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From
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<uomonero@ecn.org>
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Date
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Wed, 4 Jun 2003 16:51:16 +0200 (CEST)
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Subject
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[hackmeeting] [Papillon] varie 3 06 2003]
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....la repubblica
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"Così ho dato alla caccia a chi scambia file sul Web"
di MARCO MENSURATI
MILANO - "Ok, pubblicate pure il mio nome e cognome, ma per carità non il
nickname. Se mi scoprono nelle comunità on-line bruciamo le indagini e
poi dobbiamo ricominciare tutto da capo". Il maresciallo del Nucleo
Provinciale della guardia di Finanza di Milano, Davide D'Agostino è uno
degli uomini che da un paio di anni indagano sui vari fronti della
pirateria on-line.
È lui l'uomo chiave dell'inchiesta sui tremila italiani accusati di
violazione dei diritti d'autore per aver scaricato, dai siti
specializzati, file musicali mp3, film, e software. Sa benissimo che il
suo ruolo - da quando è passata la legge che punisce anche i semplici
downloader, quelli che scaricano dalla rete - è uno dei più impopolari
del web. E sa benissimo anche che, per tutta la giornata di ieri, quasi
tutti i siti di informazione che riportavano la notizia dell'indagine
sono stati intasati da messaggi di protesta, di commento e di
preoccupazione lanciati dagli utenti. Ed è forse per questo che il suo
tono sembra un po' dispiaciuto. "Ma d'altronde - dice rassegnato - questa
è la legge e noi non potevamo fare altro".
Maresciallo cosa è cambiato con questa legge?
"È cambiato che adesso non è più punito solamente il commercio ma anche
il semplice scambio di materiale coperto dai diritti d'autore. Molti
dicono che si sia trattato di una legge voluta dalle case discografiche,
ma a noi questo non deve interessare".
Quali sono le conseguenze dirette di questa innovazione?
"Che, in teoria, possono rispondere penalmente, tutti gli utenti che si
scambiano una canzone scaricata da Internet".
In teoria?
"Si, in teoria. Perché in pratica, quelli che si scambiano musica on line
sono troppi. Alla fine sarà impossibile perseguirli".
Ma voi lo avete fatto...
"Dell'indagine che è ancora in corso io non posso parlare. Però stiamo
facendo riferimento a unità di grandezza decisamente diverse".
Comunque la possibilità tecnica di identificare un per uno tutti quelli
che scambiano mp3 sulla Rete esiste.
"Sì, esiste. Ma come dicevo solo in teoria. Tutti gli utenti di Kkazaa e
di Morpheus lasciano tracce. Anzi, ad essere precisi, tutti gli utenti
della Rete lasciano tracce. Tracce che durano a lungo, anche due anni.
Qualsiasi cosa fai sulla rete rimane in qualche memoria".
Quali sono le caratteristiche di un'inchiesta di questo tipo?
"Sono indagini in continua evoluzione, come del resto le tecniche
utilizzate da chi commette reati on-line. Un tempo si trovavano i siti su
cui venivano promossi i prodotti vietati. Le richieste arrivavano via
e-mail, e il prodotto partiva per contrassegno postale. Oggi c'è il peer
to peer, due computer che si collegano tra di loro e il gioco è fatto".
Come si fa una ciber inchiesta?
"Si parte dai motori di ricerca. Da Google, per esempio o da Altavista.
Si cercano newsgroup (gruppi di conversazione) a tema, ci si infiltra
coprendo la propria identità dietro nickname credibili. E si cercano
spunti investigativi, come siti sospetti e indirizzi e-mail".
Poi?
"Poi si torna al tradizionale: si risale al nome del gestore del sito e
gli si fa una perquisizione. A quel punto si entra in possesso degli
indirizzi e-mail dei clienti e dei fornitori. In qualche caso è
necessario
intercettare, di solito basta seguirlo sulla rete e vedere come si
comporta e che tipo di attività svolge, la mole del traffico dati. In
questi mesi ho visto di tutto: gente che sull'hard disk aveva 120 giga di
mp3: che vuol dire circa 25mila brani".
Che gente era?
"Studenti, impiegati, professionisti, gente comune neanche tanto esperta
di Internet che mai avrebbe pensato di finire nei guai per qualche
canzone".
