CAMPAGNA ABITI PULITI
- PRENATAL IN THAILANDIA
ACCORDO
RAGGIUNTO ALLA LADYBIRD
luglio 2001, di Esilia Monti,
del coordinamento lombardo Nord/Sud del mondo
Dopo due mesi di trattative, l'espulsione di 77 lavoratrici, manifestazioni e solidarietà internazionale, il sindacato della Ladybird firma un accordo con l'imprenditore. I problemi principali restano ancora aperti, ma il sindacato conquista la piena agibilità.
Il 28 giugno le lavoratrici espulse dalla Ladybird, alle quali si sono uniti studenti e sindacalisti di altre fabbriche, si radunano davanti al parlamento per chiedere di incontrare il primo ministro Thaksin Shinawatra, dopo il fallimento dei tentativi del ministero del lavoro di trovare una soluzione al loro caso. Al rifiuto di allontanarsi dai cancelli del parlamento, i dimostranti vengono attaccati brutalmente dalla polizia. Due lavoratrici vengono arrestate e in seguito rilasciate per l'intervento della segreteria del primo ministro che promette di convocare il titolare della Ladybird lunedi' 2 luglio. Quel giorno, per la prima volta dall'inizio del conflitto, Veerasak Ratanapraphat si presenta al tavolo delle trattative.
Dopo sei ore di negoziati le due parti raggiungono un accordo per la firma del contratto e il rientro delle lavoratrici espulse. Alle 10 di sera l'annuncio viene dato a una folla entusiasta raccolta in presidio davanti alla fabbrica.Da CLIST (Center for Labour Information Service and Training):
Siamo contenti di informarvi che dopo settimane di intensa mobilitazione, che ha comportato anche l'arresto di alcune attiviste, tutte le lavoratrice espulse dalla Ladybird hanno fatto ritorno al lavoro mercoledi' 4 luglio. Sebbene non sia stato possibile ottenere tutto quello che era stato richiesto, per esempio il passaggio a un sistema di aumenti salariali basati sull'anzianità di servizio e le gratifiche annuali, il contratto firmato può dirsi una vittoria. Quello della Ladybird é uno dei primi sindacati in
Thailandia ad avere conquistato il diritto a un'indennità per le donne in stato di gravidanza e, per la prima volta dalla sua costituzione, al sindacato di fabbrica sarà consentito fruire di permessi retribuiti. Chi desideri ricevere una copia del contratto, può mettersi in contatto con noi (clist2@loxinfo.co.th).Nelle ultime settimane ci sono state reazioni da parte delle imprese committenti. Prenatal ha scritto alla Ladybird per chiedere spiegazioni, Gymboree ha inviato alcuni ispettori della ditta di certificazione Merchandising Testing Laboratories che hanno intervistato le lavoratrici espulse in diverse occasioni. Le sollecitazioni esercitate a livello internazionale sulle imprese committenti hanno avuto un ruolo rilevante nella definizione del caso, e ancor di più in associazione con la pubblicità negativa subita dai marchi grazie al risalto che la vicenda ha avuto sui mezzi di comunicazione locali. L'elemento decisivo, ovviamente, è stata la tenacia con la quale le lavoratrici sono riuscite a mantenere alta la pressione sia sull'azienda sia sulle autorità.
Il datore di lavoro ha dichiarato che cesseranno le discriminazioni nei confronti del sindacato e che da ora in poi le relazioni fra la direzione e il sindacato saranno improntate a correttezza. Le lavoratrici sono disposte ad aprire un capitolo nuovo con l'azienda e sono felici di aver firmato il contratto e di poter tornare a lavorare, ma ci vorrà del tempo per capire quali saranno i risultati concreti. Si riservano perciò di ritornare a far pressione sulle imprese committenti qualora dovessero verificarsi nuovi episodi di repressione sindacale.
Il primo impegno del sindacato sarà rivolto ad allargare la base degli iscritti mentre continuerà la partecipazione attiva al movimento dei lavoratori thailandesi che si batte per l'aumento dei minimi salari e per migliori garanzie sociali. La vittoria alla Ladybird ha ridato speranza a molti lavoratori e ha inviato un messaggio importante al governo circa la forza e la determinazione del movimento sindacale.
Le lavoratrici della Ladybird esprimono la loro profonda gratitudine agli amici stranieri per il sostegno e la solidarietà che hanno ricevuto.