Umanità Nova, n.37 del 25 ottobre 2009, anno 89

brevi dal mOndo


A cura di Raffaele

Grecia: per non dimenticare Mohammad

Mohammad Atif Kamran è morto il 10 ottobre scorso dopo essere stato arrestato senza prove e picchiato selvaggiamente dalla polizia fuori e dentro la caserma dove era stato condotto. (vedi UN n.36). La polizia ha cercato di nascondere l'accaduto: tra l'altro suo fratello ha subito intimidazioni  per firmare una dichiarazione secondo cui Mohammed non aveva lividi quando ha lasciato la questura. Il 17 ottobre, una settimana dopo la sua morte, viene organizzata a Nikaia, sobborgo di Atene dove Mohammad viveva, una manifestazione anarchica per ricordarlo e contro le politiche razziste e la polizia che lo hanno ucciso. Gli agenti antisommossa hanno attaccato il corteo, arrestando diversi compagni e cercando di disperderlo, ma senza riuscirvi. I compagni si sono diretti verso il municipio e lo hanno occupato, pretendendo il rilascio degli arrestati e l'allontanamento della polizia da Nikaia.

Fonte:
www.occupiedlondon.org/blog

Israele: no al servizio militare

Ottantaquattro studenti israeliani hanno annunciato pubblicamente il loro rifiuto a prestare il servizio militare obbligatorio (che in Israele è imposto sia agli uomini che alle donne e dura tre anni) per protesta contro l'occupazione dei territori palestinesi. In una conferenza stampa tenuta a Tel Aviv si sono dimostrati fermi nella propria decisione, pur sapendo che in caso di renitenza alla leva è previsto l'arresto. Tutti sono di età compresa tra i 17 e i 19 anni. Molti di loro collaborano o sono attivisti degli Anarchici Contro il Muro, che da anni si battono contro l'occupazione israeliana e il muro di separazione. Hanno deciso di rendere pubblica la loro decisione per incoraggiare altri ragazzi e ragazze a fare lo stesso e rifiutarsi di collaborare con un esercito di occupazione e per dimostrare ai palestinesi che non tutti gli israeliani sono favorevoli al governo.

Fonti:
www.ainfos.ca
www.awalls.org

Inghilterra: campagna contro air italy

Il 14 ottobre 39 cittadini iracheni, che in Gran Bretagna avevano fatto richiesta di asilo politico, sono stati forzatamente rimpatriati dalla UK Borders Agency, con un charter Air Italy in partenza da Stansted. Ignoto l'aeroporto d'arrivo. Operazione 'Rangat' è il nome dato al volo charter dalla UK Border Agency.
L'Iraq è uno dei luoghi più ferali al mondo. Dal 2003 ad oggi si contano più di 186.924 vittime civili e anche se la guerra è ufficialmente finita, non c'è pace e le morti continuano quotidianamente. NCADC (National Coalition of Anti-Deportation Campaigns), che dal 1995 si batte contro le deportazioni forzate di stranieri migranti e i campi di detenzione, chiede di far sentire la propria voce presso Air Italia. Telefonate, scrivete, mandate fax, e-mail...
Giuseppe Gentile President & C.E.O.
info@airitaly.it
customercare@airitaly.it
tel: 0331211011
fax: 0331311019
www.ncadc.org.uk

Grecia: azioni di solidarietà con i prigionieri/blitz della polizia

Attorno alle 14 di giovedi 15 ottobre un gruppo di persone ha attaccato banche e sedi di corporazioni sulle vie Solonos e Charilou Trikoupi, al confine del quartiere di Exarcheia ad Atene. Gli attacchi erano in solidarieta' con Masouras, Hadjimichelakis e Yospas, tre giovani arrestati ed accusati di partecipazione al gruppo "Cospirazione dei Nuclei di Fuoco". Secondo dei testimoni, in uno dei volantini lanciati da chi partecipava nell'azione si leggeva: "I giornalisti del  potere, i poliziotti e i loro padroni devono sapere che i compagni non sono soli. Attacca, attacca, attacca". Più tardi quella sera centinaia di poliziotti sono entrati ad Exarcheia, per dimostrare che, nonostante le azioni del pomeriggio, tutto è sotto loro controllo. Hanno fatto irruzione in bar e caffè fermando indiscriminatamente decine di persone e portandole in questura. Secondo i media ufficiali i fermati sarebbero cinquanta.
Fonte:
www.occupiedlondon.org

Sean

Francia: occupato l'ufficio del sindaco a Brest

Giovedì 8 ottobre a Brest un gruppo di una ventina di Rom, supportati da almeno una trentina di compagni anarchici e squatter, ha occupato l'ufficio del sindaco e l'atrio dell'ufficio anagrafe per ottenere alloggi sicuri e confortevoli. Dopo settimane di richieste fatte al governo locale, e sempre disattese dall'amministrazione socialista in carica, di fronte all'avanzare della cattiva stagione ed impossibilitati a continuare a vivere in tende di (s)fortuna sotto i ponti, i senzatetto sono passati all'azione. L'iniziativa ha ottenuto la prima pagina dei quotidiani locali e l'impegno ad una pronta risoluzione della questione.
 
Giordano

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