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From "red*ghost" <red-ghost@libero.it>
Date Mon, 25 Mar 2002 13:14:03 +0100
Subject c99: L'art. 18, l'omicidio Biagi e i morti invisibili della flessibilità.....

L'art. 18, l'omicidio Biagi  e i morti invisibili della flessibilità....

Molti, oltre a chiedersi a chi giova l'omicidio di Biagi, avanzano le solite
rituali ipotesi sugli autori: i servizi segreti , un nucleo, più o meno
ristretto di brigatisti "DOC" affetti da autismo politico cronico, intrecci
d'interessi , sconosciuti a tutti , magari di personaggi insospettabili.

Noi non lo sappiamo ma vogliamo fare alcune considerazioni  molto semplici.

L'uso della forza nella lotta rivoluzionaria deve essere sempre  subordinato
alla politica e ragionato in ogni circostanza:  quando si hanno basi
allargate di consenso e partecipazione figuriamoci quando queste condizioni
non esistono.
Chi non prende atto di questo semplice ragionamento e dimostra di non saper
gestire nemmeno la propaganda armata  nel ruolo di "avanguardia
rivoluzionaria" è meglio che si fermi e rifletta prima di compromettere
seriamente la possibilità di una vera radicalizzazione dello scontro in
Italia  su basi allargate e di massa. Un processo lento e faticoso, pieno di
contraddizioni ma in evidente crescita in questi ultimi tempi.
Se non c'è autonomia di classe  ogni  avventura combattente è destinata alla
sconfitta politica e militare.
Questo omicidio, come in un copione già visto, ricompatta  tutti attorno
allo stato, rilegittima Ulivo e DS come garanti del patto sociale
neo-corporativo ma soprattutto rischia di compromettere il lavoro di anni di
battaglie politiche per smascherare i falsi difensori della democrazia e dei
lavoratori : gli stessi come Cofferati che esattamente 3 anni fa auspicavano
la "democrazia occidentale" in Jugoslavia  avallando le bombe sui lavoratori
e sui bambini jugoslavi come "contingente necessità "; quella stesa
democrazia occidentale che oggi impone  la cancellazione del rispettivo
art.18 anche per i lavoratori jugoslavi come primo passo per la
modernizzazione europea di quel paese.
Cofferati  era l'ultima carta della borghesia imperialista per fermare il
declino dei Ds e dei sindacati e la prospettiva concreta di una ripresa di
iniziativa autonoma della classe, una delegittimazione creata dal contributo
di migliaia di compagni che nei territori hanno faticosamente condotto una
dura battaglia politica.

I toni trionfalistici della stampa borghese sulla grande manifestazione di
Roma ci riportano ai tempi della messa in scena della mobilitazione del '94
sulle pensioni. Se c'è qualcuno che ha tratto vantaggio da questo omicidio è
proprio quella "sinistra" che ormai impresentabile come personale politico
usa gli intellettuali "organici" e la CGIL per recuperare il consenso
perduto e per allontanare  lo spettro di una rottura della pace sociale.
Operazione riuscita: 10 anni di concertazione, di porcate di ogni genere
sulla pelle dei lavoratori vengono cancellate nell'arco di pochi giorni: il
centrosinistra e i sindacati ritornano  ad essere i garanti dei "diritti"
dei lavoratori  della "democrazia" e della stabilità del paese.
La formula per introdurre  il licenziamento senza giusta causa non sarà un
problema tanto meno se questo passaggio nel progetto complessivo di
ristrutturazione delle regole del mercato del lavoro verrà rimandato al
prossimo governo di centrosinistra .
Ristrutturazione del mercato del lavoro attuata in primis dai governi di
centrosinistra  con il decisivo appoggio di Rifondazione Comunista nell'
introduzione del Pacchetto Treu (lavoro interinale, apprendistato, etc.).

E a proposito di flessibilità, terrorismo e rispetto della vita: chi
sostiene la flessibilità e la precarizzazione del lavoro, si rende fautore e
complice del più grande atto terroristico che si consuma ogni giorno in
questo paese: una strage calcolata.
Ogni anno 1200 morti sul lavoro, decine di migliaia d'invalidità permanenti,
un milione d'infortuni.
La maggioranza proprio fra quei milioni di giovani , donne, immigrati che
costituiscono il nuovo esercito di schiavi che non godono dell'art. 18
perché interinali, a termine o magari "soci-lavoratori" delle cooperative
"rosse" e bianche..
Sono le conquiste  dei professori illuminati che qualcuno ha pure il
coraggio di definire "innovatori" e "riformisti".

E a proposito di vittime del terrorismo:
se il valore della vita è uguale per tutti quanto vale  allora la vita di un
operaio in questa società ? Niente !

Scioperi generali contro le morti sul lavoro? Zero
Scioperi per l'estensione dell'art.18 a tutti i lavoratori? Zero
Minuti di silenzio? Zero
Funerali di stato? Zero
Appelli del Papa  Zero
Padroni condannati per omicidio? Zero

Ci dispiace, a differenza di altri, non siamo riusciti a far finta di
piangere di fronte a quanto è accaduto a Bologna perché di morti da piangere
ne abbiamo già troppi ma sono morti che nessuno vuole ricordare e vedere !

Coordinamento romagnolo contro la guerra e la NATO



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