(31 maggio 2003)
fonte: La Repubblica 31/05/2003
--
malato del male di vivere sento di attirare il dolore come un amante
uomonero
non è vero che un bambino che si è bruciato sta lontano dal fuoco. è
attirato dal fuoco come una falena dalla luce. sa che se si avvicina si
brucerà di nuovo. e ciononostante si avvicina
"perché chi costruisce prigioni s'esprime meno bene di chi costruisce la
libertà"
fotti echelon --- Isole nella Rete - www.ecn.org
--
malato del male di vivere sento di attirare il dolore come un amante
uomonero
non è vero che un bambino che si è bruciato sta lontano dal fuoco. è
attirato dal fuoco come una falena dalla luce. sa che se si avvicina si
brucerà di nuovo. e ciononostante si avvicina
"perché chi costruisce prigioni s'esprime meno bene di chi costruisce la
libertà"
fotti echelon --- Isole nella Rete - www.ecn.org
Title: varie
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Osservatorio Basco per i Diritti Umani
sono disponibili anche in lingua italiana.
Mediante questi bollettini, si intende diffondere un'informazione puntuale e
concreta riguardo le violazioni dei diritti fondamentali perpetrati dallo
stato Spagnolo e da quello Francese nei confronti dei cittadini Baschi.
L'articolo completo:
http://italiano.infoshop.org/modules.php?op=modload&name=News&file=article&s
id=149&mode=thread&order=0&thold=0
Ciao
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News dal G8 di Evian
http://italy.indymedia.org/news/2003/06/299361.php
http://italy.indymedia.org/#742
1/6 - http://www.anarcotico.net/forum/viewtopic.php?p=4673#4673
31/5 - http://www.anarcotico.net/forum/viewtopic.php?p=4650#4650
http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/Video/evian_torrealta.asx
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Blitz di anarchici nella sede del quotidiano Torino Cronaca
Un gruppo di giovani anarchici ha compiuto oggi un blitz nella redazione del
quotidiano locale Torino Cronaca, nel quartiere San Salvario, al termine di
una contromanifestazione organizzata per contrastare un presidio della Lega
Nord.
Sono stati spaccati vetri, buttati a terra computer e schedari e fatte
scritte con la vernice nera contro il quotidiano.
La sede del giornale - che il sabato e la domenica è chiuso perchè non va in
edicola la domenica e il lunedì - si trova all'interno di uno stabile in via
Principe Tommaso, insieme alle sedi di alcune società di servizi. Con uno
stratagemma, tre giovani si sono fatti aprire il portone e poi sono entrati,
sfondando a calci una porta a vetri, nella segreteria di redazione del
giornale. Davanti ad una dipendente atterrita, i giovani hanno devastato il
locale e, dopo avere fatto su una porta il simbolo dell'anarchia, una A con
un cerchio intorno, sono scappati. Altre scritte contro il giornale e il suo
direttore sono state fatte all'interno dell'androne e sul muro esterno dello
stabile. (Red)
Repubblicaonline
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2003-05-26
Arresti a Torino
Questo pomeriggio attorno alle 15 nel quartiere di San Salvario si è svolta l'ennesima retata della polizia contro gli immigrati; alcuni nostri compagni, i quali avevano già partecipato al presidio della settimana scorsa -proprio in quel quartiere e proprio per quei motivi- sono scesi in strada per opporsi al rastrellamento.
Andrea (di Stranieri Ovunque) e altri 4 ragazzi che fanno riferimento all'Alcova (sappiamo solo il nome di Alessandro) sono stati fermati per resistenza e lesioni; Andrea è anche accusato di danneggiamenti ad un'auto della polizia.
Il pm è Tatangelo (...).
Si valuta che almeno 3 degli arresti saranno convalidati.
