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From
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"red*ghost" <red-ghost@libero.it>
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Date
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Mon, 18 Feb 2002 01:27:12 +0100
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Subject
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c99: RG INFO - Cervia riunione - Cesena x la Palestina
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- Cervia riunione
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From: "Laura" <gae@racine.ra.it>
Sent: Saturday, February 16, 2002 10:12 AM
Subject: Cervia riunione
Martedì 19 febbraio alle ore 20,30 presso la Saletta delle libere
associazioni di Cervia, via Ressi, accanto alla ex-pescheria, ci
incontreremo per discutere delle varie iniziative da adottare sulla
questione dell'ampliamento della base nato di Pisignano e su un eventuale
convegno e/o assemblea da tenere a Cervia in concomitanza con la
manifestazione del 23 marzo a Ravenna.
Informate anche chi pensate possa essere interessato.
Vi aspettiamo,
Laura e Claudia
gae@racine.ra.it
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- Cesena per la Palestina
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From: Momotombo <momotombo@libero.it>
Sent: Friday, February 15, 2002 9:48 PM
Subject: cesena per palestina
venerdi 22 febbraio 2002 h. 20.30
presso lo spazio libero autogestito pellerossa
(vicolo della stazione 52 cesena)
assemblea dibattito sulla lotta del popolo palestinese
interverranno:
Moreno Pasquinelli (redattore delle rivista Praxis)
e un esponente della comunità palestinese di roma.
Sabato 23 febbraio 2002 alle ore 10.30 a Cesena
presidio in piazza almerici a sostegno della lotta del popolo palestinese
- mostra fotografica, musica e interventi vari -
Pellerossa
momotombo@libero.it
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- Sciopero 15 Febbraio
- foto disponibili a richiesta
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----- Original Message -----
From: Soccorso Popolare
To: no-ogm-ra ; aa-forum ; movimento ecn
Sent: Saturday, February 16, 2002 2:03 AM
Subject: [aa-forum] roma 15 febbraio 2002
Mentre in altre stanze il maestro di Fassino il suo caro Blair e il nostro
Berlusconi, i due europei più servi degli imperialisti americani (destra e
socialdemocratici uniti ) dichiaravano il loro accordo per un piano comune
di attacco ai lavoratori, molte decine di migliaia di lavoratori di tutti i
settori con migliaia di bandiere e striscioni sfilavano da Termini a San
Giovanni a Roma. Numerosi studenti li appoggiavano.
Questa è la vera controparte della destra e delle sinistra del capitale nel
nostro paese. Per la prima volta da molti anni tutte le bandiere del
sindacalismo di base, autorganizzato erano unite.
I fermenti che già si erano espressi nelle giornate di Napoli e di Genova,
nella manifestazione del 19 gennaio per i lavoratori immigrati, si sono
dispiegate oggi a Roma. .
Un altro passo è stato fatto, un altro- politico- sarà la manifestazione
comune per la Palestina del 9 marzo prossimo.
Il corteo, sostando sotto l'ambasciata argentina, ha urlato il suo sostegno
alla lotta dei proletari argentini e il suo odio per i predoni locali e
internazionali che hanno gettato quel popolo quei proletari in rovina.
"Non abbiamo bisogno né del Papa né di Manu Chao per rappresentarci ha
urlato una compagna dal palco. Ci rappresentiamo da soli con le nostre
organizzazioni, le nostre idee, le nostre lotte, le nostre bandiere che sono
rosse come il nostro cuore."
I compagni più autorevoli hanno adesso una grande responsabilità. Hanno
nelle mani lo sviluppo di questa straordinaria mobilitazione, hanno la
possibilità non solo di non farsi recuperare dal teatrino della vecchia
politica (in particolare dalla socialdemocrazia in tutte le sue forme
ancelle della vera, blairiana, anima socialdemocratica), hanno la
possibilità di radicare nei territori il salto compiuto oggi a Roma,
favorendo l'estendersi di momenti unitari.
