NICARAGUA: RAGAZZE MADRI PRODUCONO JEANS, LICENZIATE PER ATTIVITA' SINDACALE
AGGIORNAMENTO SULLA LOTTA PER IL REINTEGRO DELLE OPERAIE LICENZIATE, PRIMI PARZIALI SUCCESSI CONTRO LE AZIENDE DI PROPRIETA' TAIWANESE E USA


maggio 2001, dalla Campaign for Labour Rights. Traduzione di Ersilia Monti

 

 


La Chentex , fabbrica ubicata nella zona economica speciale di Las Mercedes nei pressi di Managua, di proprieta' del consorzio
taiwanese Nien Hsing, impiega 1800 persone, in maggioranza giovani madri senza marito, che producono 25 mila paia di jeans al giorno per un compenso di 20 centesimi di dollaro al paio. I jeans sono venduti negli Stati Uniti dalla catena Kohl's per 30 dollari al paio. Nella primavera dello scorso anno, 700 persone, fra cui 9 dirigenti sindacali, furono licenziate per essersi unite a un sindacato che reclamava 8 centesimi di dollaro di aumento. Da allora una campagna di solidarieta' internazionale non ha dato tregua ai proprietari taiwanesi e ai distributori nordamericani.
Il 4 aprile scorso, una sentenza definitiva del tribunale di Managua, in risposta al ricorso presentato dal Centro nicaraguense per i diritti umani (Cenidh), impone alla Chentex di reintegrare i 9 dirigenti sindacali. Il loro rientro nella fabbrica e', nelle intenzioni del sindacato, la premessa per il ritorno di tutti i licenziati. Inizialmente, la direzione taiwanese non vuole cedere e minaccia la chiusura, ma il 10 maggio firma con il sindacato sandinista dei lavoratori tessili e dell'abbigliamento un accordo che garantisce il rientro di 4 dirigenti sindacali, scelti dal sindacato stesso, e 17 lavoratori licenziati, mentre i restanti 5 dirigenti sindacali riceveranno un adeguato compenso.
Il sindacato ha preferito raggiungere un accordo di compromesso per consentire il rientro anche a parte dei licenziati. Tenuto conto delle condizioni oggettive in cui deve operare il sindacato in Nicaragua, e della battaglia difficile che e' stata condotta, i risultati raggiunti sono da considerarsi un successo, e come tali sono stati salutati da tutti i gruppi che hanno partecipato alla campagna di solidarieta', fra cui Cenidh (Nicaragua), presente alla firma dell'accordo, Taiwanese solidarity for Nicaraguan workers (Taiwan), Campaign for labor rights e United students against sweatshops (USA), Clean clothes campaign (Europa). Pedro Ortega, segretario generale del sindacato dei lavoratori tessili e dell'abbigliamento chiude la conferenza stampa dichiarando: "Questa e'una vittoria per tutti noi".


Per maggiori informazioni: Campaign for labor rights (clrdc@afgj.org))