Umanità Nova, n.39 dell'8 novembre 2009, anno 89

brevi dal mOndo


A cura di Sean

Grecia: ultime da Atene

Dopo la denuncia pubblica in seguito all'arresto di Dimitris Papaxristos, storico attivista della lotta contro il regime dei colonnelli, e altri tre compagni - durante un'incursione poliziesca ad Exarcheia, la sera del 21 ottobre - il capo della polizia greca A. Tsiatouras è stato costretto a dimettersi. Altra buona notizia: in seguito alle proteste per gli arresti compiuti al corteo per denunciare la morte di Mohammad Atif Kamran (deceduto in caserma dopo un pestaggio da parte della polizia, vedi UN n. 36)  nel quartiere di Nikaia, il governo greco ha annunciato che ritirerà la legge "anti-cappuccio" che proibisce di alzarsi il cappuccio della giacca sulla testa alle manifestazioni, introdotto dopo la rivolta di dicembre e usato come accusa contro cinque degli arrestati a Nikaia. Ad Exarcheia assediata da settimane dalle forze dell'ordine, la presenza poliziesca si è finalmente ridotta: giovedì 22 ottobre si è svolto così  un corteo celebrativo di circa 1500 persone che ha attraversato il quartiere e poi la città rivendicando una cosa sola: "sbirri, fuori"!
Fonte:
occupiedlondon.org

Grecia: chiuso lager per migranti

Il "centro di accoglienza per migranti" di Pagani a Lesvos, verrà chiuso temporaneamente, e i detenuti saranno traferiti in una struttura simile sulla vicina isola di Chios. Il centro era stato preso di mira da un campeggio NoBorders sull'isola ad agosto (vedi UN n. 31) , dopo il quale era stato scosso da una serie di rivolte dei detenuti che hanno reso impossibile il normale svolgimento delle funzioni carcerarie del centro. Il Noborders camp aveva chiesto la chiusura immediata del lager, denunciando le condizioni di vita dei detenuti, orrende anche per gli inumani standard delle carceri greche.
Fonte:
occupiedlondon.org

Honduras: Micheletti comincia a cedere

Su pressione del popolo hondureño e della comunità internazionale, il golpista Roberto Micheletti ha infine dovuto accettare il punto della trattativa che prevede il ritorno al potere del presidente Manuel Zelaya, rovesciato quattro mesi fa da un colpo di stato militare (vedi UN n. 38). Potrà tornare al suo posto dopo un voto del Congresso autorizzato dalla Corte Suprema. L'accordo richiede che entrambe le parti riconoscano il risultato delle prossime elezioni presidenziale del 29 novembre. Alla notizia centinaia di migliaia di hondureñi sono scesi nelle strade. Nella capitale Tegucicalpa i manifestanti si sono diretti nella notte fino alla sede di radio Globo – chiusa d'autorità durante il golpe - bloccando il traffico e sventolando le bandiere della resistenza. Zelaya non ha perso tempo a esortare il popolo alla calma in rispetto delle prossime fasi di trattativa.
Fonti:
itanica.org
puchica.org

Palestina: contro il muro di separazione a Bil'in

Il 23 ottobre si è tenuta, come ogni settimana, una protesta nel vilaggio palestinese di Bil'in contro il muro si separazione e l'occupazione israeliana.  Vi hanno partecipato più di 35 israeliani e un numero simile di attivisti internazionali. Fra i partecipanti israeliani c'erano alcuni "Shministim", obiettori di coscienza israeliani che rifiutano di partecipare alla guerra e all'occupazione,  che solo il giorno prima hanno visto la carcerazione di due loro compagni. I manifestanti hanno portato fucili di cartone spezzati per simboleggiare la lotta nonviolenta e la solidarietà con i Shministim. La manifestazione è stata dispersa da parte dei soldati israeliani con un fitto lancio di lacrimogeni, a cui i giovani del villaggio hanno risposto con lanci di pietre. Una donna francese è stata ricoverata in ospedale dopo essere stata colpita da un candelotto lacrimogeno.
Fonte:
www.awalls.org

Brasile: repressione a Rio Grande do Sul

Giovedì 29 ottobre, la polizia civile di Rio Grande do Sul, sotto il commando del governatore Yeda Crusius, ha fatto irruzione nella sede della Federação Anarquista Gaúcha. La polizia ha perquisito manifesti, resoconti di assemblee, l'hard disk di un computer e i contenuti delle pattumiere della sede. Hanno cercato anche di intimidire i solidali accorsi alla sede e alcune persone identificate attraverso gli archivi sequestrati dal sito della Federazione. Due compagni sono stati arrestati.
Fonte:
anarkismo.net

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