Ci sono le premesse perchè in tante città e in tantissimi posti di lavoro ci
si riunisca unitariamente per discutere su alcuni nodi essenziali e
anzitutto su come resistere, resistere, resistere all'attacco sferrato dalle
forze neo e vetero liberiste e dai loro accoliti di destra e di sinistra.
Una nuova ondata di lotte è in costruzione con tutti i suoi organismi, i
suoi collettivi, i suoi plenarios, le sue zone temporaneamente libere, una
nuova generazione di lotta globale è in costruzione.
Questo è il movimento reale che resisterà davvero al neoliberismo e che si
dispiegherà per imporre con la lotta il cambiamento.
Soccorso Popolare
soccorsopopolare@libero.it
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- dalla stampa
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Il Resto del Carlino, mercoledì 6 febbraio 2002
RADICALI CAMBIAMENTI ALLA PISTA, IL 23° GRUPPO TEMPORANEAMENTE TRASFERITO
L'AEROBASE CAMBIA LOOK PER GLI F-16
di Marco Tavasani
Pista rifatta completamente, piloti e spacialisti già alle prese con i
corsi d'inglese (a Ciampino, ma anche presso istituti privati di Ravenna e
Rimini) per affrontare la grande avventura del cambio degli F-104 con gli
F-16. Sono queste le principali novità che riguardano questo anno il 5°
stormo di Cervia: l'ultimo con i vecchi "Starfighter". Perchè alla fine del
2003 i primi F-16 arriveranno su una pista completamente rifatta, segnando
così un cambiamento epocale per il 5° Stormo con il suo 23° Gruppo
Intercettori e per la stessa Aeronautica Militare.
Intanto anche il 2001 si è lasciato alle spalle il consueto record di ore
di volo (circa 2500), che conferma l'altissimo livello raggiunto dai piloti
e dagli specialisti.
Questo dato è oltremodo significativo (anche per la sicurezza) perchè
colloca al primo posto in Italia tra i gruppi di volo con i "104" il
reparto di Cervia.
Alla fine di ottobre la pista verrà chiusa per importanti lavori, la cui
durata richiederà circa otto mesi. Naturalmente con soddisfazione degli
abitanti di Pisignano che trascorreranno un lungo periodo senza il rumore
dei jet, che in gergo popolare, qualcuno anni fa aveva battezzato "il
lamento del contribuente". E il 23° Gruppo dove sarà temporaneamente
trasferito? Allo studio dello Stato Maggiore dell'Areonautica ci sono due
opzioni che sembrano prevalere su altre: Grazzanise (base del 9° Stormo),
oppure Grosseto (4° Stormo). Una decisione verrà comunque presa a breve. In
cosa consisteranno i lavori sulla pista? I 3100 metri saranno interamente
rifatti (anche il fondo, per sopportare pesi più elevati secondo gli
standard Nato) e il nastro d'asfalto sarà allargato dagli attuali 30 a 45
metri, oltre a due "spalle" laterali per ciascun lato di 7,5 metri. I
lavori comporteranno anche l'installazione del nuovo impianto luci secondo
i requisiti Icao (Organizzazione internazionale per l'aviazione civile) e
di un Ils (sistema di atterraggio strumentale) utilizzabile per atterraggi
di precisione anche in condizioni di visibilità degradata, grazie agli
apparati che equipaggiano gli F-16. Anche i piazzali saranno sottoposti a
manutenzione con un trattamento imperbeabilizzante. E, in vista dell'arrivo
degli otto-dieci F-16 affittati dall'Usaf, sarà costruita una struttura per
la manutenzione di "primo livello" che riguarderà anche i motori. Per
questo a Cervia ci sarà la presenza costante di un nucleo di tecnici della
Lockheed per i jet e della Pratt & Whitney per i motori. Infatti l'affitto
degli aerei prevede il pagamento delle ore di volo effettuate, lasciando la
manutenzione a carico delle ditte americane. Anche i nuovi missili Aim-120
che costituerano l'armamento allo stato dell'arte per ingaggiare bersagli
nemici a lunghe distanze faranno parte del contratto d'affitto. Nel periodo
di chiusura, mentre il 23° Gruppo opererà da altre basi, a turno
specialisti e piloti andranno nella base aerea "Davis-Monthan" a Tuscon
(Arizona) per familiarizzare con il nuovo aereo.
