Gli Ska-p: la voglia di skappare e di essere liberi attraverso lo Ska!
Rimanendo nel contesto delle canzoni e dei gruppi musicali diffusi tra la nuova generazione di militanti, questo mese si parlerà degli Ska-p, giovane gruppo ska spagnolo. Di Michele Felletti. Aprile 2003.


Rimanendo nel contesto delle canzoni e dei gruppi musicali da manifestazione, (percorso cominciato con l’articolo sui Modena City Ramblers) in questo numero si parlerà degli Ska-p, giovane gruppo ska (ska-core) spagnolo. Il loro nome è caratterizzato dalla "p" dopo ska. Ska, infatti, in spagnolo si legge "eska", la "p" può stare per punk o completare la parola "eska" diventando quindi "escapé", che in spagnolo significa "scappare".

I componenti del gruppo si fanno notare con la loro forte connotazione politica di sinistra (per lo più anarchica) e con le loro critiche alla Nato, al Papa e al Vaticano e al Razzismo scegliendo lo ska genere che più si adattava alle loro canzoni in quanto simbolo delle lotte operaie già avvenute nei quartieri di Londra, Berlino e a Parigi. Lo ska, tipico del gruppo, venne poi arricchito con numerose altre influenze (dai vari gruppi punk e ska ai gruppi reaggae), al fine raggiungere più tipologie di pubblico ai quali trasmettere il loro spirito e le loro idee combattive di rivolta.

Negli ultimi anni la loro fama è cresciuta ma questo non li ha portati a rinnegare i propri ideali; la loro sincerità è stata attaccata dalla censura che ha pensato bene di tagliare le loro interviste cancellando riferimenti politici per lasciare spazio solo alle canzoni più festose, ma è una battaglia persa, visto che a ogni loro concerto gli ska-p continuano a diffondere messaggi attraverso la loro musica e ricevendo dal pubblico molte saddisfazioni.

Il loro messaggio ha superato i confini della Spagna, cominciando con la Francia e partecipando a numerosi festivals in giro per l'Europa compresa l’Italia.

Le loro canzoni, ed addirittura il titolo del loro primo album (El Vals de l’Obrero) fanno esplicito riferimento alla realtà operaia poichè essi stessi lo furono. Ad esempio, Pulpul, il cantante, veniva da una famiglia con opinioni repubblicane, e ha lavorato cinque anni come idraulico (una categoria non benestante in Spagna); Kogote, invece ha lavorato precariamente come barman.

Quando il gruppo nacque nel 1994, i componenti del gruppo abitavano tutti a Vallecas, un quartiere popolare della periferia di Madrid che conta più di un milione di abitanti per lo più operai. Fu questo l’ambiente che portò gli ska-p ad assumere una posizione politica quando cominciarono a fare musica. Pulpul, il loro cantante, afferma ancora "vogliamo soprattutto che la gente avverta l'ottimismo positivo nella nostra musica e non ci stancheremo mai di dire che veniamo dal proletariato e che di ciò andiamo fieri".

Il gruppo agli inizi si articolava così: Pulpul, voce e prima chitarra, Pako, alla batteria, Julio, al basso, Kogote, alle tastiere, Toni, seconda chitarra.

Gli SKA-P cominciano ad esibirsi nei piccoli locali di Vallekas e una piccola compagnia indipendente li aiuta a diffondere il loro primo disco. Esce infatti il primo CD nel 1995 che prende il nome dal gruppo stesso; questo CD fù quello che gli aprì le porte del successo in Europa insieme ai concerti, pur non avendo ancora raggiunto ottimi livelli musicali. Così uscì, nel 1996, anche il CD "El vals del obrero" che stabilizzò la loro figura nel panorama musicale Europeo e non solo: il gruppo infatti riscosse successo anche in America Latina con le loro canzoni dedicate, spesso e volentieri, alle popolazioni oppresse dell’area geografica. Quest’album porta avanti posizioni come la contrarietà alle sperimentazioni scientifiche sugli animali e alla evento tradizionale della Corrida, la legalizzazione delle droghe leggere e la critica alla spagna di Aznar e alle restrizioni sessuali della religione cattolica.

