FARAH: CENTRO DI INFORMATICA PER DONNE AFGHANE
CORSI DI FORMAZIONE E DI EDUCAZIONE AI DIRITTI


giugno 2005

 

Titolo del progetto

Centro di informatica per donne afghane

Localizzazione

Farah, Afghanistan

Sintesi del progetto

Il progetto, che nasce dalle esigenze espresse dalla popolazione femminile locale, intende andare incontro all'urgente bisogno di istruzione delle donne afghane in particolare modo nella provincia di Farah, regione a sud-ovest dell'Afghanistan al confine con l'Iran dove OPAWC (Organization of Promoting Afghan Women's Capabilities) opera attivamente in campo medico e scolastico.
Il progetto vuole fornire un supporto concreto alle strutture educative di OPAWC già esistenti a Farah sostenendo l'apertura di un centro d'informatica per donne. In tale centro si intende attivare corsi di informatica per 100 donne e ragazze che hanno già frequentato le scuole ed i corsi di alfabetizzazione di OPAWC dove, oltre ad aver goduto di una istruzione di base, hanno potuto ricevere una prima educazione ai diritti e un educazione alla salute di base e igiene.
Le donne beneficiarie dei corsi di informatica saranno quelle che hanno già in parte sviluppato la propria identità e coscienza e che intendono continuare il loro percorso di formazione tragicamente interrotto a causa della guerra e del dominio fondamentalista.
Inoltre, in seguito alla decisione dei governi pakistano e iraniano di espellere i circa 3 milioni di afghani rifugiati nei loro territori, OPAWC ha già iniziato a promuovere il rientro delle donne che hanno completato cicli formativi nei campi profughi e nelle città pakistane e iraniane, e quindi ha bisogno di avviare nuove attività in Afghanistan per favorirne il re-inserimento.
L'acquisizione di nuovi strumenti conoscitivi attraverso la partecipazione ai corsi di formazione sarà un mezzo per il futuro sostentamento di sé e della propria famiglia, nonché un modo per le allieve di contribuire ulteriormente alla ricostruzione di sé e della propria autonomia.
Il progetto intende inoltre creare uno spazio culturale accessibile alle donne dove venga promossa una cultura di pace, e di rispetto delle differenze etniche, dei diritti umani e dei diritti delle donne.

Beneficiari del progetto

Diretti: 100 giovani donne e ragazze che frequenteranno i corsi d'informatica

Indiretti: le famiglie delle allieve e la comunità afghana che potrà contare su una maggior
diffusione di cultura e su membri più preparati che potranno contribuire alla ricostruzione
sociale del paese.

Situazione dei beneficiari

Le famiglie dei beneficiari diretti sono economicamente dipendenti dagli aiuti irregolari dei comitati e sostenitori stranieri o dal reddito di gran lunga insufficiente dei membri maschili della famiglia. La situazione delle vedove che si trovano a dover sostenere l'intera famiglia è particolarmente preoccupante.
La maggioranza assoluta delle donne hanno un livello di istruzione molto basso; se la situazione rimanesse tale, l'intera generazione di giovani donne e ragazze afghane non sarebbe mai in grado di ottenere una propria autonomia, un proprio ruolo sociale e tantomeno alcun mezzo di sostentamento.
L'assenza di scuole e di strutture educative rende le giovani generazioni prive di speranze per il futuro. Inoltre, tra le altre malattie, le giovani donne soffrono di vari problemi psicologici, soprattutto di depressione e labirintite.

Il contesto

Farah è una provincia povera di circa 44.000 abitanti a sud ovest dell'Afghanistan al confine con l'Iran, a 2 giorni di viaggio da Kabul, dove OPAWC lavora a favore della popolazione organizzando corsi di alfabetizzazione, formazione professionale e progetti di micro-credito per le donne, scuole per bambini e bambine ed ambulatori medici. A parte i servizi che può offrire OPAWC ­ insufficienti per il bisogno della popolazone - a Farah non vi sono né servizi sanitari, sociali o culturali di alcun genere.
Il rientro di profughi da Pakistan e Iran aumenterà i disagi e la carenza di servizi. Durante il 2002 sono rientrati in Afghanistan tra 1,6 a 2 milioni e nel 2003 tra 0,5 a 1 milione di rifugiati. Si calcola che - al 2004 - oltre 1,5 milioni di profughi afghani sono ancora presenti in Iran ed altrettanti in Pakistan.
La situazione economica della popolazione è assai misera e, nonostante l'interesse all'istruzione, non vi sono, per le famiglie, i mezzi economici per fornire anche solo un'alfabetizzazione di base corrispondente alla necessità ne tanto meno la possibilità di accedere ad una formazione più avanzata. Molte famiglie afghane hanno perso il rappresentante maschile che le sosteneva economicamente e non hanno più alcuna fonte di reddito.