Ulteriori notizie domani pomeriggio o sui 105.250 di Radio Blackout 011-5806888 blackout@ecn.org
in streaming
http://radio.uk1.indymedia.org:8100/blackout
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Tratto dal gazzettino di Venerdì, 30 Maggio 2003
VENEZIA Quattro uomini vestiti di bianco e travisati hanno fatto irruzione nel corso di un convegno sulla salute mentale
Lanciano sterco contro primario di psichiatria
Venezia
Incredibile aggressione durante una conferenza sulla salute mentale organizzata dall'associazione dei genitori dei malati. Quattro giovani contestatori (vestiti di bianco e con il volto coperto da un fazzoletto) hanno fatto irruzione nella sala San Leonardo gettando lo sterco contenuto in alcuni secchi direttamente sul tavolo dei relatori, sui microfoni e in particolare contro Renzo De Stefani, primario di psichiatria all'ospedale di Trento. I giovani si sono poi allontanati dalla sala, un uomo ha cercato di bloccarli, ma loro hanno reagito difendendosi con bombolette urticanti. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti delle Volanti e il 118. «È un fatto gravissimo - tuonano i presidenti dei Quartieri 1 e 2 Enzo Castelli e Fabrizio Reberschegg - che preoccupa anche perché si parlava di problemi sociali che non possono essere considerati appannaggio di una parte politica». De Stefani, esponente Ds, non è certo nuovo ad attacchi simili. «Un anno fa - dice - gli anar
chici mi avevano contestato in Trentino perché ero tra i promotori dell'apertura di una struttura con 12 posti letto. Mi accusavano di voler creare dei manicomi, ma chi conosce la mia storia sa che la penso in tutt'altro modo». Indignato il primario di psichiatria Fabrizio Ramacciotti che esprime solidarietà anche nei confronti degli oltre quaranta parenti dei malati presenti alla riunione.
Venezia, letame contro De Stefani
Il primario di psichiatria colpito durante un convegno in centro
CLAMOROSA AGGRESSIONE
VENEZIA. Cinque secchi di letame sono stati gettati contro il primario di psichiatria Renzo De Stefani mentre ieri sera stava tenendo un convegno sulla salute mentale a Venezia. Ad agire quattro giovani, con in testa un cappellino e il volto mascherato da un fazzoletto scuro, che hanno fatto irruzione nella sala alle 18 e 30. Uscendo uno di loro ha accecato con dello spray urticante un consigliere di quartiere. «Siamo rimasti tutti sconcertati», ha commentato De Stefani, che non sa spiegarsi il gesto.
Alla Digos di Venezia il primario ha raccontato degli attacchi subiti due anni fa da un gruppo di anarchici che contestavano la creazione - da lui fortemente voluta - della "Casa del sole", una struttura per la riabilitazione e l'inserimento sociale di pazienti psichiatrici a Man.
Ma De Stefani - che ha presentato denuncia contro ignoti - ha anche precisato di ritenere poco probabile che la matrice sia la stessa: «L'ingiustificata battaglia degli anarchici si è interrotta da oltre un anno. Non ho motivo di pensare che ci sia un nesso: sono visibile, e colpibile, anche a Trento. Perché seguirmi fino a Venezia? Gli anarchici di Trento, inoltre, i loro volantini, seppure sgradevoli, li hanno sempre firmati. Si sono presentati sempre a volto scoperto anche per compiere gesti provocatori in Azienda sanitaria».
Tale pista, tuttavia, non è esclusa, perché nelle vicinanze della sala del convegno vi sarebbe una casa occupata da un gruppo di anarchici. «Ma la Digos - continua De Stefani - sta esplorando anche percorsi veneziani, legati a possibili dissidi locali. Forse qualcuno non gradisce quanto viene fatto in quel contesto. Io non so cosa pensare: l'associazione di familiari che ha organizzato l'incontro ("La Mano", ndr) è molto stimata a Venezia. Ci hanno chiamato perché vedono nella nostra esperienza di condivisione e nel nostro stile di lavoro, basato sull'auto aiuto, sulla collaborazione dei familiari e valorizzazione degli utenti, motivi di interesse. Nel piccolo mondo della psichiatria abbiamo acquistato una certa notorietà e spesso veniamo invitati in altre regioni per incontri e convegni. Ma la nostra è una testimonianza costruttiva. Non ci mettiamo a litigare su Basaglia e la legge 180».
Lo psichiatra racconta così l'incursione della banda: «Erano appena finite le testimonianze degli operatori e stavano iniziando quelle degli utenti quando sono entrati quattro ragazzi sui 16-17 anni con un fazzoletto sulla bocca e dei bidoni di vernice che contenevano letame in mano. La porta è vicina al palco dove ci trovavamo noi relatori. Sono venuti verso di noi frontalmente. Il letame ha investito me e una persona che era al mio fianco. Subito dopo sono scappati senza dire nulla. Un signore ha cercato di fermarli ma uno di loro gli ha spruzzato dello spray addosso. Gli organizzatori, naturalmente, erano molto dispiaciuti. Mi hanno procurato dei vestiti nuovi».
