Umanità Nova, n.4 del 7 febbraio 2010, anno 90

Ipazia, il film che l'Italia non vedrà


Continua la censura del film Agorà del regista spagnolo Alejandro Amenabar uscito nelle sale spagnole americane e francesi ma di cui in Italia nessuno ha acquistato i diritti. La cosa purtroppo risulta abbastanza scontata visto che il film rappresenta un ritratto di Ipazia, la prima donna riconosciuta come matematica, inventrice tra l'altro dell'astrolabio e del planisfero, che simboleggia l'episodio più emblematico di contrapposizione tra cristianesimo - religione di stato nel contesto del declino dell'impero Romano - e neopaganesimo, di cui venne accusato Ipazia e che provocò il suo assassinio ad Alessandria d'Egitto su mandato del patriarca locale. Dopo un'inchiesta, il caso venne archiviato «per mancanza di testimoni». A spiegazione del boicottaggio non può certamente essere addotto lo scarso interesse commerciale dell'opera, visto l'ottimo afflusso di pubblico nelle sale spagnole; si può invece affermare, senza troppe possibilità di essere subito smentiti, che "oggi" la chiesa tenta nuovamente l'opera di cancellazione di questa figura scomoda che rappresenta lo scontro tra l'integralismo religioso e tutto ciò che ne è al di fuori e ne fa denuncia.

Alex

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