hack.it.art
L'evento hack.it.art [FOTO] presso il museo-centro culturale Kunstraum Kreuzberg/Bethanien consiste in una rassegna sull'attivismo politico, tecnologico e artistico in Italia. Hack.it.art vuole porre l'attenzione sulle forme indipendenti di produzione artistica e mediatica italiana, riflettendo su un percorso collettivo di un movimento che dagli anni Ottanta si batte per un uso libero e auto-gestito dei media e tecnologia. Queste attivita' non sono sempre identificabili con il termine "arte", ma piu' facilmente individuabili con il termine "pratica, azione". Piu' specificatamente, il termine corretto per indicare questo tipo di pratiche e' la parola "hacktivism". Hacktivism e' la fusione di hacking e activism, attivismo tecnologico e politico. Hacktivism e' una pratica rizomatica e open-source. Hack.it.art, presso il Kunstraum Kreuzberg/Bethanien, vuole riflettere sulle possibilita' di costruire nuovi modelli sociali e culturali, portando l'esperienza di un Paese come l'Italia in un contesto internazionale. Oggi lItalia e' al centro delle discussioni sul ruolo e il potere dei media, per la sua anomala situazione di monopolio mediatico. Ma mentre a livello istituzionale il sistema mediatico italiano appare piuttosto rigido e verticistico, sin da venti anni attivisti e artisti hanno prodotto diversi modelli di produzione e fruizione dellinformazione, dando vita a una rete capillare di progetti. Questi, con una forte componente comunitaria, sembrano essere un fenomeno tipicamente italiano. Il modello che propone hack.it.art vede il net come uno spazio aperto, in cui fioriscono attivita' decentralizzate, autonome e gestite dal basso. L'accesso all'informazione senza barriere, l'uso consapevole, non commerciale e libero dell'hardware e tecnologia, i concetti base dell'etica hacker, sono presentati in questo evento come forme di azione politica. Opponendosi alla logica dei crackers, che si introducono nei sistemi informatici distruttivamente, il concetto di hacktivism abbraccia una moltitudine di pratiche il cui scopo e' quello di costruire nuove forme di azione politica e produzione creativa. Una eterogeneita' di esperienze che si manifesta attraverso l'uso e l'interconnessione di diversi media (video, computer, radio, televisione). Considerando la vasitita' di tale network italiano, hack.it.art vuole offrire spunti salienti di riflessione attraverso l'attivita' di alcuni soggetti che in si battono per un uso aperto e critico della tecnologia, consapevole dell'azione di sintesi effettuata. E' possibile creare informazione indipendente in un Paese come l'Italia in cui esiste un forte accentramento mediatico? Si puo' realmente realizzare un'alternativa sociale e politica dove le attivita' di controinformazione e sperimentazione sono per lo piU' marginalizzate negli ambienti underground? Questi sono alcuni dei diversi interrogativi a cui hack.it.art vuole rispondere. Per sei settimane, dal 14 gennaio al 27 febbraio l'evento si svolgera' presso il Kunstraum Kreuzberg/Bethanien di Berlino. Ci saranno workshop e diversi eventi sul tema Hacktivism. Parte dello spazio espositivo diverra' un medialab attivo, nel quale avranno luogo laboratori e dibattiti. Con: Betty/Sexyshock, Agnese Trocchi/Candida TV, Asbesto/Freaknet Medialab, Fabrizio Manizza/Disco Volante TV dal network Telestreet, Alessandro Ludovico/Neural, Pi-radio e Displaced Dilemma/SuperfactoryTM, Cornelia Sollfrank/Old Boys Network, Diana McCarty/Bootlab, Susanne Schmidt/Informationsfreiheiten.de, Sebastian Lütgert/Textz.com, Nikky e Francesco "Warbear" Macarone Palmieri/PHAG OFF, Dahlia Schweitzer/ThisisDahlia, Federico Bucalossi/Not Human, Giacomo Verde/Eutopie, Tommaso Tozzi/Hacker Art, Franca Formenti/Bio Dolls, Nomad & Miss Riel/Gata, Tatiana Bazzichelli/AHA, Alexandra Weltz e altri. >>Per saperne di piu', consulta la mappa dell'hacktivismo italiano: %20Italian_Hacktivism_and_Art [21.08.2004 15:35:24] Presentato da: AHA: Activism-Hacking-Artivism Curato da: Tatiana Bazzichelli e Alexandra Weltz Organizzato da: Kunstraum Kreuzberg/Bethanien con la cooperazione dell'Istituto Italiano di Cultura di Berlino e della Bundeszentrale für politische Bildung. In partnership con la rivista d'arte "U-Spot", con la rivista periodica "Zitty", il quotidiano "Taz", il settimanale "Jungle World", Data-Recovery e con il media art festival "transmediale.05". Con il Patrocinio della Cattedra di Antropologia Culturale, Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università "La Sapienza" di Roma e della "Fondazione Bevilacqua La Masa" (Venezia). Kunstraum Kreuzberg/Bethanien | Mariannenplatz 2, 1o997 Berlin | Tel.: (o3o) 9o298-14 55 | Fax: -14 53 | bethanien@kunstraumkreuzberg.de | www.kunstraumkreuzberg.de | Direttore: Stéphane Bauer, Collaboratrici: Ulrike Ettinger, Katharina Ballhausen, Julia Schonlau. |
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