziotti e simili dalla parte dei
carnefici.
Il poliziotto, il carabiniere, il militare hanno il permesso di
uccidere e vengono condannati, spesso a pene irrisorie, come in questo
caso, solo quando il caso abbia travalicato i confini di quello che la
pubblica opinione considera accettabile e di conseguenza quando i media
decidono di dare risalto alla notizia.
Quando ci sarà giustizia per Aldo Bianzino? Quando ci
sarà giustizia per Riccardo Rasman? Quando ci sarà
giustizia per Carlo Giuliani? Quando ci sarà giustizia per
Gabriele Sandri?
Quando ci sarà giustizia per le decine di persone uccise perché non si sono fermate ad un posto di blocco?
lorcon