Quando rientreranno a Cervia (luglio 2003) voleranno ancora qualche
settimana sui "104" che gradatamente saranno ceduti ad altri reparti, e
alla fine del prossimo anno il 23° Gruppo sarà il primo a ricevere gli
F-16. Si chiuderà così, un capitolo iniziato nel 1965 con l'arrivo dei
primi F-104 al 4° Stormo di Grosseto.
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Dal CORRIERE 14 febbraio 2002
Russi - Semi di soia in parte transgenici: è stata dissequestrata una
partita di 64mila chilogrammi del legume, contenente una percentuale
geneticamente modificata, proveniente da coltivazioni della zona, benché al
di fuori del territorio comunale russiano. La partita, di proprietà della
Felicia srl di Bologna, era stata tolta dal mercato verso la fine di
ottobre, in un'operazione di controllo congiunta di Azienda Usl e Vigili
Urbani di Russi, e successivamente conservata nella sede di Godo del
Consorzio agrario provinciale di Ravenna.
La contaminazione con OGM non ha reso possibile l'utulizzo della soia: dalle
analisi è risultata una contaminazione da parte di un particolare tipo di
soia transgenica resistente al Roundup, il diserbante della Monsanto a base
di glifosato noto in zona per la ferma opposizione di ampie fasce della
cittadinanza alla realizzazione di uno stabilimento produttivo nell'ambito
del distretto chimico ravennate, non più tardi di un anno fa. La percentuale
massima di contaminazione è risultata dello 0,33%: entro i limiti, quindi,
previsti dalla legge italiana, fissati nell'1%. Un tetto superato il quale
la presenza di soia modificata deve obbligatoriamente essere specificata in
etichetta. La partita sequestrata può quindi essere messa in commercio, a
patto che non venga utilizzata nè come semente, nè per alimenti per bambini,
nè per tutta la filiera dei cibi biologici. Potrà essere impiegata, invece,
per l'alimentazione umana.
Per Gianluigi Castellari, assessore all'Ambiente del Comune di Russi, il
dissequestro effettuato dalla Polizia Municipale russiana era, visto il
rispetto dei limiti di legge, un atto dovuto. "Ma resta il dibattito sulla
soglia dell'1% di tolleranza-precisa- che pare piuttosto alta e potrebbe non
tutelare a sufficienza consumatori e ambiente. Come consumatori non avremo
mai la garanzia che il prodotto non sia inquinato da ogm e che i cibi che
dovrebbero contenere una soia assolutamente non modificata effettivamente
non la contengano. Molto probabilmente, aggiunge, questa soia verrà
utilizzata per l'alimentazione animale e quindi finirà comunque nel nostro
piatto. Mi conforta il fatto-conclude l'assessore- che in sede comunitaria
ci sia attualmente un dibattito per rivedere questa soglia e abbassarla allo
0,1%.
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- Appello
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24 Marzo 1999 - 24 MARZO 2002
dopo la "guerra umanitaria" la guerra permanente
Il 24 Marzo 1999, la NATO, l'Europa, il Governo D'Alema-Ulivo (con
l'appoggio del Polo), scatenarono una guerra criminale contro i popoli della
Federazione Jugoslava violando la Costituzione, leggi e trattati
internazionali.
Decine di migliaia di tonnellate di bombe e missili (bombe a frammentazione,
all'uranio impoverito, alla grafite) furono scaricate sulla popolazione
civile causando il più grande disastro ecologico mai avvenuto in Europa,
provocando la morte di migliaia di bambini, trasformando l'Adriatico in una
discarica militare.
