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From "Luca Egitto" <bongotronic@hotmail.com>
Date Fri, 01 Mar 2002 10:41:24 +0000
Subject ls: tutti (a piedi) nudi

E' un pò  lungo ma non potevo farne a meno.
Io ho un paio  nike e uno puma più altre scarpe non sportive(ciabatte!!!).ho 
provato quasi tutte le altre marche(abito vicino a un centro calzaturiero 
che vende scarpe di ogni fascia di prezzo)ma si squagliano dopo tre 
mesi.faccio molto sport e questo vuoll dire che scarpe non di marca (fatte 
comunque in indonesia e non si sa da chi)mi durano veramente poco.quindi 3 
paia a basso costo in un anno fanno un paio nike che mi durano anche più di 
un anno.tralasciando l'apetto etico aziendale, come equipaggiamento tecnico 
le scarpe sportive di marca valgono senza dubbio di più di quelle non di 
marca , ma non 5 volte di più,inoltre ultimamente le nike si squagliano 
sempre più velocemente , chissa perchè....le tecniche commerciali delle 
grandi marche sportive sono tutte discutibili ma la nike merita comunque la 
palma della più stronza.nike,adidas,puma,reebok usano tutte la dislocazione 
produttiva perchè in estremo oriente la manodopera costa meno.lo sappiamo e 
succede da tanto tempo.questo una volta significava che lo sportswear era un 
modo di vestire abbastanza economico: i ragazzi dei ghetti neri americani  
hanno sempre indossato indumenti sportivi perchè costavano relativamente 
poco ed erano resistenti.ora non è più così: pur continuando a beneficiare 
di costi produttivi bassissimi , nike e c. ora vogliono consolidare 
l'inserimento dei loro prodotti in una fascia più chic, di moda, imponendo 
quindi un prezzo molto più alto.
guardate attentamente nei negozi :i modelli di punta nike costano 170 €, 
mentre una scarpa griffata italiana 180-190€.vicino a dove abito io c'è una 
fabbrica dove vengono fatte le scarpe di Prada.I lavoratori sono 
sindacalizzati,hanno paghe decenti(sindacali o di più),lavorano in 
condizioni di sicurezza e di igiene più che buone.questo significa per 
l'azienda dei costi produttivi enormi rispetto a quelli che sosterrebbe se 
producesse in zone poco sviluppate della terra come l'estremo oriente.per 
produrre scarpe italiane di un certo tipo è necessaria però ancora una certa 
perizia artigianale e comunque per certe aziende è ancora importantissimo 
che il prodotto venga confezionato in Italia, costi quel che costi.Ora, come 
fa una scarpa nike, prodotta in Indonesia da operai pagati un dollaro al 
giorno(forse)a costare quanto una scarpa confezionata artigianalmente in 
Italia ? il ricarico di prezzo mostruoso che nike esercita sul prodotto 
viene in qualche modo redistribuito tra i lavoratori ? no! e dove va a 
finire? MARKETING.
Gli stipendi ai lavoratori indonesiani non vengono alzati ma a Tiger Woods 
viene accordata una sponsorizzazione di 50 milioni di dollari.
Sappiamo bene che ormai a questa azienda il concetto materiale di prodotto 
interessa sempre meno,ciò che vogliono è che adottiamo la loro filosofia: 
comprare più prodotti per ogni esigenza che ci creano loro.il pantalone che 
non è più necessario stirare, la scarpa da fitness,da trekking , da running, 
da calcetto, la ciabatta-scarpa:STRONZATE di cui non abbiamo bisogno, ma la 
cosa schifosa è che vogliono imporre una esigenza multifunzionale di scarpa 
sportiva che costa 20 volte di più del dovuto.
Certo è necessario non comprare le nike o comprarle il meno possibile (e 
così anche puma,adidas,reebok), ma è altrettanto importante sabotare la loro 
comunicazione commerciale che miete molte più vittime di quanto si possa 
pensare.è meglio una jam che stravolga il significato delle loro pubblicità 
20 metri per 20 che una rinuncia al prodotto.quindi forse sarebbe bene 
concentrarsi anche sull'adbusting oltreche sul boicottaggio.
E' necessario anche comprendere però che ci sono aziende molto più 
pericolose di nike , perchè tralasciano il lavaggio del cervello per 
dedicarsi anima(si fa per dire) e corpo per distruggere l'ambiente e le vite 
umane.
Hallyburton,Chevron,Eni, i produttori di armi e sistemi di sicurezza hanno 
bisogno delle guerre per fare profitto, quindi faranno lobbying per i 
politici più guerrafondai : Sharon,Bush li abbiamo sotto gli occhi, non 
dimentichiamolo.Dobbiamo tenere gli occhi aperti però a 360° : rompere il 
cazzo a solo una azienda non basta , ecco perchè è giusto attaccare il  WTO, 
è lui che gestisce il crocevia degli accordi che permettono l'espansione 
delle corporation globali.
Giustamente qualcuno diceva : attenzione noi tutti usiamo windows , 
ie,outlook,tutti della stessa azienda,hai voglia a boicottare le scarpe se 
poi i mezzi di comunicazione hanno tutti il motore fatto dalla stessa 
azienda.le scarpe le possiamo comperare anche solo una volta all'anno ma la 
politica si fa al supermercato: i soldi alle multi vanno attraverso i 
salami,i formaggi,l'acqua minerale (cristo l'acqua minerale),i dentifrici, 
gli shampoo, prodotti che si comprano quotidianamente e che fanno affluire 
cifre esorbitanti nelle casse delle aziende globali.E poi stiamo attenti, i 
ragazzi e le ragazze dei centri sociali hanno sempre portato gli anfibi 
DocMartens e Caterpillar in massa: siamo sicuri che queste aziende dal punto 
di vista etico siano migliori di nike? la Cat no di certo.
E' normale sentirsi inquieti per non avere possibilità di scelta ed è questo 
uno dei motivi della recrudescenza dell'opposizione alle istituzioni 
neoliberiste globali: la pressione che viene esercitata su di noi  è troppo 
asfissiante per opporvisi pacatamente.
Sarebbe bello sindacalizzare il consumo , obbligare i managers e i 
presidenti delle corporate companies a farsi vedere in faccia, e minacciare 
scioperi del consumo che siano in grado di fare perdere  in un solo giorno 
20-30.000 unità di prodotti in vendita e fare leva su questo per fare delle 
richieste a queste aziende che in virtù della loro posizione dominante ci 
costringono a comperare i loro prodotti.
Per quanti riguarda le scarpe sportive credo che le scarpe da skateboard 
siano un compromesso accettabile ma è necessario verificarne la provenienza, 
se vengono dall'estremo oriente ahinoi siamo sempre allo stesso punto.
Saluti poco consumisti.
Luka








