1. abbiamo diritto alla notifica del
provvedimento di TSO. In assenza di questa notifica nessuno può
obbligarci a seguirlo o ad assumere terapie (esclusi i casi di
comportamenti penalmente rilevanti e i casi in cui si ravvisano gli
estremi dello stato di necessità);
2. abbiamo diritto di presentare
ricorso avverso al TSO al Sindaco che lo ha disposto. Questo ricorso
può essere proposto anche da chi ne ha interesse (familiari, amici,
associazioni...). Per ridurre i tempi conviene inviarne copia al
Giudice Tutelare, specie se il ricorso parte entro le prime 48 ore
dal ricovero (quando presumibilmente lo stesso non ha ancora
convalidato il provvedimento);
3. abbiamo diritto di avanzare
richiesta di revoca al Tribunale, chiedendo la sospensione immediata
del TSO e delegando, se vogliamo, una persona di nostra fiducia
a rappresentarci al processo;
4. abbiamo diritto di scegliere, ove
possibile, il reparto presso cui essere ricoverati;
5. abbiamo diritto di conoscere le
terapie che ci vengono somministrate e di poter scegliere fra una
serie di alternative;
6. abbiamo diritto di comunicare con
chi riteniamo opportuno;
7. abbiamo diritto di essere rispettati
nella nostra dignità psichica e fisica. Anche se sottoposti a TSO
nessuna contenzione fisica può esserci applicata, se non in via
eccezionale e per il tempo strettamente necessario alla
somministrazione della terapia. Gli atti di contenzione di natura
punitiva sono reati penalmente perseguibili;
8. abbiamo diritto di dettare nella
nostra cartella clinica ogni informazione riguardante il nostro
stato di salute e i trattamenti che riceviamo;
9. abbiamo diritto di conoscere i nomi
e la qualifica degli operatori del reparto (essi devono indossare
cartellini di riconoscimento)
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