Ai fautori della "guerra umanitaria" non è bastata la caduta di Milosevic
per fermare la vendetta contro un'intero popolo reo di aver rifiutato negli
anni '90 i diktat dell'imperialismo che voleva la frammentazione e la
distruzione della Federazione Jugoslava. Un paese distrutto, migliaia di
persone ammalate di leucemia e tumori senza possibilità di cure adeguate, un
nuovo governo che applica fedelmente le nuove ricette della democrazia con
licenziamenti, privatizzazioni, smantellamento dello stato sociale.
A distanza di tre anni, dopo la guerra umanitaria siamo approdati alla
"libertà infinita": un nuovo sinistro termine coniato dai padroni del mondo
per dire guerra permanente, un'altra campagna di bombe su popoli inermi ed
affamati. Una campagna supportata da un'operazione di dis-informazione
strategica su scala planetaria senza precedenti nella storia dell'umanità e
scaturita dopo i fatti dell'11 Settembre, che vuole lo scatenamento di una
guerra sociale , razzista , sciovinista e repressiva con il dichiarato
intento di schiacciare ogni forma di resistenza.
A tre anni da quei tragici fatti noi non vogliamo dimenticare. Non vogliamo
dimenticare che tutta la sinistra di governo italiana, insieme a quella
europea, fu responsabile dell'atto più infame e vergognoso della storia di
questa repubblica promuovendo e partecipando direttamente ad una deliberata
aggressione. Che con grande impegno nella scorsa decade ha costituito
un'espressione politica organica dell'imperialismo italiano e al suo
investimento, attuando e configurando un pesante attacco sociale alle classi
subalterne spianando così la strada all'opzione reazionaria e populista di
Berlusconi e Fini.
Ai giovani e alle compagne che sono scesi in piazza nelle giornate di
Genova, agli studenti che stanno lottando contro la privatizzazione della
scuola, ai lavoratori che si battono contro le politiche padronali e la
concertazione, lanciamo un'appello:
vogliamo che la giornata del 24 Marzo diventi una giornata di lotta contro
tutte le guerre imperialiste, contro la NATO e la guerra sociale che il
sistema politico dell'alternanza dei due poli ha condotto e conduce contro i
ceti popolari attraverso precarizzazione, flessibilità, bassi salari,
privatizzazioni, tagli e cancellazione di diritti per conto della grande
borghesia.
Non è pensabile la costruzione di "un altro mondo" con chi il mondo lo vuole
distruggere per sottometterlo alle leggi del profitto dietro la maschera
grottesca di un'impossibile capitalismo dal volto umano, equo e solidale,
della guerra "umanitaria" e "politicamenta corretta". La brutale repressione
del governo socialdemocratico e verde tedesco contro le contestazioni del
vertice NATO a Monaco è in perfetta sintonia con i fatti di Genova.
C'è chi ha interesse che questa data venga cancellata dalla nostra memoria.
E' importante quindi contestualizzarla e farla vivere come patrimonio
imprescindibile per nuove generazioni di anticapitalisti e antimperialisti.
Proponiamo una manifestazione per Sabato 23 Marzo da tenersi a Ravenna,
città simbolo del potere diessino che si affaccia sull'Adriatico e dal cui
territorio sono partiti, in diverse occasioni, i cacciabombardieri della
NATO per seminare morte e distruzione nei Balcani.
