ABITI PULITI: LAVORATRICI
IN LOTTA NEL MESSICO
RICHIESTA
DI AZIONE URGENTE A SOSTEGNO DELLE OPERAIE IMPIEGATE IN UN'AZIENDA
COREANA CHE PRODUCE PER LA NIKE IN MESSICO
aprile 2001, di Esilia Monti
del coordinamento lombardo Nord/Sud del mondo
MESSICO: 800 lavoratori (in prevalenza lavoratrici) della Kuk Dong International, azienda coreana che produce per Nike in Messico, Indonesia e Brasile, scioperano dal 9 gennaio per chiedere condizioni di lavoro più umane e il riconoscimento del loro sindacato. I manifestanti sono attaccati dalla polizia mentre presidiano la fabbrica: 15 finiscono in ospedale, 2 sindacalisti vengono portati via con
la forza e minacciati.La richiesta di azione urgente è pervenuta alla Clean clothes campaign da US/LEAP sulla base di fonti locali (per maggiori informazioni:
www.usleap.org). Le notizie sugli esiti dello sciopero provengono da un rappresentante dei gruppi studenteschi americani collegati alla rete USAS (United students against sweatshops - www.usasnet.org) presente sul posto.)ISTRUZIONI
Di seguito trovate: 1) Riepilogo del caso; 2) Sintesi in italiano dell'email da inviare a Nike; 3) Testo dell'email da copiare e inviare a Nike con copia a Kuk Dong (chi vuole puo' scrivere anche al governatore dello stato del Puebla che ha ordinato di attaccare gli scioperanti (fax (22)46-0271) seguendo le istruzioni riportate nel testo originale della Clean clothes campaign che trovate in coda a questo testo); 4) messaggio originale in lingua inglese.IL CASO
La causa scatenante dello sciopero e' il licenziamento di 20 persone seguito alle proteste per la qualità scadente del cibo della mensa e per i bassi salari (30$ per 45 ore di lavoro settimanali). Motivi di malcontento sono anche gli straordinari forzati (anche per le giovani/i giovani fra i 14 e i 16 anni, illegalmente costretti a lavorare fino a 10 ore al giorno), gli abusi verbali, il rifiuto di pagare le indennita' di legge, per esempio per il congedo per maternita'. La Kuk Dong International non e' nuova a queste pratiche: in Indonesia e' stata al centro di conflitti di lavoro per il suo rifiuto a pagare il salario minimo. I lavoratori messicani (ma sarebbe meglio dire le lavoratrici, in quanto le maestranze sono costituite in massima parte da giovani donne provenienti dalle campagne intorno a Atlixco) sono inoltre costretti ad aderire a un sindacato di comodo, mentre vorrebbero esercitare il loro diritto alla liberta' di associazione.
Ricevono il sostegno della UNT (National Workers Union), una confederazione di sindacati indipendenti. Intendono continuare la loro protesta nonostante le minacce di licenziamento e ci chiedono di aiutarli.Dalla loro viva voce: Lettera di una lavoratrice della Kuk Dong di Atlixco
Fratelli e sorelle,
Siamo lavoratori della Kuk Dong International. Confezioniamo felpe per la Nike, alcune con il logo di universita' americane.
Lavoriamo qui da piu' di un anno subendo continui maltrattamenti da parte dei sorveglianti coreani. Alcuni ci parlano nella loro lingua, e anche se non comprendiamo le parole, non c'e' stato difficile scoprire che il termine piu' usato per riferirsi a noi e' "feccia".
Ci rivolgiamo a voi per chiedervi sostegno e solidarieta' con lo sciopero che abbiamo iniziato. Non vogliamo danneggiare l'azienda, ma liberarci di un sindacato a cui siamo stati costretti ad aderire sotto la minaccia del licenziamento. I nuovi assunti hanno sottoscritto l'adesione senza che gli venisse spiegato che cosa stavano firmando. E' cosi' che il sindacato e' divenuto forte, ma nell'interesse dell'azienda e di se stesso, non nell'interesse dei lavoratori. E' per questo che siamo scesi in sciopero, per dire che non siamo d'accordo e che vogliamo essere ascoltati. Vi ringraziamo dell'attenzione. Cordiali saluti.
Josefina Hernandez Ponce
(Josefina e' una dei due sindacalisti portati via con la forza dalla polizia, minacciati, e poi rilasciati, n.d.t.)
SINTESI IN ITALIANO DELL'EMAIL DA INVIARE A NIKE (CON COPIA A KUK DONG)
Riceviamo informazioni delle proteste in corso alla Kuk Dong di Atlixco, Messico che produce per voi. I lavoratori scioperano dal 9 gennaio contro le violazioni dei loro diritti e il licenziamento di 20 persone. Vi chiediamo di inviare sul posto un vostro rappresentante con il mandato specifico di incontrare i lavoratori e di facilitare una soluzione negoziale sulla base delle loro richieste: 1)riconoscimento del sindacato indipendente Kuk Dong Workers' Coalition 2) rientro dei lavoratori licenziati 3) nessuna ritorsione per chi ha partecipato allo sciopero
TESTO DELL'E-MAIL DA INVIARE A NIKE (CON COPIA A KUK DONG)
Inviare il messaggio attraverso l'email di Simon Pestridge:
simon.pestridge@nike.com, oppure di Vada Manager: vada.manager@nike.com) con copia a Kuk Dong (kukdong@avante.net.mx):To Mr. Philip H. Knight,
Chairman and CEO Nike, Inc.Dear Mr. Knight,
We have been informed of the ongoing protests at the Kuk Dong factory at Atlixco, Mexico, a Korean-based Nike producer. Workers have been on strike since January, 9th to protest against continued labor abuses and the firing of 20 workers. We call on you to send a fully authorized representative to Atlixco with specific instructions to meet with the workers' organization, facilitate a resolution and publicly ratify an agreement with the company that meets the workers' following demands:
1) That the company recognize the independent workers' organization, the Kuk Dong Workers' Coalition, as the legitimate representative of the workers and agree to deal with them as such.
2) That Kuk Dong reinstate all illegally fired workers.
3) That Kuk Dong agree not to fire or take reprisals against anyone for having participated in the stoppage or other protests.We hope we will be soon hearing positive news in this regard.
Yours sincerely,
(nome, cognome ed eventuale organizzazione di appartenenza)
INVIATE ANCHE UN MESSAGGIO DI SOLIDARIETA' AI LAVORATORI DELLA KUK DONG
(e-mail: elevenzapatos@hotmail.com oppure: librado@gofairtrade.net) se potete in spagnolo, altrimenti in lingua italiana, qualcosa di molto semplice perche' sia comprensibile, del tipo: "La nostra solidarieta' con i lavoratori messicani della Kuk Dong"