CAMPAGNA ABITI PULITI - AZIENDE ITALIANE IN INDONESIA
LICENZIAMENTO DI UN SINDACALISTA E SOSPENSIONE DAL LAVORO DEI PARTECIPANTI ALLO SCIOPERO DI PROTESTA NELLA FABBRICA INDONESIANA CHE PRODUCE PER DIVERSE AZIENDE ITALIANE


ottobre 2001, di Esilia Monti del coordinamento lombardo Nord/Sud del mondo

 

Licenziamento di un sindacalista e sospensione dal lavoro dei partecipanti allo sciopero di protesta nella fabbrica indonesiana che produce per le aziende italiane Grotto, Diadora, Oviesse (Coin) richiesta di azione urgente pervenuta dall'ufficio assistenza legale del sindacato Garteks (Venny Damanik, garteks@hotmail.com).

ISTRUZIONI
Di seguito trovate: 1) Riepilogo del caso; 2)Testo del fax/email da inoltrare alle aziende italiane e al sindacato; 3) messaggio originale ricevuto da Garteks.

IL CASO
Dahlan Gurning é il leader del sindacato Garteks della PT Istana Garmindo Jaya, fabbrica indonesiana di proprietà coreana. L'azienda lo ha licenziato dopo aver consultato le locali autorità di polizia e del distretto militare che hanno anche apposto la loro firma sulla lettera di licenziamento.
LE RAGIONI ADDOTTE DALLA DIREZIONE: 1) Non c'e' più armonia fra Dahlan Gurning e la direzione dopo lo sciopero per motivi non chiari di cui è stato promotore; 2)Dahlan impedisce ai compagni di lavoro di entrare a far parte della commissione per la sicurezza; 3) Toglie dalla bacheca le comunicazioni della direzione; 4) Si assenta spesso dal lavoro senza il permesso del suo superiore per incontrarsi con altri rappresentanti sindacali intralciando così la produzione; 5) Affigge senza permesso i decreti del ministero del lavoro
LA RISPOSTA DEL SINDACATO: 1) La perdita di armonia non é una ragione sufficiente per un licenziamento. Ci sono stati due scioperi. Nell'ottobre 2000 contro il primo licenziamento di Dahlan avvenuto all'indomani della sua nomina a segretario del sindacato aziendale. Il ministero del lavoro ha imposto all'azienda di riassumerlo, ciò che é avvenuto. Il secondo sciopero ha avuto luogo nell'aprile scorso per chiedere l'istituzione di una commissione per le condizioni di salute e di sicurezza. E' un diritto sancito dalla legge, lo sciopero é legittimo e gli scioperanti devono ricevere lo stipendio. Le ragioni dello sciopero erano chiare. Il ministero del lavoro ha emesso un nuovo decreto imponendo all'azienda di pagare i salari degli scioperanti. E' da provare invece la legalità del coinvolgimento di polizia ed esercito nel licenziamento di Dahlan.; 2) E' impossibile che Dahlan abbia impedito ai compagni di far parte della commissione sicurezza. Non é da escludere però che i testimoni citati dalla direzione siano stati costretti a mentire sotto la minaccia del licenziamento. Ma se l'accusa fosse vera, Dahlan dovrebbe essere giudicato da un tribunale e non licenziato. Ma la direzione avendo orchestrato il caso non osa denunciarlo; 3) Dahlan non ha strappato le comunicazioni aziendali anche se annunciavano un accordo con il sindacato tacendo i motivi di dissenso di quest'ultimo; 4) Dahlan ha incontrato la segretaria di Garteks in fabbrica quelle poche volte che c'era una lettera da farle firmare. Se questo ha provocato un calo nella produzione, ciò può essere facilmente provato, ma la direzione rifiuta di presentare documenti che comprovino tale calo di produzione; 5) Il decreto ministeriale che imponeva la riassunzione di Dahlan é stato affisso di domenica, fuori orario di lavoro. L'affissione nella bacheca non è una colpa che giustifichi un licenziamento.

E' stato tentato svariate volte di intavolare un dialogo con la direzione ma inutilmente, pare preferiscano chiudere la fabbrica che riassumere Dahlan.

AGGIORNAMENTI
- 10 agosto: incontro fra rappresentanti dei lavoratori, autorità governative e direzione della fabbrica la quale rifiuta di riassumere Dahlan.
- 13 agosto: gli iscritti al sindacato sono in sciopero da una settimana
- 16 agosto: la direzione impedisce agli scioperanti di fare ritorno in fabbrica adducendo a motivo pretestuoso il fatto che gli iscritti al sindacato SPTSK che non hanno partecipato allo sciopero non vorrebbero più lavorare con loro.
- 4 settembre: due aziende (Grotto (Italia) e Oliver (Germania) hanno risposto alle lettere di protesta annunciando di voler esaminare la situazione. Garteks informa che sia a Dahlan che ai partecipanti allo sciopero di metà agosto continua ad essere negato l'accesso alla fabbrica.
- 14 settembre: ho inviato una lettera a nome della Campagna abiti puliti italiana a Diadora, Grotto, Oviesse e al sindacato italiano del tessile-abbigliamento e del commercio. La Filtea-Cgil ha risposto dicendo di essere intervenuta presso le sue strutture di Treviso dove ha sede Diadora.



