Sabato 12 dicembre, a 40 anni dalla Strage di Stato, punto info e
giro informativo in centro. Appuntamento alle 15 in via Po 16.
Il 12 dicembre 1969 una bomba uccideva 16 persone nella banca
dell'Agricoltura in piazza Fontana a Milano. Il primo atto della
strategia della tensione, una lunga scia di sangue e di stragi
orchestrata dallo Stato per criminalizzare e colpire l'opposizione
sociale. Di quella strage vennero accusati gli anarchici: Pietro
Valpreda che venne arrestato e trascorse 3 anni in carcere e Pino
Pinelli che fu ucciso nei locali della questura tre giorni dopo. La
controinformazione e la lotta furono tali da spezzare la montatura
contro gli anarchici e nel riconoscere che i mandanti della strage
sedevano tra le fila del governo. Oggi c'è chi cerca di
riscrivere quella storia, equiparando i carnefici alle vittime, e
attaccando chi non ci sta, chi continua a denunciare la
criminalità del potere.
Il 15 dicembre ricorre l'anniversario – il quarantesimo –
dell'assassinio di Pino Pinelli, ammazzato nei locali della questura di
Milano. Tre giorni prima una bomba di Stato aveva dilaniato 16 persone
nei locali della banca dell'Agricoltura a Milano.
A 40 da allora, il commissario Finestra, Luigi Calabresi, tra i
responsabili diretti della morte di Pino, viene onorato e sin proposto
per la beatificazione.
Il 18 dicembre ricorre l'anniversario dell'assassinio, nel 1922 a
Torino, di 12 antifascisti, tra cui l'anarchico e segretario della
Fiom, Pietro Ferrero. Vennero torturati e uccisi dalle squadracce
fasciste guidate da Brandimarte.
Mussolini, telefonando al prefetto di Torino, subito dopo la strage
dirà: "Come capo del fascismo mi dolgo che non ne abbiano
ammazzati di più; come capo del governo debbo ordinare il
rilascio dei comunisti arrestati!" Questa storia ha anche un suo triste
epilogo: Mussolini firmò il decreto di amnistia per i delitti
commessi nel nome dell'interesse nazionale e Brandimarte, nel frattempo
diventato generale, nel dopoguerra verrà reintegrato
nell'esercito e poi seppellito con tutti gli onori.
Lo Stato non processa mai se stesso e premia chi lo serve.
Oggi il fascismo rivive nelle leggi razziste, nelle stragi nei mari, nella guerra quotidiana ai poveri.
Martedì 15 dicembre "La criminalità del potere: stragi di Stato tra ieri e oggi".
Dalle 21. Introduce la serata Simone Bisacca.
Il 15 dicembre del 1969 il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli veniva ucciso innocente nei locali della questura di Milano.
La sua morte avvenne tre giorni dopo la strage di Piazza Fontana in un
clima di caccia alle streghe scatenato in tutta Italia nel tentativo di
criminalizzare il movimento anarchico.
Sulla vicenda di Piazza Fontana, in questi quarant'anni il potere ha
dispiegato tutto il suo armamentario criminale, prima costruendo la
montatura contro gli anarchici ed assassinando Pino, poi cercando di
nascondere la verità e reprimendo selvaggiamente chi faceva
controinformazione, successivamente facendo finta che non fosse
successo nulla, infine cercando di far dimenticare tutto ed ora
cercando di riscrivere nuovamente la storia della "strage di stato".
Riteniamo che per questo motivo sia importante ricordare quanto
successo e comprendere la continuità della volontà
omicida del potere in questi quaranta anni.
La storia la racconterà chi l'ha vissuta e chi l'ha subita:
Roberto Gargamelli, Robertino Mander e gli altri anarchici del gruppo
"22 marzo" accusati della strage, interverrà in video Lello
Valitutti, l'anarchico interrogato nella stanza accanto a quella in cui
Pinelli fu ucciso, ed altri compagni di ieri e di oggi. Altri video di
documentazione arricchiranno la serata.
Martedì 15 dicembre dalle 19:00 in poi al Blow club, Via di
Porta Labicana 24, angolo Via dei Sabelli, nel quartiere san Lorenzo a
Roma
I proventi e le sottoscrizioni della serata andranno a sostegno dei
compagni marsicani inquisiti per antifascismo e degli
anarcosindacalisti serbi repressi per le loro idee.
