From
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Vittorio Bertola <vb@bertola.eu.org>
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Date
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Wed, 25 Aug 2004 17:32:27 +0200
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Subject
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Re: [hackmeeting] Riflessioni sul MOCA
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Premetto che al MOCA alla fine non sono andato, ma volevo commentare un paio
delle tue affermazioni di principio (credo che in buona misura, poi, il
problema stia più nel come vuoi chiamare le cose, ossia che significato vuoi
dare alla parola "hacker", che nei principi in sè):
On Wed, 25 Aug 2004 01:13:19 +0200 (CEST), "Nicholaus Dar Kraken"
<kraken@autistici.org> wrote:
>Come diverse persone affermano, il solo fatto di usare un "prodotto" GNU
>ha uno sfondo (anche solo minimo) politico e/o sociale; dato che quello
>ora chiamato "movimento hacker" e "software libero" e' nato da un certo
>tipo di ragionamento e filosofia, nel quale l'aspetto tecnico ha un peso
>minoritario.
Io non credo che sia proprio così; credo che una gran parte di chi scrive
software libero lo faccia perchè gli piace programmare, e scelga quel tipo
di licenza perchè gli fa piacere che altri lo usino, o per diffondere il
proprio programma e conquistarsi una certa reputazione nella comunità. Non
credo che abbia necessariamente una visione politica, o, se ce l'ha, che sia
la stessa che hai tu.
Attento a non dare per scontato che chiunque usa i tuoi stessi strumenti
abbia anche i tuoi stessi fini. Per esempio, ci sono persone che comprano
un'auto Fiat per sostenere l'azienda e i suoi lavoratori; persone che non
comprano un'auto Fiat perchè non vogliono dare soldi ai suoi azionisti; e
persone che comprano o non comprano un'auto Fiat solo in funzione del suo
prezzo e delle sue prestazioni, senza alcun particolare significato politico
(e sono la maggioranza). Altrimenti non si spiegherebbe come mai il software
libero sia usato e supportato anche da molte corporation americane e
multinazionali, che di sicuro non hanno la tua stessa visione politica.
>Non dimentichiamoci che, apolitici o meno, l'escopost e simili
>rappresentano un'entita' (chiamiamola "Stato", "Potere" o come si vuol
>dire) che si basa sul ragionamento diametralmente opposto a quello che ha
>portato alla nascita delle comunita' hackers di tutto il mondo.
Eh? Mi sembra che nemmeno Stallman contesti l'esistenza dello Stato. La
stragrande maggioranza del movimento open source si pone come obiettivo
quello di ottenere una radicale revisione delle leggi nazionali e
internazionali sul copyright, ma non certo quello dell'abolizione di
concetti come legge, Stato o polizia. Se vuoi una controprova, prova a
forwardare queste tue considerazioni sulle liste dei LUG o dell'Associazione
Software Libero e vediamo che ne esce.
Anzi, l'associare gli hacker con l'intenzione di violare sistematicamente la
legge e di rovesciare il nostro sistema politico è proprio l'espediente che
viene utilizzato dagli oppositori del software libero per screditare il
movimento...
--
vb. [Vittorio Bertola - v.bertola [a] bertola.eu.org]<------
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