Dopo questo CD ci furono dei cambiamenti: nel gruppo entrò Pipi il corista e "l'intrattenitore" della folla, protagonista nei concerti del gruppo con le sue interpretazioni teatrali dei brani e con i suoi travestimenti. Inoltre Toni venne sostituito da Joxemi alla chitarra.

Dopo il terzo CD "Eurosis", uscito nel 1998, Luismi sostituì Paco alla batteria. In "Eurosis" continua la tradizione del 2° album e vengono trattati altri temi come l’assasinio di animali per la fabbricazione di pellicce, ancora la critica al governo spagnnolo e la liberazione dei popoli fratelli dell’America Latina (in particolare con una canzone denuncia al governo messicano e di solidarietà col Chiapas).

Con questa formazione e con l’uscita del loro 4° CD "Planeta eskoria" divvennero la ska-band più importante d'Europa. "Planeta Eskoria" segna un cambiamento di stile. Il gruppo crea nuovi brani con notevoli influenzee rock e punk rendendo la base Ska, più dura e potente. Musicalità che calza molto bene con i testi che affrontano temi crudeli e dolorosi come il genocidio, la xenofobia, la fame nel mondo, la guerra e l'amore per gli altri.

Il tipo di musicalità, sperimentato nel 4° CD riscute successo e viene riutilizzato, arricchendolo, nell’ultimo CD, "¡¡Que Corra la voz!!" uscito nel 2002 anch’esso trattante temi d’attualità come l’Intifada, il problema dei bambini soldato, l’egemonia del dollaro ecc. Inoltre vi compare una canzone nel quale viene ricordato il compagno Carlo Giuliani, " brutalmente ucciso dalla polizia fascista italiana nel 2001, nei giorni del G8, mentre un gruppo di otto paesi stava prendendo decisioni riguardo l’economia mondiale".

Nelle loro interviste hanno sempre preso posizione su numerosi argomenti.

Per quanto riguarda, ad esempio, la questione basca, affermano di essere favorevoli alla salvaguardia della lingua,dei costumi delle basche, riconoscendo la piena sovranità del popolo. Nonostante tutto ritengono che la violenza richiami altra violenza portando entrambi i popoli a inutili sofferenze. Come anarchici, vedono comunque meglio la costruzione di una società senza frontiere e discriminazioni.

L’argomento della politica delle multinazionali, invece, viene da loro visto come un progetto politico che ha lo scopo di una vera e propria "globalizzazione" come strumento efficace per schiacciare l'individualità, e per ottenere il massimo del profitto a prescindere dai costi umani che questo comporta.

Sostengono che il sistema debba essere demolito pezzo per pezzo, rendendo le persone in grado di vedere quello che succede di fronte ai loro occhi, nel mondo come anche sotto casa. Bisogna inoltre prendere atto degli atteggiamenti scorretti dei politici e non perdere di vista le proprie idée, portando avanti il dialogo.

Questi sono i messaggi che cercano di trasmettere con i loro testi, le loro ballate e le loro copertine di Cd con figure allegoriche. Senza mai dimenticare il divertimento dei loro tipici suoni ska, ritmati e allegri, all’interno dei quali rientrano spesso elementi di musica popolare e punk dandoci così la possibilita di SKAtenarci sulle loro note. Per la grande varità di argomenti trattati nella loro musica non esiste manifestazione o protesta che non possa essere accompagnata da almeno una loro canzone!

Se siete interessati a saperne di più sui loro tour, sulla loro vita, sulle loro idee, oppure volete vedere le loro foto e le loro copertine (Meritano!) vi consiglio il sito

www.ska-p.it , è stato appena rifatto ed è rinnovato e più ricco di informazioni. Hanno recentemente fatto un tour in Italia e l’ultima data è stata il 5/5/03 a Milano, all’MAZDA PALACE. Il sottoscritto era presente ed è stata una delle esplosioni di gioia più grandi che abbia mai visto. La loro musica di protesta è stata in grado d’intrattenere più di 4000 persone, in balli scatenati e "pogoni" assurdi. Sudore dovunque ma tutti soddisfatti. Anche questa volta non hanno deluso il loro pubblico!