Questo fine settimana si tiene a
La Spezia il Convegno di Studi riportato a fianco, la rubrica "profili"
si occupa in questa occasione proprio di una complice de "Il
Libertario"
"Alla memoria di chi mai non muore in cuore amante"
Nasce a Santa Margherita Ligure il 3 ottobre 1885, si diploma maestra
elementare, si sposa, ma resta vedova prima dei trent'anni.
La prefettura descrive Liguria alta, snella, miope, trasandata, di intelligenza e cultura.
Insegna a Santa Margherita poi a Sampierdarena, alla scuola femminile Mazzini.
Si tiene in corrispondenza con diverse compagne e attivisti libertari,
tra i quali Maria Rygier (fino alla svolta interventista della stessa)
che ha anche l'occasione di ospitare, Eliseo Montagna, Luigi Molinari,
Zelmira Peroni; collabora a "L'Università popolare" di Milano, a
"L'Avvenire Anarchico" di Pisa, a "Il Libertario" di La Spezia, per il
quale, con il suo usuale pseudonimo Chica Nara ("anarchica"), nel 1913
pubblica l'opuscolo "Il sogno pedagogico di Leone Tolstoi", in cui
illustra il pensiero e la pratica dello scrittore russo.
Si accompagna sentimentalmente all'anarchico Galileo Carletti,
marchigiano ma residente a Genova, vigilato dai questurini dal 1896 al
1942.
È protagonista, "fra il turbinoso vortice che ha trascinato le
folle inconsce a il macello umano ed ha provocato lo sfacelo di molti
cervelli già equilibrati", dell'iniziativa di fondare a Sestri
Ponente una Scuola Moderna serale per gli adolescenti, che si rende
disponibile a dirigere, per sviluppare "nella massima integrità
il programma scolastico de il nostro grande Maestro: F. Ferrer".
A questo scopo il 24 settembre 1915 tiene nella casa del popolo una
conferenza su Ferrer e lancia una raccolta di azioni individuali e
collettive per costituirla. Attivissima durante tutto il periodo della
guerra è poi negli anni successivi responsabile del Comitato Pro
Vittime Politiche della Federazione Ligure e in veste di questo
incarico delicato e costante, relaziona nei convegni regionali, proprio
alla Casa del Popolo di Sestri.
Non manca di scrivere per "Umanità Nova" quotidiano.
Pur nella situazione estremamente avversa data dal montante fascismo
tramutato ormai in regime statale, non si tira indietro, continua a
ricevere la stampa libertaria (è abbonata tra l'altro alla
rivista "Pensiero e Volontà" di Malatesta) e a raccogliere le
sottoscrizioni per le vittime.
Durante una perquisizione le vengono sequestrati numerosi opuscoli.
In seguito all'assassinio di Matteotti, scrive, insieme ai suoi
scolari, una lettera di solidarietà ai figli e alla moglie del
socialista scomparso.
Per questo gesto, eloquente del suo innato umanesimo, è sospesa
dall'insegnamento, poi, in seguito a ricorso, vinto, viene trasferita a
Sarzana e definita di "cattiva condotta morale e politica".
Il Commissario di P. S. prende "riservatissimi accordi col Direttore
scolastico per una vigilanza anche sulla di lei attività
professionale".
Nel luglio 1928 riesce a tornare a Sampierdarena e a proseguire la sua
professione, limitandosi probabilmente nell'intimità casalinga a
comporre "sentite e delicate poesie".
Terminata la guerra, collabora a"Umanità Nova" e a "L'Amico del
Popolo" di Genova e si dedica inoltre al tentativo di ricostruire La
Scuola Moderna, dopo aver già raggiunto i 46 anni di "lodevole"
insegnamento.
Chica Nara si spegne a Genova il 13 dicembre 1952.
La storiografia nostra non è forse ancora riuscita a indagare al
meglio il contributo, e la specificità dello stesso, dato al
movimento nel suo insieme dalle compagne, "donne e per giunta
sovversive".
Liguria, ricordata come "il simbolo più eccelso dell'Umanesimo
Anarchico", è un esempio della loro e nostra storia sconosciuta.
Probabilmente dedica l'opuscolo su Tolstoi al suo compagno scomparso
con le parole che riporto in cima al profilo, son la misura di chi
l'amore lo sa portare.
Marabbo
Convegno di studi
La Spezia 28 - 29 Novembre 2009 - Centro «S. Allende» viale G. Mazzini 2
L’Anarchia in città, Pasquale e Zelmira Binazzi «Il Libertario»
La Spezia e il movimento operaio (1895-1944)
SABATO 28 ORE 9.30
Antonio MAMELI - Il Libertario. Vent’anni «sulla breccia» (1903-1922)
Italino ROSSI - Le Camere del Lavoro «anarchiche». Il «biennio rosso» e l’occupazione delle fabbriche.
Alberto CIAMPI - Il «gruppo di Arcola». Novatore, Rasi, Governato e la rivista «Vertice»
Gino VATTERONI - I moti insurrezionali del 1894 in Lunigiana
DOMENICA 29 ORE 9.30
Natale MUSARRA - Pasquale Binazzi nelle isole del doloreâ€
Paolo FINZI - Lavoratori a voi è diretto il foglio...- Riflessioni sulla stampa anarchica nel corso dei decenni
Guido BARROERO - Binazzi in Val Polcevera, l’antifascismo anarchico in Liguria, la Resistenza
Andrea PAPI - ...non son l’uno per cento, ma credetemi esistono. Prospettive dell’anarchismo oggi
Circolo Anarchico Pasquale Binazzi
circolobinazzi@inventati.org