 

Partner del progetto

Il progetto sarà realizzato in partenariato con OPAWC (Organization of Promoting Afghan Women's Capabilities), una organizzazione locale non governativa, non politica e senza scopo di lucro fondata con sede sia in Afghanistan, sia in Pakistan. L'organizzazione - attiva dal 1999 e ufficialmente registrata dal 2002 - ha come finalità l'assistenza umanitaria alle donne, il rafforzamento delle loro capacità e la promozione del ruolo delle donne nella società e nella ricostruzione del paese. In Afghanistan la sede principale è ha Kabul, ma l'organizzazione è presente in tutte le province e opera nella direzione dell'empowerment femminile organizzando corsi di alfabetizzazione e corsi di formazione professionale per donne e ragazze, progetti di micro-credito per le donne vedove e sole. Intende inoltre estendere il suo programma di rafforzamento delle capacità femminili con corsi di alfabetizzazione e specifici seminari rivolti alle donne e di promozione della salute femminile con ambulatori medici mobili che possano raggiungere i villaggi più rurali in cui le donne non hanno accesso ad alcun servizio.
In Pakistan, OPAWC lavora tra i rifugiati afghani a Islamabad, Rawalpindi, Peshawar, e nei vicini campi profughi, organizzando corsi di alfabetizzazione e di formazione per donne e ambulatori medici che forniscono istruzione ed assistenza psicologica e medica gratuita alle profughe afghane, le quali non ricevono alcun tipo di appoggio da parte del governo locale.
Tutti i servizi forniti da OPAWC sono interamente gratuiti per la popolazione.
OPAWC interviene in una contesto di estrema povertà e di precarie condizioni igienico-sanitarie, cercando di garantire i diritti primari alla popolazione femminile. Rappresenta una delle pochissime possibilità di accesso a strutture formative ed ospedaliere per le donne e costituisce un importante elemento di coesione del tessuto sociale afghano grazie anche allo stretto rapporto con la popolazione in Afghanistan e fuoriuscita in Pakistan.

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Problemi sui quali il progetto si propone di intervenire

La popolazione afghana di Farah vive in condizione di estrema povertà Non ha possibilità di accesso ai servizi scolastici ed educativi a causa sia delle scarsissime risorse economiche sia della carenza delle strutture. La popolazione afghana ed in particolar modo quella femminile, soffre gravemente della mancanza di poter accedere a strumenti di cultura di formazione ed informazione.
La maggior parte della popolazione afghana ha un livello di istruzione molto povero; ma, fortunatamente, da un indagine di OPAWC sul territorio, è emerso che le famiglie sono più disposte di un tempo a far studiare le ragazze e le donne.
Inoltre, la guerra e il fondamentalismo hanno creato una società sfigurata, gravemente segnata dalla privazione della libertà e dalle violazioni dei diritti umani e delle donne, dove la violenza sulle donne e l'imposizione di privazioni domestiche sono normali. La maggioranza delle donne è traumatizzata e incapace di reagire, e soffre di diversi tipi di disturbi psico-somatici e di molte paure.

Obiettivo generale del progetto

Il progetto si propone di incrementare il livello di istruzione e di autonomia economica delle donne afghane e di fornire loro un luogo di aggregazione che sia un valido strumento di conoscenza, di affermazione del proprio ruolo sociale, di ricerca di autonomia, dignità e consapevolezza che sono state negate loro da anni di fondamentalismo.
Il progetto intende inoltre contribuire a contrastare i gravi problemi di depressione delle donne afghane dovuti alla perdita di identità subita nell'oppressione integralista nella guerra e nell'esilio, rispondendo all'urgente bisogno di istruzione e fornendo loro uno strumento di rafforzamento della propria identità. Rendendo accessibile l'istruzione alle donne si intende fornire loro i mezzi di sostentamento per sé e per le loro famiglie e dare un contributo allo sviluppo sociale del paese che potrà contare su cittadine più preparate ed istruite.
Il progetto vuole, infine, contribuire a sostenere il lavoro svolto da OPAWC nel promuovere una cultura di pace, di rispetto delle diversità etniche, dei diritti umani e dei diritti delle donne, in vista della ricostruzione sociale di un Afghanistan basato su tali valori.

Obiettivi specifici del progetto

1) Creare un centro di informatica e di educazione ai diritti, dove le insegnanti di OPAWC forniranno alle donne afghane una formazione integrata e complessiva, in vista di un loro inserimento lavorativo e sociale consapevole e informato in Afghanistan, perché possano svolgervi un ruolo nello sviluppo equo del Paese.
2) Fornire a 120 giovani donne e ragazze in condizioni di estremo svantaggio gli strumenti per una vita lavorativa e sociale dignitosa, attraverso un corso di formazione informatica di 12 mesi e di educazione ai diritti.
3) Disporre di uno spazio in cui promuovere una cultura di pace, di rispetto delle diversità etniche, dei diritti umani e dei diritti delle donne.

 

Logistica/Attivazione del Centro

Le attrezzature didattiche necessarie e l'arredo verranno acquistate in Pakistan o a Kabul e sono le seguenti:
40 computer
1 generatore di corrente
20 stabilizzatori di corrente
1 stampante
1 pacchetto di software
1 scanner
50 sedie
40 tavoli da computer

Il personale del centro verrà selezionato fra le socie/simpatizzanti di OPAWC e sarà:
2 insegnanti di informatica
1 guardiano
1 bidello

Attività
La struttura verrà presa in affitto e vi si svolgeranno corsi di informatica giornalieri in 4 turni di 2 ore ciascuno per 25 donne al giorno.

Parte finanziaria
L'ammontare dei costi del progetto per un anno è di 30.000 euro
I costi per la gestione amministrativa del progetto sono pari all'usuale 6%.