SOLIDARIETA' AI POPOLI COLPITI DALLE BOMBE E DALLE GUERRE DEL CAPITALE
SCIOGLIERE LA NATO E CONTRASTARE LA NASCITA DEL NUOVO ESERCITO EUROPEO
CHIUDERE LA BASE NATO DI PISIGNANO, TUTTE LE BASI USA E NATO IN ITALIA E IN
EUROPA E TUTTE LE ALTRE SERVITU' MILITARI
RITIRO DELLE TRUPPE ITALIANE DA TUTTE LE MISSIONI INTERNAZIONALI
NO ALLE SPESE MILITARI E AL RIARMO
"Vorrei ricordare che quanto a impegno nelle operazioni militari noi siamo
stati, nei 78 giorni di conflitto, il terzo Paese, dopo gli USA e la
Francia, e prima della Gran Bretagna. In quanto ai tedeschi, hanno fatto
molta politica ma il loro sforzo militare non è paragonabile al nostro:
parlo non solo delle basi che ovviamente abbiamo messo a disposizione, ma
anche dei nostri 52 aerei, delle nostre navi. L'Italia si trovava veramente
in prima linea." (On. Massimo D'Alema)
Coordinamento romagnolo contro la guerra e la NATO
x info:
momotombo@libero.it FC
red-ghost@libero.it RA
gae@racine.ra.it Cervia
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- comunicato Cobas Confederazione Dei Comitati Di Base
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RADIO ONDA ROSSA DEVE PARLARE FERMIAMO GLI OSCURATORI
La storia di Radio Onda Rossa è legata intimamente alle vicende sociali e
politiche del nostro paese; a maggior ragione la sua voce è interna alle
problematiche dei lavoratori, della popolazione, dei giovani, delle donne,
degli immigrati, dei movimenti che muovono il cambiamento della società e
la rottura con l'assetto e il modello capitalistico.
Radio Onda Rossa, questo spazio di libertà, di altra comunicazione, di
creatività e cultura, garantito in termini di volontariato e autogestione
risulta anomalo e fastidioso per i poteri vecchi e nuovi che hanno tentato
più volte di tappargli la voce, di oscurarla, di chiuderla.
La forza e l'originalità di R.O.R. sta proprio nella capacità di risorgere,
travolgendo ostacoli, burocrazie, pusillanimità e diventando ogni volta più
bella di prima.
Sarà questa, della capzuosa e pilotata decisione di revoca della
frequenza 87.9 Mhz da parte del Ministero delle Poste, un'altra difficile
ma stimolante sfida per affermare in un momento particolarissimo della vita
politica italiana il diritto fondamentale alla libertà d'informazione
critica,
che Radio Onda Rossa s'è conquistata in 25 anni e che tuttinoi continueremo
a garantire.
La Confederazione Cobas in questa sfida è parte lesa al pari di Radio Onda
Rossa.
La garanzia che R.O.R. insieme a tutte le radio comunitarie abbiano TUTELE
SPECIFICHE E IL DIRITTO ESIGIBILE A SENTIRSI, IL DIRITTO alla pluralità
d'informazione contro le concentrazioni monopolistiche - speculative -
commerciali, sono altrettanto rilevanti e parte integrante del programma che
vede la classe lavoratrice ribellarsi centro l'abolizione dell'art. 18,
l'attacco a pensioni/liquidazioni/salari, alla scuola e sanità pubbliche,
contro la legge bossi-fini sull'immigrazione e contro la guerra permanente.
Cobas Confederazione Dei Comitati Di Base
Via Prenestina, 163 00176 Roma - tel 06.27800816 fax 06.27800817
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- due parole su ROR
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Seppur questa emittente non abbia certo fatto "una gran bella figura" nel
sopprimere lo spazio anarchico - Autoradio - e per di più non motiva questo
suo gesto, crediamo sia comunque importante mobilitarci affinché anche
questa voce non venga oscurata.
Ci auguriamo che ROR ritorni sulle sue decisioni.
Solidarietà a ROR, ma anche a - Autoradio -
Solidarietà a TUTTE le vittime della repressione, senza distinzioni.
La solidarietà è un arma, usiamola.
Compagn* di Red Ghost
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INFO - bollettino telematico
a cura di
Red Ghost
Ravenna
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Le INFO sono consultabili cliccando sul ns logo
nella home page di Estrella Roja,
Web dell'antagonismo romagnolo:
http://www.ecn.org/estroja/
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Se non vuoi più riceverlo scrivi a:
red-ghost@libero.it
chiedendo la cancellazione del tuo indirizzo
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