Per il sindaco Costa si è trattato di «un grave episodio, che mal si concilia con lo spirito di accoglienza e di civile confronto della nostra città». «Un'azione orribile», aggiunge Fabrizio Ramacciotti, collega di De Stefani, «che giunge pochi giorni dopo il lutto che ha colpito l'associazione con la scomparsa del fondatore Scalabrin».
Trentino del 30/5/2003
piove merda
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"Così ho dato alla caccia a chi scambia file sul Web"
di MARCO MENSURATI
MILANO - "Ok, pubblicate pure il mio nome e cognome, ma per carità non il nickname. Se mi scoprono nelle comunità on-line bruciamo le indagini e poi dobbiamo ricominciare tutto da capo". Il maresciallo del Nucleo Provinciale della guardia di Finanza di Milano, Davide D'Agostino è uno degli uomini che da un paio di anni indagano sui vari fronti della pirateria on-line.
È lui l'uomo chiave dell'inchiesta sui tremila italiani accusati di violazione dei diritti d'autore per aver scaricato, dai siti specializzati, file musicali mp3, film, e software. Sa benissimo che il suo ruolo - da quando è passata la legge che punisce anche i semplici downloader, quelli che scaricano dalla rete - è uno dei più impopolari del web. E sa benissimo anche che, per tutta la giornata di ieri, quasi tutti i siti di informazione che riportavano la notizia dell'indagine sono stati intasati da messaggi di protesta, di commento e di preoccupazione lanciati dagli utenti. Ed è forse per questo che il suo tono sembra un po' dispiaciuto. "Ma d'altronde - dice rassegnato - questa è la legge e noi non potevamo fare altro".
Maresciallo cosa è cambiato con questa legge?
"È cambiato che adesso non è più punito solamente il commercio ma anche il semplice scambio di materiale coperto dai diritti d'autore. Molti dicono che si sia trattato di una legge voluta dalle case discografiche, ma a noi questo non deve interessare".
Quali sono le conseguenze dirette di questa innovazione?
"Che, in teoria, possono rispondere penalmente, tutti gli utenti che si scambiano una canzone scaricata da Internet".
In teoria?
"Si, in teoria. Perché in pratica, quelli che si scambiano musica on line sono troppi. Alla fine sarà impossibile perseguirli".
Ma voi lo avete fatto...
"Dell'indagine che è ancora in corso io non posso parlare. Però stiamo facendo riferimento a unità di grandezza decisamente diverse".
Comunque la possibilità tecnica di identificare un per uno tutti quelli che scambiano mp3 sulla Rete esiste.
"Sì, esiste. Ma come dicevo solo in teoria. Tutti gli utenti di Kkazaa e di Morpheus lasciano tracce. Anzi, ad essere precisi, tutti gli utenti della Rete lasciano tracce. Tracce che durano a lungo, anche due anni. Qualsiasi cosa fai sulla rete rimane in qualche memoria".
Quali sono le caratteristiche di un'inchiesta di questo tipo?
"Sono indagini in continua evoluzione, come del resto le tecniche utilizzate da chi commette reati on-line. Un tempo si trovavano i siti su cui venivano promossi i prodotti vietati. Le richieste arrivavano via e-mail, e il prodotto partiva per contrassegno postale. Oggi c'è il peer to peer, due computer che si collegano tra di loro e il gioco è fatto".
Come si fa una ciber inchiesta?
"Si parte dai motori di ricerca. Da Google, per esempio o da Altavista. Si cercano newsgroup (gruppi di conversazione) a tema, ci si infiltra coprendo la propria identità dietro nickname credibili. E si cercano spunti investigativi, come siti sospetti e indirizzi e-mail".
Poi?
"Poi si torna al tradizionale: si risale al nome del gestore del sito e gli si fa una perquisizione. A quel punto si entra in possesso degli indirizzi e-mail dei clienti e dei fornitori. In qualche caso è necessario intercettare, di solito basta seguirlo sulla rete e vedere come si comporta e che tipo di attività svolge, la mole del traffico dati. In questi mesi ho visto di tutto: gente che sull'hard disk aveva 120 giga di mp3: che vuol dire circa 25mila brani".
