Durante la mattina del 26 novembre viene assassinato nella
città di Barquisimento Mijail Martinez, di 24 anni, video
attivista e collaboratore del Comitato delle Vittime contro
l'Impunità dello Stato Lara. Secondo le testimonianze, due
individui sconosciuti avvicinano Mijiail di fronte alla sua abitazione
e dopo averlo chiamato per nome gli sparano diverse volte nel petto. La
vittima era un produttore di materiale audiovisivo che lavorava in un
programma della televisione con il padre, vecchio militante bolivariano
ed ex deputato del Consiglio legislativo della regione, il quale a
causa delle multiple contraddizioni del processo bolivariano, ha
esposto varie denuncie riguardo l'implicazione di alti funzionari del
governo e della polizia in fatti di corruzione e violazione dei diritti
umani. Nelle dichiarazioni offerte ai media il padre Victor segnala che
il movente è un assassinio politico che cerca di mettere al
silenzio le sue segnalazioni:" Chavez ti ho aiutato quando eri solo in
carcere e nessuno si muoveva per te, sei il responsabile della morte di
mio figlio e di molti delitti che vengono commessi, perché
invece di essere il primo garante della Costituzione, sei il primo
violatore, e a causa di ciò tutti i venezuelani pagano con
l'insicurezza che viviamo nel paese."
Questo crimine politico avviene in un contesto regionale di profonda
degradazione dei differenti livelli di potere governativo. Come hanno
segnalato le organizzazioni dei diritti umani come PROVEA
(www.derechos.org.ve), la polizia dello Stato Lara è il secondo
corpo di polizia denunciato per violazione del diritto alla vita,
avendo accumulato, durante l'anno 2008, il 20% dei casi di tutti il
paese, per un totale di 31 vittime. Inoltre esponenti delle forze
dell'ordine sono stati denunciati per la loro partecipazione attiva a
estorsioni, assalti a banche, sequestri e traffico e smercio di droga
nella città. Questa situazione ha motivato la risposta di
differenti organizzazioni popolari, come il Comitato delle Vittime
contro l'Impunità ( CVCI) fondato nel 2004. Il Comitato ha
denunciato l'implicazione di alti funzionari regionali, come il vecchio
Comandante della polizia Rodriguez Figuera, nella creazione di mafie
poliziesche, così come nel favoreggiamento e partecipazione del
vecchio Governatore dello Stato Lara, Luis Reyes Reyes.
Invece di realizzare una verifica delle diverse denuncie il Governo
centrale ha premiato l'ex Governatore con l'incarico di Ministro della
Segreteria della Presidenza.
A causa delle denuncie e mobilitazioni, i membri del CVCI sono stati
oggetto di minacce di morte e di un crescente processo teso alla loro
criminalizzazione. Dal momento della fondazione Mijail Martinez aveva
collaborato registrando nei suoi video il lavoro comunitario
dell'organizzazione, con l'intenzione di realizzare un documentario
sopra questa esperienza popolare. Una selezione dei suoi lavori
può essere vista su http://www.vimeo.com/5130428.
Come rivista, El Libertario denuncia questo fatto come un nuovo
capitolo dell'attacco governativo contro le organizzazioni di base,
autonome, e dissidenti. Segnaliamo che questo crimine forma parte della
politica di criminalizzazione della protesta popolare. Infine
denunciamo la complicità del Governo, degli strumenti statali
pseudo partecipativi, della Procura Generale della Repubblica, dei
Comitati di Difesa del popolo e dei Tribunali di giustizia in qualunque
fatto che ponga in pericolo la vita e l'integrità di Victor
Matinez e della sua famiglia, dei membri del Comitato delle Vittime
contro l'Impunità dello Stato Lara e degli attivisti popolari
della regione che hanno segnalato con nome e cognome le implicazioni di
funzionari di polizia in fatti di corruzione, traffico di droga,
estorsioni, sequestri e omicidi nella regione centro occidentale del
paese.
Periódico El Libertario
[Maggiori informazione in italiano: www.nodo50.org/ellibertario/otherlanguages.html]