Umanità Nova, n.43 del 7 dicembre 2009, anno 89

Morire di lavoro in Abruzzo


Dicono che rispetto agli anni precedenti gli infortuni sul lavoro sono complessivamente scesi. Ma cosa significa?
In Abruzzo, di contro, è il numero delle morti del lavoro ad aumentare, un aumento che, dal 2007 al 2008, è pari al 30% (dato Inail).
Lo scorso anno sono stati 21.842 gli incidenti sul lavoro denunciati: 18.598 complessivamente verificatisi in fabbrica, cantiere o terreno agricolo; 990 riferibili alla circolazione stradale, colpendo autotrasportatori, commessi, addetti alla manutenzione stradale; 2.254 verificatisi lungo il tragitto casa-lavoro-casa (questa tipologia di infortuni è aumentata dell'1%). La provincia che ha registrato il maggior numero di infortuni è quella di Chieti (7.753 casi), seguita da quelle di Teramo (5.394), Pescara (4.650) e L'Aquila (4.045). In Abruzzo, praticamente, per ogni 5 lavoratori si verifica un infortunio (registrato) all'anno, rispetto ad un rapporto di uno su dieci su scala nazionale.
Rispetto al 2007, sono in aumento gli «infortuni a cittadini stranieri»: 2.743 casi nel 2008, di cui 5 mortali. La relazione redatta dalla direzione regionale dell'Inail dice testualmente che «il maggior numero di infortuni si è registrato nei lavoratori provenienti dalla Romania». Complessivamente, dal 2007 al 2008 il numero delle vittime del lavoro sale per l'Abruzzo dalle 26 alle 34.
Infine, il numero delle richieste di indennizzo per malattie professionali (2.445) è, in termini assoluti, più del doppio di quelle presentate in Campania e Sicilia e da solo rappresenta più di un terzo di tutte le denunce presentate nel Sud Italia.
E questo solo in relazione alle malattie tabellate, pochissime rispetto al totale delle malattie professionali. In forte crescita, infatti, sono le richieste di indennizzo per quelle malattie cosiddette «non tabellate», quelle cioè per le quali spetta al lavoratore dimostrare il nesso di causa diretta con il lavoro svolto. Per il solo 2008, queste richieste rappresentano quasi il 95% del totale.

L'incaricato

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