Che gente era?
"Studenti, impiegati, professionisti, gente comune neanche tanto esperta di Internet che mai avrebbe pensato di finire nei guai per qualche canzone".
(31 maggio 2003)
fonte: La Repubblica 31/05/2003
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ISOLE NELLA RETE
Campagna di sottoscrizione 2003
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Oltre 500 mailbox,
Decine di mailinglist,
Piu' di 300 siti web in hosting,
Migliaia di pagine visitate al giorno.
Questi dati possono solo superficialmente descrivere le cifre di Isole
nella Rete: se hai un indirizzo e-mail che finisce con "@ecn.org" vuol
dire
che sei coinvolto in questo spazio su Internet dedicato a tutte le
realta'
autorganizzate, antifasciste, antisessiste, antirazziste, radicali e
non-istituzionali.
Una realta' molto scomoda, a giudicare dalla denunce che con sempre
maggior
frequenza fioccano contro i siti ospitati.
( http://www.ecn.org/sottoaccusa )
Ti chiediamo dunque di sostenerci economicamente, poiche' Isole nella
Rete
e' un'associazione non a scopo di lucro e la gestione di un server su
Internet e' molto costosa in termini di tempo e di soldi.
Se sei una singola persona, la sottoscrizione suggerita e' a partire da
25 euro.
Se sei un centro sociale, uno spazio liberato, un gruppo, una radio o
comunque un'entita' collettiva, raccogli una sottoscrizione di almeno 50
euro e/o organizza una serata di sostegno per Isole!
Ricorda che Isole nella Rete _non_ sopravvivera' senza la
possibilita' di pagare le spese di gestione delle connettivita' e del
server.
Dopo aver effettuato il versamento, rispondi a questa e-mail. Se non
potessi o non volessi effettuare un versamento, contattaci ugualmente,
in
modo da farci sapere se vuoi continuare a usare la tua mailbox o il sito
web ospitato, o se invece sei intenzionato a chiuderli.
Puoi leggere maggiori informazioni all'indirizzo
http://www.ecn.org/inr/asso.htm
Ricordati di scrivere, nel versamento, chi sei o a nome di chi paghi la
quota.
_________________________________________
Conto corrente bancario n. 3133/44
presso la Banca Popolare di Sondrio
Agenzia 10 - via Solari 15, 20144 Milano
ABI 05696 - CAB 01609
instestato a:
Associazione Isole nella Rete
via Crema 12 - 20135 Milano
_________________________________________
oppure:
_________________________________________
Conto Corrente Postale n. 37140209
intestato a:
Associazione Isole nella Rete
via Crema 12 - 20135 Milano
_________________________________________
Associazione Isole nella Rete - inr@ecn.org
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"effetti collaterali" della guerra perpetua: bambini
>malformati
>
>Uranio impoverito. Intervista di Rainews24: parla uno
>dei militari italiani in Somalia
>
>Intervista esclusiva di Rainews 24
>
>Fonte:
>http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=37530
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il fascista simone spiga con vox day di cagliari
by sere.red Monday June 02, 2003 at 08:23 PM
OKKIO AI FASCI: simone spiga/vox day Cagliari
http://italy.indymedia.org/news/2003/06/299194.php
simone spiga il noto fascista, responsabile regionale di azione giovani ( maiali), è entrato a far parte dell'associazione di cagliari vox day che organizza anche i Subsonica questa estate. Stiamo creando una raccolta firme per boicottare i concerti oraganizzati da loro visto che ne fa parte un porcofascista di merda come simone spiga
sere.red
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G8 indymedia coverage
Available as RSS 1.0 feed at http://www.indymedia.org/g8/rss/all.1-0.rdf
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This site brings together coverage from numerous indymedia centers concerning the G8 summit in Evian, France.
Read the article >> >> <http://www.indymedia.org/g8/all/about.shtml>
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Overview of live streams <http://www.indymedia.nl/live/>
Video clips + feeds
live feed from Geneve <http://www.geneva03.org/static/live.ram>
kanalB clips <http://kanalb.de/thema.php3?id=41>
IMC CH:
Mme Spoerri démissionera-t-elle ? <http://www.indymedia.ch/fr/2003/06/10588.shtml>
Mme Line Kpable, 03-06-2003 06:32
Si Mme Spoerri a réussi à sauver son poste de justesse après la bavure du 31 mars dernier , elle pourra difficilement le sauver aujourd'hui.
