Umanità Nova, n.34 del 4 ottobre 2009, anno 89

brevi dal mOndo


a cura di Sean

Atene. Arresto di quattro compagni e corteo contro la violenza poliziesca

La sera del 25 settembre circa mille persone (secondo Indymedia Atene) hanno risposto all'appello dell'assemblea aperta del parco autogestito di Exarcheia, scendendo nelle strade del quartiere contro la violenza poliziesca e la repressione di stato. La manifestazione è stata chiamata dopo che il giorno precedente, in un operazione senza precedenti negli ultimi anni, l'unità anti-terrorismo della polizia greca ha perquisito almeno due case nella periferia di Atene.  Quattro giovani sui 21 anni sono stati arrestati e interrogati. La polizia ha affermato che alcuni ritrovamenti nelle perquisizioni collegherebbero gli arrestati al gruppo "Cospirazione dei Nuclei di Fuoco-Scheggia Nichilista" senza però pubblicare alcuna informazione specifica, come è prassi fare in queste occasioni. Gli arrestati sono stati portati dal PM che li ha accusati di tre azioni criminose e quattro reati minori. Lo stesso PM ha emesso un ordine permettendo la pubblicazione dei nomi e delle fotografie dei quattro, che negano tutte le accuse.
Da lì a poco è stata dichiarata una vera e propria caccia alle streghe da buona parte dei media capitalisti. I quattro arrestati sono stati definiti "terroristi"  e i media hanno voluto coinvolgere tutto il movimento anarchico, anche se non è stato presentato alcun ritrovamento specifico per giustificare questa ipotesi. Ancora una volta – sarà l'avvicinarsi delle elezioni -  il movimento anarchico nella sua interezza è preso di mira dai media, che reclamano l'erosione di libertà conquistate duramente, più polizia e repressione. In questo clima altri sei mandati di arresto sono stati emessi nell'ambito della stessa indagine, e perciò è probabile che ci saranno ulteriori arresti. Inoltre secondo alcune "rivelazioni" dei media – provenienti direttamente dalla questura - i latitanti potrebbero essere nascosti nell'università o in qualche squat anarchico. Un tentativo evidente di gettare le basi per ulteriori perquisizioni.
Durante la manifestazione del 25 è stato deciso di dirigersi verso la questura di Exarcheia (gli abitanti della zona protestano da tempo perché venga spostata da lì).
Una parte dei dimostranti ha raggiunto la questura, che è stata fatta oggetto di lanci di pietre; la polizia ha risposto con ripetuti lanci di lacrimogeni e granate a percussione verso le persone presenti in piazza Exarcheia.
Una buona risposta alla violenza poliziesca del 24 settembre e un chiaro messaggi che questa non passerà senza risposta, specialmente ad Exarcheia.
Come dice lo slogan, "Sbirri, fuori dall'universo!"

Fonte:
http://www.occupiedlondon.org

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