Commentiamo in un altro articolo l'esito della "grande" manifestazione del No-B-day che ha avuto ampio supporto mediatico.
Non mancheranno i volani per le
manifestazioni dell'11 e del 12 dicembre promosse dal PD e, per l'11,
dalla CGIL. Nelle manifestazioni dell'11 ci saranno degli "invisibili",
i precari della scuola, della ricerca e dell'università. Le loro
ragioni si sottoporranno alle strategie politiche e di chi pensa che la
trattativa sindacale debba sempre avere una "sponda".
Non altrettanto si potrà dire per le manifestazioni che si svolgeranno il 19 dicembre prossimo.
Da Torino a Reggio Calabria, su
diversi temi, si sviluppa il reale conflitto sociale. Non fa cronaca se
non quando produce "turbamento" della quiete pubblica.
Nel corteo contro il ponte sullo Stretto organizzato l'otto di
agosto (vedi UN n 29/2009 del 30 agosto 2009) avevamo messo al primo
posto della piattaforma rivendicativa la richiesta di riconvertire le
risorse destinate al ponte nella messa in sicurezza sismica ed
idrogeologica del territorio.
Alle prime piogge d'autunno (che causarono frane a Letojanni e chiusura
dell'autostrada Messina-Catania), una settimana circa prima del
disastro del 1° ottobre, avevamo dato agli organi d'informazione un
documento intitolato "La terra, l'acqua, il fuoco" nel quale lanciavamo
l'allarme sui rischi cui si andava incontro a causa della mancata cura
del territorio e dell'assenza di politiche di prevenzione.
Dal tragico 1° ottobre continuiamo ad insistere su questi temi.
Riceviamo risposte e, soprattutto, ricevono risposte le comunità
colpite dalle frane che rispondono più alle necessità
della propaganda che della verità.
É stato ripetuto più volte, ad esempio, che le risorse
destinate al ponte non sarebbero utilizzabili per la messa in sicurezza
del territorio perché finanziamenti europei (come se esistessero
allo stato finanziamenti europei per il ponte).
É di questi giorni la notizia che le risorse per la protezione
del suolo (un miliardo, una cifra assolutamente insufficiente),
previste dalla Finanziaria, verranno prelevate dal Fondo per le
Infrastrutture (lo stesso, cioè, con il quale viene finanziato
il Ponte).
Per questi motivi e contro queste falsità abbiamo deciso di
ricordare, a due mesi dal disastro, le vittime della zona sud di
Messina con una giornata di lotta che, appunto, chieda un piano vero di
messa in sicurezza delle popolazioni.
Nonostante i temporali e la grandine che hanno colpito la nostra
città fino ad un'ora prima del corteo, la risposta del popolo
del No ponte è stata come sempre straordinaria. Oltre mille
persone hanno sfilato per le strade di Torre Faro in un corteo
infrasettimanale che dà continuità al percorso e alla
battaglia che tutti quanti insieme stiamo conducendo da tanti anni
ormai e che si è concluso con un'assemblea in piazza con
parecchi interventi. Tra questi, il più toccante è stato
quello di una rappresentante della comunità di Scaletta Zanclea
colpita dall'alluvione.
Invitiamo tutti a lavorare adesso per la migliore riuscita della
manifestazione nazionale contro il ponte che si svolgerà il 19
dicembre a Villa San Giovanni.
Sabato 19-12, ore 14 Stazione Porta Susa
In risposta ai continui attacchi delle istituzioni e dei media contro
tutte le realtà occupate, scendiamo in piazza per dire basta a
un regime sempre opprimente e una repressione dilagante, in cui
democrazia e libertà si traducono in C.I.E. e militarizzazione
delle città. La tanto invocata sicurezza crea un clima di
terrore, nel frattempo le persone continuano a morire: sul lavoro per
un ricatto sociale che ci costringe alla sopravvivenza, nelle carceri
in condizioni disumane, nelle strade per mano della polizia. In nome
del progresso e dell'economia la nostra salute è attaccata ogni
giorno da troppe nocività e la nostra mente viene manipolata dai
media.
PER LA RIAPPROPRIAZIONE E LA DIFESA DEGLI SPAZI AUTOGESTITI E LA LIBERTA' DI TUTTI GLI INDIVIDUI
Appuntamento Sabato 19 Dicembre 2009
Ore 14:00 davanti alla Stazione Ferroviaria di Torino Porta Susa
Comitato Nopacchettosicurezza
PER LA DIFESA DELLE LIBERTA'
NO al "decreto sicurezza maroni" che è un grave attacco alle libertà individuali e collettive.
NO alla sua applicazione nella nostra provincia.
Il Pacchetto Sicurezza approvato dal Governo Italiano il 2 Luglio di
quest'anno è una legge razzista e vergognosa che non può
essere assolutamente accettata perché tra le tante cose
introduce:
- il reato di clandestinità: lo straniero in Italia senza
permesso di soggiorno è punito con un'ammenda (da 5000 a 10000
euro) e con l'espulsione dal paese. La gravità di tutto
ciò supera le stesse leggi razziali del '38, poiché il
reato è basato sullo status dell'individuo.
- i bambini invisibili: tutti i clandestini non possono più
(pena la denuncia) utilizzare i servizi pubblici per i propri figli
come ad esempio l'anagrafe ed i servizi sanitari.
- le ronde senz'armi: si lega la sicurezza del territorio a squadracce di vigilantes con funzione di ordine pubblico.
- l'oltraggio a pubblico ufficiale: viene reintrodotto il reato
abrogato nel 1999. La pena massima per chi insulta un ufficiale
è di 3 anni.
- i Centri d'Identificazione e di Espulsione (CIE): è stata
prolungata a 6 mesi la detenzione in questi veri e propri lager, dove
avvengono violenze di ogni tipo.
- libertà di manifestare: vengono introdotte direttive che
limitano le manifestazioni dei cittadini per le vie e per le piazze di
Reggio Emilia il sabato e la domenica (momentaneamente sospeso)
Con questa legge sono state sancite una serie di misure persecutorie e
discriminatorie che colpiscono i gruppi sociali più deboli
(immigrati, sinti, rom, senza fissa dimora e poveri) andando a minare i
loro diritti fondamentali, compresi quelli del mondo del lavoro
poiché creano un esercito di schiavi ricattabili ed espellibili
in base alle esigenze di ristrutturazione delle imprese.
Per questo scendiamo in piazza e invitiamo tutti a farlo!
MANIFESTAZIONE PROVINCIALE
SABATO 19 DICEMBRE a Reggio Emilia
Concentramento ore 15.30 all'entrata di Viale Montegrappa da Via Emilia
S.Pietro una grande mobilitazione dal basso, aperta a tutte le forze
politiche, sociali, sindacali, associazioni e cittadini per fermare i
divieti e la politica autoritaria del governo e riaffermare una
città libera, accogliente, solidale ed antirazzista, senza paure
dove tutti e tutte possano muoversi, incontrarsi ed esprimersi
liberamente.
Comitato NOpacchettosicurezza
info, contatti, adesioni Segreteria del Comitato
nopacchettosicurezza.re@gmail.com
Emiliano limonaie@mclink.it - 3491967628
Simone simoneruini@libero.it – 3290660868
Altre manifestazioni sono annunciate a Bologna contro il divieto di Manifestazione