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From "Nicholaus Dar Kraken" <kraken@autistici.org>
Date Wed, 25 Aug 2004 01:13:19 +0200 (CEST)
Subject [hackmeeting] Riflessioni sul MOCA

Le frasi che seguono prendono spunto dalla mia personale esperienza al MOCA.

Tutto sommato non posso negare di essermi divertito in quei giorni,
partecipando a seminari tecnici molto interessanti e reincontrando amici
che non vedevo da un po' se non attraverso un xchat.

Restano cmq molte riserve su alcuni aspetti dell'organizzazione e dello
svolgimento, sui primi io non posso dir nulla, avendo partecipato come
ospite, non conoscendo gli aspetti piu' interni e calcolando che era
un'evento assolutamente dissimile da una taz come puo' essere l'hackit.

Sullo svolgimento invece mi permetto di dire la mia, in particolare sulla
presenza di alcuni tipi di persone: le prime agenti fuori servizio della
postale, le seconde i giornalisti.


Il fatto che un'evento quale il moca non abbia uno sfondo politico e/o
sociale, bensi' prettamente tecnico, e' una cosa con il quale si puo'
essere d'accordo o meno; ma quando si e' a conoscenza della presenza di
poliziotti postali e non si agisce in qualche modo, beh, questo si che e'
un'altro discorso.

L'essere "super tecnici" e "apolitici" imho non giustifica l'indifferenza
verso chi puo' essere "compagno" o "nemico".
Come diverse persone affermano, il solo fatto di usare un "prodotto" GNU
ha uno sfondo (anche solo minimo) politico e/o sociale; dato che quello
ora chiamato "movimento hacker" e "software libero" e' nato da un certo
tipo di ragionamento e filosofia, nel quale l'aspetto tecnico ha un peso
minoritario.

Detto questo, proprio perche' il background culturale e' "libero", ognuno
puo' usare i mezzi generati da questo tipo di ragionamento con un scopo di
sviluppo tecnico "fine a se stesso" o applicarli in altri ambiti per
raggiungere fini diversi.

Cio' non toglie che la presenza di entita' quali la polizia postale sia
una vera e propria offesa nei confronti di quella cultura che, basandosi
sul ragionamento succitato, ha creato e crea ancora i mezzi che ci
consentono di fare quello che noi facciamo ora.

Non dimentichiamoci che, apolitici o meno, l'escopost e simili
rappresentano un'entita' (chiamiamola "Stato", "Potere" o come si vuol
dire) che si basa sul ragionamento diametralmente opposto a quello che ha
portato alla nascita delle comunita' hackers di tutto il mondo.

Senza contare che tali presenze possono essere potenzialmente pericolose
(e lo sono gia' state, purtroppo) per una buona parte della movimento
stesso.


Ci si fanno tante paranoie sulla privacy e poi in eventi "hacker" come
questi si vedono flotte di giornalisti, invitati e non, particolarmente
bastardi ed inrispettosi nei confronti di tutti i presenti: anche se e'
un'evento legale organizzato da un'associazione, chiunque ha il diritto di
non essere fotografato-ripreso e chiunque faccia queste cose ha il dovere
di chiedere a ciascuno se vuole essere fotografato-ripreso-ecc.
Cosi' non e' successo.

Inoltre spero davvero (e non sono toni ironici i miei) che siano solo
frutto di speculazioni giornalistiche frasi quali "il piu' grande evento
hacker d'italia ed uno dei piu' importanti d'europa" presenti in
sottotitoli, articoli ed occhielli di varie testate giornalistiche.

Senza nulla togliere al lavoro della Metro Olografix, credo che posso
essere offensivo che un'evento come il MOCA sia paragonato e/o posto al di
sopra di eventi quali l'hackit o il thk, che hanno dietro comunita' di
hacker in sbattimento da anni ed anni.


Tutte le critiche da me poste non sono in vena polemica, espero che
possano in qualche modo essere utili.

Credo che una "pezza" di qualche genere o una "soluzione" a questi ed
altri problemi potesse essere messa in tempo, onde evitare spiacevoli
conseguenze alle persone partecipanti.

Qui non si parla di cazzate; queste imho sono irresponsabilita' che
possono provocare parecchi cazzi alla gente che con il loro lavoro e la
loro passione tengono in vita il movimento che sta alla base di tutto.

Evitiamo repliche, per favore.

-- 
N.D. Kraken

Paranoia is like safety: never too much.

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