>From: "FELIKZ" <felicsfun@libero.it>
>Reply-To: listudenti@ecn.org
>To: <listudenti@ecn.org>
>Subject: ls: Boo ?
>Date: Wed, 27 Feb 2002 22:37:06 +0100
>
>cmq sono ancora molto insoddisfatto...
>poki mi hanno risposto alla domanda da cui è partito il dibattito :
>KE SCARPE DA GINNASTICA AVETE AI PIEDI ???
>QUALI AVETE COMPRATO O CONTINUATE A COMPRARE ??
>
>scommetto ke la maggior parte di voi ( e ank'io ) porta ai piedi un marchio
>di quel genere
>( mi sn stancato a dover ripetere ki e kosa fanno )...
>quindi credo si possa arrivare ad una conclusione :
>si organizzano campagne contro le multinazionali , le appoggiamo pienamente
>,
>ma poi succede ke sn loro ke ci riforniscono dei nostri bisogni...
>come se questa lotta nn avesse dato risultati...
>
>quindi bisogna trovare il metodo , l'alternativa , xkè nn c'è , almeno x
>quanto ne so io
>dalle mie parti , , , ù
>e cmq se qualc1 conosce l'alternativa , la esprima , mai come in questo
>momento
>mi sarebbe così utile , ve lo konfesso...
>saluti e basta
>FELIKZ
>




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