LETTERA AI SINDACATI
REGIONALI
IL
TESTO INVIATO ALLE SEGRETERIE DEI CONFEDERALI PER INVITARLE A
COLLABORARE ALLA CAMPAGNA "UN ALTRO MONDIALE E' POSSIBILE"
marzo 2002
Ai Segretari
Delle OO.SS CGIL - CILS - UIL
Regione Lombardia
I Campionati mondali di calcio, che si svolgeranno nel mese di giugno in Giappone e in Corea, coinvolgeranno anche in Italia milioni di persone.Sul terreno di gioco di questo grande evento si disputa la partita delle grandi imprese sponsorizzatrici della manifestazione sportiva e delle squadre nazionali, e dei produttori di articoli sportivi licenziatari del marchio FIFA, che mirano a conseguire sempre maggiore visibilità e presenza sul mercato.
A livello internazionale, diverse organizzazioni, quali la Clean Clothes Campaign, la Global March Against Child Labour, gruppi locali in Giappone e in Corea, e la Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi (ICFTU) hanno lanciato l'idea di una campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica contro lo sfruttamento del lavoro, richiamando l'attenzione sul lato oscuro del calcio, e cioè sui bambini, sulle lavoratrici e sui lavoratori sfruttati nella produzione di articoli sportivi.
In Italia, diverse organizzazioni e associazioni che segnaliamo in calce hanno accolto questo invito e stanno lanciando un'analoga campagna, già fatta propria dal Comitato Internazionale del Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre: Un altro mondiale è possibile.
L'obiettivo che ci proponiamo è diffondere la conoscenza delle condizioni di lavoro che stanno dietro l'evento sportivo e sviluppare iniziative di pressione nei confronti della FIFA affinché, nei rapporti commerciali con i suoi sponsor, licenziatari e fornitori, essa si decida ad adottare ed applicare nella sua completezza il codice di condotta concordato nel 1996 con il sindacato internazionale, assicurando che venga messo in pratica un sistema di ispezione indipendente, che coinvolga i sindacati e le ONG in tutti i Paesi dai quali le aziende produttrici esportano i beni a marchio FIFA.
In questo modo, anche un gioco popolare come il calcio può diventare libero dallo sfruttamento del lavoro minorile e rispettoso di standard lavorativi adeguati.
Sicuri che condividete le ragioni di questa nostra iniziativa, con questa nostra siamo a chiedervi un incontro per un'adesione e per iniziative di collaborazione.In attesa, fraterni saluti.
Milano, 20 febbraio 2002
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Ceratti Federico - Acea aceaequo@contumietici.it 0267574323
Cutillo MariaRosa - Mani Tese-GlobalMarch cutillo@manitese.it 024075165
Meazza Gianni - Laboratorio lavoro Rete Lilliput md4554@mclink.it 0248914705
Monti Ersilia - Campagna Abiti Puliti ersilia.monti@unimib.it 0264482104Aderiscono al 13/02/2002 in ordine alfabetico:
Acec, A.c.c.e.s.so, Acra, Ape, Caes, Clean Clothes Campaing Italia, Centro Helder Camara, Commercio Alternativo, Consorzio di tutela del prodotto giusto, etico e solidale, Coordinamento Lombardo Nord-Sud, Coordinamento Milanese della Marcia Mondiale delle Donne, CreditoSud, Diafab, Emergency, Kantara, Icei, Italianats, l'Altropallone, Mag 2, il Pais (Palazzo delle Alternative e delle Iniziative Sociali), Mani Tese-Global March, Rete di Lilliput