riceviamo e pubblichiamo

LIBERTA' PER LEYLA ZANA, LIBERTA' PER IL POPOLA KURDO
BRANI TRATTI DALL'APPELLO PER LA SCARCERAZIONE DELLA DEPUTATA CURDA


gennaio 2001, dall'Associazione Punto Rosso

 

"L'8 dicembre 2000 saranno ormai passati sette anni dal giorno della condanna a 15 anni di carcere, dopo che
le pressioni internazionali avevano fatto rientrare la richiesta di pena di morte, di Leyla Zana. Prima donna
curda ad essere stata eletta deputato all'Assemblea nazionale turca, madre di due figli e convinta pacifista, Leyla
Zana ha avuto l'unica colpa di rivendicare "la convivenza pacifica di turchi e curdi in un contesto democratico".
E di averlo dichiarato in Parlamento, nel giorno del suo giuramento, parlando nella propria lingua materna, la
lingua di almeno 15 milioni di curdi dal passaporto turco...

Leyla Zana, oggi ormai quarantenne, non è certo l'unica curda detenuta nelle carceri turche: con lei sei anni fa
furono arrestati altri quattro deputati curdi. Prima di lei e dopo di lei migliaia di uomini e donne del suo popolo
e di turchi che ne appoggiavano le rivendicazioni sono stati arrestati, spesso torturati e uccisi. E questo è
continuato a succedere anche dopo l'esplicita ed effettiva rinuncia alla lotta armata da parte del Pkk e dopo che
la Turchia, da sempre paese-ponte tra Europa e Asia, ha compiuto con successo i primi passi per aderire
all'Unione Europea.

Leyla Zana... è divenuta, in patria e in tutto il mondo, un simbolo importante. Organizzazioni non governative,
associazioni per i diritti umani, forze politiche e singoli intellettuali o normali cittadini si sono impegnati in una
campagna internazionale per la sua liberazione, con iniziative, appelli e raccolte di firme.

Nel 1996 il Parlamento Europeo le ha assegnato il premio Sacharov per la libertà di pensiero, un
riconoscimento attribuito in precedenza anche a Nelson Mandela e Aleksander Dubcek, che Leyla non ha
potuto ritirare di persona. Il suo nome è stato proposto per il Nobel per la Pace. E perfino negli Stati Uniti,
tradizionali alleati del governo di Ankara, oltre 150 parlamentari hanno esplicitamente chiesto
all'amministrazione di Clinton di intercedere a favore della liberazione di Leyla Zana.

Leyla Zana, però, resta in carcere, per il settimo anno della sua condanna: non ha voluto accettare la proposta di
"appellarsi contro la sentenza, per motivi di salute", fattale recentemente dal primo ministro turco Bulent Ecevit.
Una proposta che Leyla ha definito "individuale e momentanea" perché riguardava lei sola, mentre i detenuti
curdi sono migliaia, e lasciava totalmente irrisolta la questione di fondo. E a Ecevit, Leyla Zana ha invece
chiesto di "allineare la Turchia ai valori democratici universali in politica, in diritto e in economia, evitando altre
scelte che la porterebbero a un caos senza fine"; di risolvere la "tragedia pluridecennale" dei curdi; e di "varare
un'amnistia generale, abolendo la pena di morte".

Esprimiamo a Leyla Zana e ai curdi della Turchia tutta la nostra solidarietà.

Chiediamo al primo ministro turco Bulent Ecevit, al neo-eletto presidente della Repubblica turca Alimet Necdet
Sezerdi, al governo e al parlamento turchi di arrivare finalmente a una soluzione pacifica della questione curda
e all'effettivo rispetto dei diritti umani in tutto il paese.

Chiediamo al governo italiano di farsi promotore a livello europeo e a livello dei rapporti bilaterali con il
governo di Ankara di un'azione che sostenga gli sforzi verso una maggior democrazia da parte della Turchia,
impegnato tra l'altro nel processo di adesione all'Unione Europea."

