Umanità Nova, n.43 del 7 dicembre 2009, anno 89

informAzione


Bologna. Abuso di sfruttamento dominante

In vista della chiusura il 31 dicembre del  centro-bricolage Castorama (recentemente acquisito dal gruppo Leroy Merlin), nel quartiere Lame,  la proprietà ha comunicato il licenziamento di decine di lavoratori a tempo determinato e la fine delle trattative.
Si adduce come motivo della serrata l'intervento dell'autorità Antitrust in relazione all' "abuso di posizione dominante" (direttiva CEE, recepita con la legge 287 del 1990) nel settore bricolage - "fai da te" del gruppo francese Leroy Merlin, leader assoluto del segmento con 56 punti vendita e un fatturato di oltre 816 milioni di euro (dati 2007).
Questo gruppo appartiene a una sorta di associazione affaristica in mano alla famiglia Mulliez (patrimonio di oltre 25 miliardi di euro), le cui società (tra le quali ad esempio oltre a Leroy Merlin, Auchan, Décathlon, Kiabi, Flunch, Brico Center) non presentano i bilanci da anni, evadono le tasse, ipersfruttano i quasi 300.000 salariati che vengono sottoposti ad orari di lavoro disumani nonché sottoposti a minacce e violenze psicologiche e non solo.
In risposta ai licenziamenti è stato indetto uno sciopero il 29 novembre nel centro Leroy Merlin di Casalecchio di Reno (BO) dove  un risoluto  gruppo di diverse decine di precari di Castorama-Lame, lavoratori Leroy Merlin e compagne-i solidali ha tenuto il blocco degli ingressi per quasi due ore.
Come effetto, e considerata anche l'ampia solidarietà dei numerosi clienti del centro, la dirigenza ha deciso di riaprire le trattative... la lotta continua

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Brescia. La lotta  paga

Sarà reintegrato il carrellista licenziato un anno fa dall'Ikea. Nella giornata del 25 novembre, il tribunale del lavoro di Brescia si è espresso a favore della riassunzione a tempo indeterminato presso Ikea Brescia del lavoratore Belmadani Azzedine, espulso dall'azienda nell'agosto 2008 assieme a tutto il comparto
carrellisti, causa il cambio dell'appalto dell'impresa interinale che gestiva il servizio. La sentenza di oggi sancisce la vittoria della vertenza sindacale contro Ikea Brescia, durata più di tre mesi con presidi continui all'esterno del negozio ed altre iniziative di lotta. La battaglia sindacale, messa in campo dal collettivo di lavoratori autorganizzato "Senzatemponedenaro",
federato all' Unione sindacale italiana di Brescia, ha dato i suoi frutti.

Manuel, USI Brescia

Coccaglio (BS). Corteo antirazzista

Il 26 novembre si è tenuto a Coccaglio (BS) un corteo antirazzista contro White Christmas l'iniziativa razzista lanciata da Franco Claretti, sindaco leghista del paese. Dietro al nome apparentemente innocuo si nasconde una politica ben precisa, nazista. Come chiamare altrimenti la caccia e il rastrellamento sistematico di immigrati nella cittadina del bresciano iniziato il 25 ottobre? Il sindaco stesso ha dichiarato di voler «iniziare a fare un po' di pulizia». Tutto, dal lessico alle azioni, è permeato dal razzismo dilagante nella nostra società. Sulla sistematica esclusione dei migranti, sul ruolo non secondario della Lega nel cavalcare e nel fomentare questa ondata xenofoba, e sui processi mediatici entro cui si inserisce il discorso razzista, innescando un circuito chiuso che si autoalimenta, la tautologia della paura, risulta ancora valida l'analisi di Dal Lago nel suo Non-persone. L'iniziativa del sindaco di Coccaglio, presentata alla convention dei sindaci leghisti presenziata dal ministro Maroni, lungi da avere qualche connotazione folkloristica, si inserisce in un progetto ben preciso che vede nella sistematica criminalizzazione ed esclusione del diverso, un mezzo per il mantenimento dell'ordine sociale da parte dell'autorità, oggi in grave pericolo a causa della crisi. Il razzismo, quindi, ancora una volta come mezzo privilegiato del potere per continuare a mantenere il controllo su una società ormai al collasso. Innescare e fomentare una guerra tra poveri, indicare nell'Altro il "nemico comune" è uno dei modi che ha lo Stato per mantenere stretta la morsa del controllo sulle persone. La storia dell'avvento del nazismo, tra le altre, ce lo insegna.
Per opporsi a questo stato di cose, a Coccaglio si è tenuta una manifestazione che ha visto una vasta partecipazione: almeno 2.500 persone di cui circa un terzo migranti. Fin dal primo pomeriggio a Coccaglio diverse centinaia di attivisti erano scesi in piazza, mentre a Brescia altri bloccavano i treni in segno di protesta, visto il divieto a far partire il treno per Coccaglio da parte della dirigenza delle ferrovie. Finalmente il treno viene lasciato partire e alle 16 il corteo inizia a sfilare per le vie di Coccaglio, blindate dalla massiccia presenza delle forze dell'ordine. Malgrado il clima pesante e il paese fortemente militarizzato, la manifestazione si svolge senza incidenti dimostrando che la diffidenza di alcuni cittadini e commercianti con i negozi chiusi alimentata dai media era del tutto immotivata. Dopo aver sfilato davanti al municipio, il corteo si è diretto alla stazione dove, dopo alcuni momenti di tensione con le forze dell'ordine, i militanti hanno potuto prendere il treno del ritorno. Il successo della manifestazione è stata una risposta molto netta della società civile, associazioni, sindacati, cittadini comuni al delirio e all'isteria razzista che investe la nostra società.

RedB

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