corteo cittadino contro la guerra
maggio 1999
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Da oltre
40 giorni una guerra umanitaria sta
devastando i Balcani. Le bombe intelligenti
della NATO hanno ormai come bersaglio anche obbiettivi
civili ed i morti in quelle regioni si contano a migliaia.
Gli effetti devastanti delle bombe alleate
sono già evidenti: la guerra alla federazione jugoslava
ha determinato lazzeramento degli spazi di
democrazia e di espressione del dissenso in Serbia, laccelerazione
della pulizia etnica da parte dellesercito e delle
milizie paramilitari serbe in Kossovo, ed ha legittimato,
nei fatti, le forze più oltranziste delletno-nazionalismo
kossovaro-albanese. Il deserto che chiameranno pace
difficilmente sarà un luogo di civile convivenza tra le
diverse comunità etniche della regione.
Più realisticamente sarà solo terreno di spartizione
per le potenze occidentali. PER LAUTODETERMINAZIONE
DEI POPOLI, CONTRO IL NEOLIBERISMO
Vogliamo un mondo che ne contenga molti altri, senza
confini, pulizie etniche o nazionalismi, al fianco di chi
le armi non le vende e non le compra, ma se le vede
puntate addosso, siano essi serbi, albanesi oppure kurdi,
quotidianamente massacrati e perseguitati dalla pulizia
etnica dellalleata-NATO Turchia. Vogliamo che le
speranze delle migliaia di profughi prodotti (anche) da
questa sporca guerra, non si infrangano contro le
frontiere dellEuropa di Shengen o vengano rinchiuse
dentro i lager dei Centri di Detenzione Temporanea. I
nuovi immigrati che fuggono dalla morte e dalla miseria
non devono tornare ad essere i delinquenti da cui
ripulire le nostre città o i nemici contro cui armare le
frontiere e pattugliare i mari.
Vogliamo ribaltare lutilizzo vergognoso del
concetto di ingerenza umanitaria e
trasformarlo in battaglia per i diritti di cittadinanza
per tutti.
COSTRUIAMO
UNO SCIOPERO GENERALE CONTRO LA GUERRA
Bisogna ripartire dalla necessità di una mobilitazione
ampia di tutti i lavoratori contro la guerra, spezzare la
logica che ci vuole immobili per non creare
ulteriori problemi in momenti già così difficili
e mettersi in gioco ogni giorno, ognuno a partire dal
proprio ruolo, sui posti di lavoro come nelle piazze a
fianco dei profughi kossovari così come degli operai
serbi per un mondo dei popoli contro quello delle bombe e
dei grandi capitali.
Cominciando dalle iniziative che già sono in atto:
- la costituzione da parte del coordinamento RSU del
comitato contro la guerra per lo sciopero generale
- la giornata di sciopero generale già indetta per il 13
maggio dai sindacati di base
- la giornata di lotta nazionale del 21 maggio
SABATO
8 MAGGIO
CORTEO CITTADINO CONTRO LA GUERRA
Concentramento h.15.30 p.zza Verdi
COORDINAMENTO
LIGURE CONTRO LA GUERRA
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