Read the article >> <http://www.indymedia.ch/fr/2003/06/10588.shtml>
IMC CH:
Account of the demo from the WTO <http://www.indymedia.ch/demix/2003/06/10585.shtml>
03-06-2003 06:19
[17:00] Il y a entre 300 et 400 personnes devant l'omc en ce moment
Les policiers ont fermé les accès à la manif, bloquant les manifestants d'Annemasse qui voulaient la rejoindre. Il y a à peu près 100 policiers et deux canons à eau là-bas. Les policiers ont bloqué la rue du lac. Le cortège venant d'Annemasse en solidarité a été bloqué sur la rue de Lausanne.
[17:23] Around 300-400 people are in the front of the WTO just now.
Happy demo, batucada doing sound, people using water plastic bottle to make noise and rythms. Having banners or shouting "Free water for all", "Water is not for sale".
Then at 17:30 comes another report that about 100 riot police with two water cannons in front of WTO, 154 Rue de Lausanne, cops just lined up about 100 meters from the demonstrators. The police suddenly moved south and cut off the southern street to the lake. They have cut off the demonstration that was coming from the Central Station to support them, heading up from south. The support demonstration, which comes from Annemasse, has been blocked at Rue de Lausanne. After this, no reports; presumably, both the police and the demonstrators go south to the bridge and the train station, where the other demonstration is.
Read the article >> <http://www.indymedia.ch/demix/2003/06/10585.shtml>
IMC CH:
Bilan arrestations <http://www.indymedia.ch/fr/2003/06/10583.shtml>
with permanence juridique, 03-06-2003 05:47
Il y a 17 arrestations confirmées et une cinquantaine de "disparu".
Read the article >> <http://www.indymedia.ch/fr/2003/06/10583.shtml>
IMC CH:
Communique de presse de l'Usine <http://www.indymedia.ch/demix/2003/06/10582.shtml>
Usine, 03-06-2003 05:47
Communiqué de presse de l'association Usine.
Read the article >> <http://www.indymedia.ch/demix/2003/06/10582.shtml>
Indymedia Dispatch:
5 :10 : Arrive from Geneva <http://dispatch.indymedia.it/article.php3?id_article=236>
dispatcher, 03-06-2003 05:17
Read the article >> <http://dispatch.indymedia.it/article.php3?id_article=236>
IMC CH:
Blow-by-blow account of the Anti-Repression Demo <http://www.indymedia.ch/demix/2003/06/10579.shtml>
IMC Dispatch, 03-06-2003 05:17
a minute-by-minute account of the Anti-Repression Demo in Geneva, June 2
Read the article >> <http://www.indymedia.ch/demix/2003/06/10579.shtml>
Indymedia Dispatch:
05 :25 : Last arrive from Geneva <http://dispatch.indymedia.it/article.php3?id_article=237>
dispatcher, 03-06-2003 05:17
Read the article >> <http://dispatch.indymedia.it/article.php3?id_article=237>
IMC CH:
La minute-a-minute de la manifestation antirepression <http://www.indymedia.ch/fr/2003/06/10578.shtml>
IMC Dispatch Geneve, 03-06-2003 05:09
Une manifestation antirepression a commence a 18h a place neuve, ensuite ils ont march au pont du mont-blanch, ensuite bloque au pont, ensuite du soutien, ensuite l'emeute.
Read the article >> <http://www.indymedia.ch/fr/2003/06/10578.shtml>
Indymedia Dispatch:
05 :10 : Arrive from Geneva <http://dispatch.indymedia.it/article.php3?id_article=235>
, 03-06-2003 05:08
Read the article >> <http://dispatch.indymedia.it/article.php3?id_article=235>
CMI Paris:
image manif 2 juin geneve <http://paris.indymedia.org/article.php3?id_article=3588>
anonymous, 03-06-2003 04:52
Read the article >> <http://paris.indymedia.org/article.php3?id_article=3588>
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MainLineNews <http://www.angelfire.com/ut/mainlinenews> 2003
Reporting Global
Human & Civil Rights Abuses
News, Activism & Events
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Papillon@rezo.net - http://listes.rezo.net/mailman/listinfo/papillon