TESTO DA INVIARE (per fax, lettera o email) ALLE AZIENDE COMMITTENTI ITALIANE E AL SINDACATO

Spett.le
Diadora S.p.A.
Via Giuseppe Mazzini, 20
31031 Caerano S.Marco (Tv)
fax 0423-858512

Spett.le
Grotto S.p.A.
Via Ponte dei Granatieri, 4
36010 Chiuppano (Vi)
fax 0445-896800

Spett.le
Oviesse - Gruppo Coin S.p.A.
Via Terraglio, 17
30174 Mestre (Ve)
fax 041-943337

Spett.le FEMCA CISL - Att. Sig. Adriano Linari
Fax 06-4462544 oppure fltnazio@tin.it

Spett.le FILTEA CGIL - Att. Sig. Daniele Quiriconi
Fax 06-5803182 oppure filtea@mal.cgil.it

Spett.le UILTA UIL - Att. Sig. Edoardo Rossi
Fax 06-4819421 oppure uilta.roma@libero.it

Spett.le FILCAMS CGIL - Att. Sig. Ivano Corraini
Fax 06-5885323 oppure posta@filcams.cgil.it

Spett.le FISASCAT CISL - Att. Sig. Gianni Baratta
Fax 06-8558057 oppure fisascat@reale.it

Spett.le UILTUCS UIL - Att. Sig. Brunetto Boco
Fax 06-84242292 oppure uiltucs@tin.it

Oggetto: licenziamento di un sindacalista alla PT Istana Garmindo Jaya -Indonesia

Ricevo dalla Campagna Abiti Puliti notizia del licenziamento di Dahlan Gurning, leader del sindacato indipendente Garteks (affiliato a SBSI) e impiegato alla PT Istana Garmindo Jaya (Indonesia), fabbrica di proprietà coreana che produce per le aziende italiane Diadora, Grotto, Oviesse.
L'azienda lo ha licenziato senza un valido motivo dopo aver consultato le locali autorità di polizia e del distretto militare che hanno anche apposto la loro firma in calce alla lettera di licenziamento (fatto, quest'ultimo, la cui legalità è da verificare). Le ragioni addotte dall'azienda sono le seguenti (tra parentesi i commenti del sindacato locale):

1) Non c'è più armonia fra Dahlan Gurning e la direzione dopo lo sciopero per motivi non chiari di cui è stato promotore. (sindacato: La perdita di armonia non é ragione sufficiente. Il Ministero del lavoro ha già in passato emesso per due volte dei decreti per imporre la riassunzione di Dahlan in seguito ad un immotivato licenziamento e il pagamento dei salari dei lavoratori che avevano scioperato in favore dell'istituzione di una commissione per la salute e la sicurezza).
2) Dahlan impedisce ai compagni di lavoro di entrare a far parte della commissione per la sicurezza. (sindacato: Falso e comunque stranamente non denunciato al tribunale, organo eventualmente competente in casi simili).
3) Toglie dalla bacheca le comunicazioni della direzione. (sindacato: Falso).
4) Si assenta spesso dal lavoro senza il permesso del suo superiore per incontrarsi con altri rappresentanti sindacali intralciando così la produzione. (sindacato: Si assenta quando é necessario far firmare la corrispondenza alla segretaria di Garteks. La direzione rifiuta di presentare documenti che comprovino tale calo di produzione).
5) Affigge senza permesso i decreti del ministero del lavoro. (sindacato: L'affissione, avvenuta fuori dall'orario di lavoro e di domenica, non é di per sé motivo sufficiente al licenziamento).

E' stato tentato svariate volte il dialogo con la direzione ma inutilmente.
A partire dagli inizi di agosto é stata indetta una serie di scioperi da parte del sindacato in appoggio a Dahlan: ai lavoratori partecipanti a questi scioperi é stato interdetto l'accesso in fabbrica.

Chiedo a Diadora, Grotto e Oviesse-Coin di intervenire con urgenza presso il loro fornitore affinché a Dahlan Gurning e ai colleghi espulsi dalla PT Istana Garmindo Jaya sia restituito il posto di lavoro.
Ai sindacati italiani chiedo di intervenire nei termini e nei modi più idonei affinché sia garantito ai lavoratori della PT Istana Garmindo Jaya il pieno esercizio delle libertà sindacali.

Confido di poter ricevere buone notizie nel breve periodo e porgo cordiali saluti.