Hanno firmato l'appello: Marisa Abbondanzieri, Susanna Agnelli, Diana Vincenzi Amato, Tina Anselmi,
Rosellina Archinto, Natalia Aspesi, Gae Aulenti, Silvia Balestra, Claudia Balottari, Anna Bandettini, Fulvia
Bandoli, Giuliana Barbieri Rodini, Adria Bartolich, Bianca Beccalli, Angela Bianchini, Laura Boella, Marida
Bolognesi, Ginevra Bompiani, Daria Bonfietti, Isabella Bossi Fedrigotti, Antonella Bruno Garneri, Anna
Maria Bucciarelli, Maria Burani Procaccini, Maura Camoirano, Rossana Campo, Eva Cantarella, Pat Carra,
Anna Cascella, Luciana Castellina, Franca Chiaromonte, Elena Ciapusci, Elena Cordoni, Maura Cossutta, Lella
Costa, Carla Costamagna Martino, Titti De Simone, Tana De Zulueta, Maria Falcone, Ida Faré, Inge Feltrinelli,
Anna Finocchiaro, Biancamaria Frabotta, Valeria Gandus, Nicoletta Gandus, Barbara Garlaschelli, Iole Garuti,
Maddalena Gasparini, Fiorella Ghilardotti, Elena Gianini Belotti, Letizia Gilardelli, Giovanna Grignaffini,
Margherita Hack, Annette Hanneman, Laura Horsch, Teresa Isenburg, Maria Luisa Jager, Gina Lagorio,
Maria Lenti, Rita Levi Montalcini, Lella Longoni, Rosetta Loy, Sarah Ludford, Mara Malavenda, Claudia
Mancina, Dacia Maraini, Bianca Mazzotta, Carla Mazzuca Poggiolini, Luisa Mazzotta, Alessandra Mecozzi,
Mariangela Melato, Bruna Miorelli, Roberta Mondadori, Milly Moratti, Luisa Morgantini, Rosanna Moroni,
Pasqualina Napoletano, Maria Celeste Nardini, Silvana Ottieri, Elena Paciotti, Laura Pennacchi, Gabriella
Pistone, Renata Pisu, Irene Pivetti, Stefania Prestigiacomo, Anna Procacci, Franca Rame, Renate Ramge Eco,
Elisabetta Rasy, Lella Ravasi, Tiziana Ricci, Carla Rocchi, Lalla Romano, Marina Rossanda, Rosa Russo
Jervolino, Ersilia Salvato, Luciana Sbarbati, Laura Schrader, Fulvia Serra, Elsa Signorino, Vera Squarcialupi,
Teresa Strada, Caterina Sylos Labini, Chiara Tamburini, Annamaria Testa, Livia Turco, Tiziana Valpiana, Silvia
Vegetti Finzi, Adriana Vigneri, Adriana Zarri, Silvia Ziche. (seguono 256 firme)

A seguito della grande adesione all'appello si terrà un incontro pubblico.

Milano - Sabato 20 gennaio 2001 - Ore 14.30-19

Sala della Provincia - Via Corridoni 16

Partecipano: Danielle Mitterand (France Libertés), Franca Rame (attrice), Luisa Morgantini (eurodeputata),
Tiziana Valpiana (deputata), Annet Hanneman (attrice), Ersilia Salvato (senatrice), Mehdi Zana (marito di
Leyla Zana), Silvia Vegetti Finzi (docente universitario), Sarah Lutford (eurodeputata), Laura Schrader
(saggista), Uca Felecknas (eurodeputata) e altre firmatarie dell'appello

Coordina Silvana Barbieri (Ass. Cult. Punto Rosso)

Seguirà proiezione del film Viaggio verso il sole della regista turca Yesim Ustaoglu, premiato al Festival di
Berlino del 1999

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