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From caparossa <caparossa@autistici.org>
Date Thu, 26 Aug 2004 15:05:05 +0200
Subject Re: [hackmeeting] Riflessioni sul MOCA 

Alle 14:54, giovedì 26 agosto 2004, uomonero ha scritto:
> si insomma.
> facciamo così: a torino, ma pure nell'alto sannio, spia e infame
> vivono nella stessa casa, che nn è la mia.
> l'equazione di elettrico potrà forzare ma pure la differenziazione
> netta. un infame è la potenza di spia che è la potenza di informatore
> "semplice". insomma per me sn tutti e tre pesantemente offensivi, nn
> indelicati, e me li vivo così. come credo pure elettrico.

siamo in un'epoca in cui le parole vengono usate con una certa qual 
leggerezza (ihmo).

dare dell'infame a qualcuno, per me, significa che la prossima volta che 
lo vedo provare varcare il cancello di hackit** lo massacro di mazzate, 
un verme, uno schifoso, una merda, etc etc etc

la spia (non sei figlio di maria non sei figlio di gesù geppiù geggiù) e 
uno che quando c'è i cazzi miei me li tengo per me, ma bona l'è.

sono due cose _sostanzialmente_ differenti.

> è che diamine il transfert che hai fatto con la domanda a elettrico
> riguardante stefano nn aiuta per nulla anzi complica parecchio

sono un tipo complicato, lo so...

-- 
solid, caparossa
"Certo bisogna farne di strada / da una ginnastica d'obbedienza /
fino ad un gesto molto più umano / che ti dia il senso della violenza /
però bisogna farne altrettanta / per diventare così coglioni / da non
riuscire più a capire / che non ci sono poteri buoni"       F. De André
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