|
From
|
"Hacker Kulture" <hk@dvara.net>
|
|
Date
|
Wed, 4 Jun 2003 17:21:58 +0200
|
|
Subject
|
Re: [hackmeeting] [Papillon] varie 3 06 2003]
|
Ok, ma se può interessarti, questi due articoli sono sicuramente più
recenti, e
molto più chiarificatori.
- P2P, "retata" dei miei stivali di Paolo Attivissimo
Tanto fumo, poco arrosto e molta irresponsabilità intorno alle clamorose
notizie di inquisizioni di massa per chi scambia file sui circuiti
peer-to-peer
http://www.apogeonline.com/webzine/2003/06/04/01/200306040101
- #2003-047 (4/6/2003). "Retata": il comunicato stampa della GdF
http://lists.peacelink.it/news/msg05428.html
- Il P2P e la legge italiana
Riceviamo e volentieri pubblichiamo un intervento dell'avvocato Daniele
Minotti, esperto di cose internet, sul delicato status di chi usa i sistemi
di peering
http://punto-informatico.it/p.asp?i=44318
-
---- Original Message -----
From: <uomonero@ecn.org>
To: <hackmeeting@kyuzz.org>
Sent: Wednesday, June 04, 2003 4:51 PM
Subject: [hackmeeting] [Papillon] varie 3 06 2003]
> ....la repubblica
> ***************************************
>
> "Così ho dato alla caccia a chi scambia file sul Web"
> di MARCO MENSURATI
>
> MILANO - "Ok, pubblicate pure il mio nome e cognome, ma per carità non il
> nickname. Se mi scoprono nelle comunità on-line bruciamo le indagini e
> poi dobbiamo ricominciare tutto da capo". Il maresciallo del Nucleo
> Provinciale della guardia di Finanza di Milano, Davide D'Agostino è uno
> degli uomini che da un paio di anni indagano sui vari fronti della
> pirateria on-line.
>
> È lui l'uomo chiave dell'inchiesta sui tremila italiani accusati di
> violazione dei diritti d'autore per aver scaricato, dai siti
> specializzati, file musicali mp3, film, e software. Sa benissimo che il
> suo ruolo - da quando è passata la legge che punisce anche i semplici
> downloader, quelli che scaricano dalla rete - è uno dei più impopolari
> del web. E sa benissimo anche che, per tutta la giornata di ieri, quasi
> tutti i siti di informazione che riportavano la notizia dell'indagine
> sono stati intasati da messaggi di protesta, di commento e di
> preoccupazione lanciati dagli utenti. Ed è forse per questo che il suo
> tono sembra un po' dispiaciuto. "Ma d'altronde - dice rassegnato - questa
> è la legge e noi non potevamo fare altro".
>
> Maresciallo cosa è cambiato con questa legge?
> "È cambiato che adesso non è più punito solamente il commercio ma anche
> il semplice scambio di materiale coperto dai diritti d'autore. Molti
> dicono che si sia trattato di una legge voluta dalle case discografiche,
> ma a noi questo non deve interessare".
>
> Quali sono le conseguenze dirette di questa innovazione?
> "Che, in teoria, possono rispondere penalmente, tutti gli utenti che si
> scambiano una canzone scaricata da Internet".
>
> In teoria?
> "Si, in teoria. Perché in pratica, quelli che si scambiano musica on line
> sono troppi. Alla fine sarà impossibile perseguirli".
>
> Ma voi lo avete fatto...
> "Dell'indagine che è ancora in corso io non posso parlare. Però stiamo
> facendo riferimento a unità di grandezza decisamente diverse".
>
> Comunque la possibilità tecnica di identificare un per uno tutti quelli
> che scambiano mp3 sulla Rete esiste.
> "Sì, esiste. Ma come dicevo solo in teoria. Tutti gli utenti di Kkazaa e
> di Morpheus lasciano tracce. Anzi, ad essere precisi, tutti gli utenti
> della Rete lasciano tracce. Tracce che durano a lungo, anche due anni.
> Qualsiasi cosa fai sulla rete rimane in qualche memoria".
>
> Quali sono le caratteristiche di un'inchiesta di questo tipo?
> "Sono indagini in continua evoluzione, come del resto le tecniche
> utilizzate da chi commette reati on-line. Un tempo si trovavano i siti su
> cui venivano promossi i prodotti vietati. Le richieste arrivavano via
> e-mail, e il prodotto partiva per contrassegno postale. Oggi c'è il peer
> to peer, due computer che si collegano tra di loro e il gioco è fatto".
>
> Come si fa una ciber inchiesta?
> "Si parte dai motori di ricerca. Da Google, per esempio o da Altavista.
> Si cercano newsgroup (gruppi di conversazione) a tema, ci si infiltra
> coprendo la propria identità dietro nickname credibili. E si cercano
> spunti investigativi, come siti sospetti e indirizzi e-mail".
>
> Poi?
> "Poi si torna al tradizionale: si risale al nome del gestore del sito e
> gli si fa una perquisizione. A quel punto si entra in possesso degli
> indirizzi e-mail dei clienti e dei fornitori. In qualche caso è
> necessario
> intercettare, di solito basta seguirlo sulla rete e vedere come si
> comporta e che tipo di attività svolge, la mole del traffico dati. In
> questi mesi ho visto di tutto: gente che sull'hard disk aveva 120 giga di
> mp3: che vuol dire circa 25mila brani".
>
> Che gente era?
> "Studenti, impiegati, professionisti, gente comune neanche tanto esperta
> di Internet che mai avrebbe pensato di finire nei guai per qualche
> canzone".
>
> (31 maggio 2003)
>
>
> fonte: La Repubblica 31/05/2003
>
>
> --
> malato del male di vivere sento di attirare il dolore come un amante
> uomonero
>
>
>
> non è vero che un bambino che si è bruciato sta lontano dal fuoco. è
> attirato dal fuoco come una falena dalla luce. sa che se si avvicina si
> brucerà di nuovo. e ciononostante si avvicina
>
> "perché chi costruisce prigioni s'esprime meno bene di chi costruisce la
> libertà"
>
>
> fotti echelon --- Isole nella Rete - www.ecn.org
>
>
> --
> malato del male di vivere sento di attirare il dolore come un amante
> uomonero
>
>
>
> non è vero che un bambino che si è bruciato sta lontano dal fuoco. è
> attirato dal fuoco come una falena dalla luce. sa che se si avvicina si
> brucerà di nuovo. e ciononostante si avvicina
>
> "perché chi costruisce prigioni s'esprime meno bene di chi costruisce la
> libertà"
>
>
> fotti echelon --- Isole nella Rete - www.ecn.org
>
>
>
_______________________________________________
hackmeeting mailing list
hackmeeting@kyuzz.org
http://lists.kyuzz.org/mailman/listinfo/hackmeeting