A cura di Sean
Dopo la denuncia pubblica in seguito all'arresto di Dimitris
Papaxristos, storico attivista della lotta contro il regime dei
colonnelli, e altri tre compagni - durante un'incursione poliziesca ad
Exarcheia, la sera del 21 ottobre - il capo della polizia greca A.
Tsiatouras è stato costretto a dimettersi. Altra buona notizia:
in seguito alle proteste per gli arresti compiuti al corteo per
denunciare la morte di Mohammad Atif Kamran (deceduto in caserma dopo
un pestaggio da parte della polizia, vedi UN n. 36) nel quartiere
di Nikaia, il governo greco ha annunciato che ritirerà la legge
"anti-cappuccio" che proibisce di alzarsi il cappuccio della giacca
sulla testa alle manifestazioni, introdotto dopo la rivolta di dicembre
e usato come accusa contro cinque degli arrestati a Nikaia. Ad
Exarcheia assediata da settimane dalle forze dell'ordine, la presenza
poliziesca si è finalmente ridotta: giovedì 22 ottobre si
è svolto così un corteo celebrativo di circa 1500
persone che ha attraversato il quartiere e poi la città
rivendicando una cosa sola: "sbirri, fuori"!
Fonte:
occupiedlondon.org
Il "centro di accoglienza per migranti" di Pagani a Lesvos,
verrà chiuso temporaneamente, e i detenuti saranno traferiti in
una struttura simile sulla vicina isola di Chios. Il centro era stato
preso di mira da un campeggio NoBorders sull'isola ad agosto (vedi UN
n. 31) , dopo il quale era stato scosso da una serie di rivolte dei
detenuti che hanno reso impossibile il normale svolgimento delle
funzioni carcerarie del centro. Il Noborders camp aveva chiesto la
chiusura immediata del lager, denunciando le condizioni di vita dei
detenuti, orrende anche per gli inumani standard delle carceri greche.
Fonte:
occupiedlondon.org
Su pressione del popolo hondureño e della comunità
internazionale, il golpista Roberto Micheletti ha infine dovuto
accettare il punto della trattativa che prevede il ritorno al potere
del presidente Manuel Zelaya, rovesciato quattro mesi fa da un colpo di
stato militare (vedi UN n. 38). Potrà tornare al suo posto dopo
un voto del Congresso autorizzato dalla Corte Suprema. L'accordo
richiede che entrambe le parti riconoscano il risultato delle prossime
elezioni presidenziale del 29 novembre. Alla notizia centinaia di
migliaia di hondureñi sono scesi nelle strade. Nella capitale
Tegucicalpa i manifestanti si sono diretti nella notte fino alla sede
di radio Globo – chiusa d'autorità durante il golpe - bloccando
il traffico e sventolando le bandiere della resistenza. Zelaya non ha
perso tempo a esortare il popolo alla calma in rispetto delle prossime
fasi di trattativa.
Fonti:
itanica.org
puchica.org
Il 23 ottobre si è tenuta, come ogni settimana, una protesta
nel vilaggio palestinese di Bil'in contro il muro si separazione e
l'occupazione israeliana. Vi hanno partecipato più di 35
israeliani e un numero simile di attivisti internazionali. Fra i
partecipanti israeliani c'erano alcuni "Shministim", obiettori di
coscienza israeliani che rifiutano di partecipare alla guerra e
all'occupazione, che solo il giorno prima hanno visto la
carcerazione di due loro compagni. I manifestanti hanno portato fucili
di cartone spezzati per simboleggiare la lotta nonviolenta e la
solidarietà con i Shministim. La manifestazione è stata
dispersa da parte dei soldati israeliani con un fitto lancio di
lacrimogeni, a cui i giovani del villaggio hanno risposto con lanci di
pietre. Una donna francese è stata ricoverata in ospedale dopo
essere stata colpita da un candelotto lacrimogeno.
Fonte:
www.awalls.org
Giovedì 29 ottobre, la polizia civile di Rio Grande do Sul,
sotto il commando del governatore Yeda Crusius, ha fatto irruzione
nella sede della Federação Anarquista Gaúcha. La
polizia ha perquisito manifesti, resoconti di assemblee, l'hard disk di
un computer e i contenuti delle pattumiere della sede. Hanno cercato
anche di intimidire i solidali accorsi alla sede e alcune persone
identificate attraverso gli archivi sequestrati dal sito della
Federazione. Due compagni sono stati arrestati.
Fonte:
anarkismo.net