manifesto
Esprimiamo una visione dell'hacking come attitudine, non esclusivamente informatica.
Il nostro essere 'hacker' si mostra nella quotidianita' anche quando non usiamo i computer, si mostra quando ci battiamo per far cambiare le cose che non ci piacciono, come l'informazione falsa ed imposta, come l'utilizzo di tecnologie non accessibili e costose, come il dover recepire informazioni senza alcuna interattivita' e il dover subire da spettatori l'introduzione di tecnologie repressive e censorie. Siamo sinceramente spaventati dalla velocità con la quale la tecnologia viene legata a doppio filo al controllo sociale, alle imprese belliche, ad una malsana e schizofrenica paura del proprio simile: il nostro approccio è diametralmente opposto.
Siamo una comunita' aperta di persone con una visione critica nei confronti della tecnologia, che sempre piu' profondamente influenza la societa' che ci circonda. Da 10 anni ormai ci incontriamo annualmente in una tre giorni di seminari, scambi di idee, dibattiti, apprendimento collettivo, feste e giochi, il tutto rigorosamente in un luogo autogestito. L'intero evento e tutta l'organizzazione tecnico/logistica sono autogestiti e autofinanziati dalle comunita' digitali (e non) e da tutte le singole individualita' che intendono contribuire alla discussione. Non abbiamo sponsor ne' etichette, ne' ne vogliamo. L'intera organizzazione viene portata avanti durante l'anno da un collettivo virtuale che si ritrova nella mailing list hackmeeting@inventati.org. Promuoviamo fortemente la diffusione delle conoscenze e l'utilizzo critico e consapevole della rete e delle nuove tecnologie, in opposizione alla loro deriva commerciale e repressiva.
Durante l'evento proponiamo seminari e dibattiti, aperti al pubblico e gratuiti, in cui si parlera' di tecnica ma anche di politica. Porteremo avanti il discorso sui diritti digitali, sulla scelta del software libero, l'opposizione alla logica dei brevetti e del copyright tradizionale, la costruzione di server autogestiti, lo studio e la sperimentazione di fonti energetiche pulite, i risvolti dell'uso sociale delle tecnologie e dell'incontro tra tecnologie e sessualita', i problemi legati al lavoro in campo informatico, l'autodifesa della propria privacy, lo studio dei dispositivi di controllo e di sorveglianza, la resistenza alla censura.
Per ulteriori informazioni leggi le FAQ o iscriviti alla lista
Il nostro essere 'hacker' si mostra nella quotidianita' anche quando non usiamo i computer, si mostra quando ci battiamo per far cambiare le cose che non ci piacciono, come l'informazione falsa ed imposta, come l'utilizzo di tecnologie non accessibili e costose, come il dover recepire informazioni senza alcuna interattivita' e il dover subire da spettatori l'introduzione di tecnologie repressive e censorie. Siamo sinceramente spaventati dalla velocità con la quale la tecnologia viene legata a doppio filo al controllo sociale, alle imprese belliche, ad una malsana e schizofrenica paura del proprio simile: il nostro approccio è diametralmente opposto.
Siamo una comunita' aperta di persone con una visione critica nei confronti della tecnologia, che sempre piu' profondamente influenza la societa' che ci circonda. Da 10 anni ormai ci incontriamo annualmente in una tre giorni di seminari, scambi di idee, dibattiti, apprendimento collettivo, feste e giochi, il tutto rigorosamente in un luogo autogestito. L'intero evento e tutta l'organizzazione tecnico/logistica sono autogestiti e autofinanziati dalle comunita' digitali (e non) e da tutte le singole individualita' che intendono contribuire alla discussione. Non abbiamo sponsor ne' etichette, ne' ne vogliamo. L'intera organizzazione viene portata avanti durante l'anno da un collettivo virtuale che si ritrova nella mailing list hackmeeting@inventati.org. Promuoviamo fortemente la diffusione delle conoscenze e l'utilizzo critico e consapevole della rete e delle nuove tecnologie, in opposizione alla loro deriva commerciale e repressiva.
Durante l'evento proponiamo seminari e dibattiti, aperti al pubblico e gratuiti, in cui si parlera' di tecnica ma anche di politica. Porteremo avanti il discorso sui diritti digitali, sulla scelta del software libero, l'opposizione alla logica dei brevetti e del copyright tradizionale, la costruzione di server autogestiti, lo studio e la sperimentazione di fonti energetiche pulite, i risvolti dell'uso sociale delle tecnologie e dell'incontro tra tecnologie e sessualita', i problemi legati al lavoro in campo informatico, l'autodifesa della propria privacy, lo studio dei dispositivi di controllo e di sorveglianza, la resistenza alla censura.
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