Il Gruppo Anarchico "Cafiero" – FAI Roma
QUATTRO CONFERENZE SUGLI ANNI SETTANTA:
UN DECENNIO DI LOTTE
UN DECENNIO DI TRASFORMAZIONI
1968 - 1978
SECONDA CONFERENZA:
SABATO 12 dicembre 2009
ore 17.00
Archivio Storico della FAI
Via F.lli Bandiera, 19
cortile interno, entrata dal parcheggio dell'' "Ospedale Vecchio"
12 DICEMBRE 1969: DALLA BOMBA DI PIAZZA FONTANA ALLA STAGIONE DELLE STRAGI
intervengono:
Luciano Lanza
(Giornalista, responsabile della rivista Libertaria, autore di "Bombe e segreti. Piazza Fontana: una strage senza colpevoli")
Aldo Giannuli
(Ricercatore di Storia all'Università di Milano, consulente
della Commissione Stragi e di numerose procure, autore di "Bombe a
inchiostro. Luci e ombre della Controinformazione tra il '68 e gli anni
di piombo")
La bomba che il 12 dicembre 1969 scoppia alla Banca dell'Agricoltura di
Milano causando 17 morti cambia la storia del nostro paese. La "Strage
di Stato" sarà il primo episodio di una lunga catena di delitti
e misfatti orchestrati da coloro che, pur di non perdere il potere, non
esitano a seminare di morti le città italiane. Montature
politiche, omicidi senza colpevoli, inchieste destinate a risolversi in
un nulla di fatto, sono il corollario di questa Strategia della
tensione. La verità che ha trovato evidenza nella coscienza
degli italiani non è mai riuscita a trovare altrettanta evidenza
nelle aule giudiziarie.
Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana
Gruppo Studi Sociali Errico Malatesta
Circolo Peace Maker
Il prossimo 12 dicembre a Jesi, nel 40esimo anniversario della
strage di Piazza Fontana, a partire dalle ore 18, si terrà una
iniziativa pubblica presso la lapide dedicata alle vittime di Milano, a
Giuseppe Pinelli e a tutte le vittime dello stragismo. La lapide
è posta al pian terreno dell'entrata del comune di Jesi. Al
termine, cena di sottoscrizione pro vittime politiche presso la sede
del Centro Studi Libertari "Luigi Fabbri".
Se qualcuno avesse interesse a sondare la realtà del
"postfascismo" di Alleanza Nazionale dovrebbe fare un viaggetto a
Mirano, in provincia di Venezia, dove il gruppo consiliare di AN ha
proposto di spostare il Monumento al Partigiano dalla piazza centrale
dedicata ai Martiri, ossia ai 15 ribelli fucilati dai nazifascisti tra
il '44 e il '45, e relegarlo nel viale delle Rimembranze, in compagnia
di Vittorio Emanuele II e Giuseppe Mazzini, giusto per sentenziare che
è storia passata e «Quel monumento identifica una sola
parte politica, la guerra ha fatto morti da entrambe le parti».
Tra l'altro, già lo scorso 25 aprile, la stessa piazza aveva visto l'indecente comparsa di Forza Nuova.
Così la manifestazione nazionale antirazzista già indetta
dall'ANPI per sabato 12 dicembre (ore 15, piazza dei Martiri) si
è immediatamente caricata anche di un più marcato
significato antifascista, raccogliendo ancora più adesioni e
presenze, compresa quella anarchica (per info:
www.autistici.org/aranea) che intende sottolineare, assieme al ricordo
della strage di stato e di Pinelli, che "La liberazione non è un
monumento: resistenza è ora!".
RedVE
Pubblichiamo anche il testo dell'ANPI Venezia che era già pervenuto con indirizzo esplicito a Umanità Nova:
Gli antifascisti hanno buona memoria.
Manifestazione nazionale contro il razzismo, in ricordo delle vittime delle leggi razziali e della barbarie nazifascista.
Siamo un popolo che ha radici nell'emigrazione. Ne conosciamo la storia, l'urgenza.
Il dolore del distacco, l'accoglienza sospettosa, denigratoria. Persecutoria.
Siamo un popolo che ha subito l'assurdità e la violenza di un
regime. Un regime che ci ha imposto la guerra e l'oppressione
straniera, strappandoci la libertà e la parola per esprimerla.
