VIAGGIO A KABUL
Viaggio a Kabul
Il video, girato tra il 15 e il 26 marzo 2003, racconta di un breve viaggio intrapreso a Kabul, in Afghanistan, un paese sul quale si sono spenti i riflettori ma dove ancora la guerra non è finita, l'emergenza umanitaria non è stata risolta, le mine continuano a colpire i civili e dove l'attesa ricostruzione del paese non sta dando i risultati sperati.
Il viaggio, organizzato dalle Donne in Nero, ha visto la partecipazione di sei persone, tutte impegnate nel sostegno a Rawa e Hawca, due associazioni di donne afghane che lavorano da anni su progetti di alfabetizzazione, di microcredito, sanitari, di sostegno e supporto a donne, bambini, rifugiati.
Attraverso il viaggio intrapreso abbiamo incontrato, oltre alle attività portate avanti dalle donne di Rawa e Hawca (le scuole aperte nei quartieri più devastati e lontani da qualsiasi parvenza di servizio, le case nelle quali accolgono donne maltrattate, le vedove, le prostitute, le donne che imparano a cucire grazie al loro sostegno, quelle che grazie al microcredito concesso allevano polli), anche altri aspetti della realtà afghana e di chi si muove da anni in quel paese per cercare di risolvere, almeno in parte, i problemi che lo affliggono e alleviare le sofferenze della popolazione ormai ridotta allo stremo.
Tra questi lo straordinario centro di riabilitazione della Croce Rossa Internazionale diretto da Alberto Cairo, avvocato e fisioterapista che da 14 anni lavora in Afghanistan; una associazione di sminatori afghana, Omar, che oltre a lavorare per bonificare il territorio da mine antipersona e ordigni inesplosi, inevitabile e letale traccia di 24 anni di guerre ininterrotte, organizza corsi nelle scuole, nei villaggi e per i profughi che rientrano nel paese, per rendere consapevole la popolazione dei rischi di questi micidiali ordigni e ha allestito nel centro di Kabul un Museo delle mine, nel quale sono allineati i 56 tipi di mine antipersona presenti sul territorio e altri ordigni ritrovati sul territorio.
La ministra per gli affari femminili Habiba Sarabi, già membro di Hawca, ci ha aiutate a capire come sta lavorando per garantire alle donne maggiori diritti civili e libertà e quali difficoltà e quanti rischi deve affrontare per riuscire a portare avanti il suo mandato.