Un regime che ci ha imposto per legge l'odio razziale.
Siamo un popolo che ha perso i suoi figli migliori, per reagire e
riconsegnarci a una possibile storia migliore: democrazia, diritti,
pace.
Chi ci governa sembra aver perso la memoria.
E tra noi c'è chi con un silenzio cieco, distratto, anche codardo sta trascorrendo indifferente giorni d'abominio.
Aprono galere per i mendicanti di pane e libertà. Li respingono
alla morte quando chiedono accoglienza. Improvvisano squadre notturne
per scovarli. Li denunciano quando hanno bisogno di cure.
Siamo un popolo che, contro tutto questo, ha il dovere di reagire.
Gli antifascisti hanno buona memoria.
L'ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, dà a questo
popolo appuntamento per ritrovare la strada. Insieme. E con la
Resistenza e la Costituzione lavorare per il futuro.
Incontriamoci a Mirano (Venezia), Piazza Martiri della Libertà, sabato 12 dicembre, alle ore 15.
Mirano, tra il 25 luglio 1943 e il 27 aprile 1945: 15 partigiani, per
lo più sotto i 23 anni, cuori di libertà, vengono
trucidati.
Vogliamo ripartire da qui.
Per informazioni: ANPI Venezia: tel.0415220897 - ANPI Nazionale: Tel. 063212345
La Federazione Anarchica Milanese – F.A.I., nel 40esimo anniversario
della strage di stato di Piazza Fontana e dell'assassinio del compagno
anarchico Giuseppe Pinelli, organizza e partecipa a diverse iniziative
di controinformazione e denuncia che si terranno nelle piazze e nelle
vie della città:
• sabato 12 dicembre – insieme al Circolo Anarchico
"Malfattori" e altre individualità – dalle ore 15.00 presidio
comunicativo in piazza Santo Stefano;
• lunedì 14 dicembre dalle ore 21.00 presso il
C.S. Micene in via Micene: dibattito, canzoni di lotta e altro;
• martedì 15 dicembre presso il teatro della
Cooperativa in via Hermada 8: dibattito, testimonianze, ricordi e
altro.
Sul sito http://federazione-anarchica-milanese-fai.noblogs.org
seguiranno dettagliate informazioni sulle singole iniziative.
Come ogni anno ci si trova per mangiare, bere, stare assieme e
raccogliere fondi per l'attività del gruppo e la nuova sede (in
lavorazione!).
Invitiamo tutti/e a contribuire liberamente con cibi e bevande con un occhio di riguardo ai vegetariani/vegani.
Venerdì 18 dicembre alle 20.30 presso la Casa del popolo di Sottolongera in via Masaccio 24.
Prima alle 18.00 incontro a 40 anni da Piazza Fontana con compagni/e che ci racconteranno la loro esperienza in quegli anni.
Gruppo Anarchico Germinal
x info e prenotazioni (consigliate): gruppoanarchicogerminal@hotmail.com - germinalts.noblogs.org
In commemorazione dei 40 anni dall'assassinio di stato di Giuseppe
Pinelli, i G.A.R, Gruppi Anarchici Riuniti di Carrara, (Gruppo Germinal
FAI Carrara, Gruppo Malatesta Gragnana, Circolo Fiaschi Carrara,
Circolo Lodovici Vico Torano) organizzano per Sabato 19 dicembre una
giornata dedicata al compagno Pino e a tutte le vittime dello stato che
avrà il seguente programma:
ore 10.30 – deposizione di una corona di fiori sulla tomba di Pinelli al cimitero di Turigliano di Carrara.
ore 15.00 – presso la nuova sede provvisoria e occupata del Gruppo
Germinal FAI in Carrara verrà allestita una mostra documentaria
sull'assassinio di Pinelli e sulla violenza dello stato.
Gruppo Germinal FAI
Nuova sede provvisoria e occupata
Piazza duomo 10, Carrara
Il 12 dicembre vi saranno cortei antifascisti contro le violenze di
Stato di ieri e di oggi in molte città italiane, a Milano,
Bologna, Firenze e Napoli:
Contro gli omicidi e le violenze di stato nelle piazze, nelle carceri, nelle questure, nei cie.
Contro fascisti, squadristi, razzisti, sessisti e aguzzini in divisa.
Contro le provocazioni giudiziarie, le ronde, i pacchetti sicurezza